Gozzano: rettifica gobba, strade chiuse

Gozzano: rettifica gobba, strade chiuse
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GOZZANO - Posizioni differenti per trovare una possibile soluzione viabilistica dopo la chiusura delle due provinciali (quella per Briga e quella di via per Arona che conduce verso il Vergante) a seguito dei lavori di rettifica della gobba ferroviaria gozzanese, conclusi nel dicembre 2011. Per chiarire la sua visione Gianluca Godio (attuale consigliere in Provincia per la lista “Autonomia e Libertà”, già assessore  provinciale alla Viabilità nella Giunta Sozzani) ha ricordato come all’epoca della rettifica ferroviaria «la Provincia non avesse previsto alcuna strada alternativa». Successivamente – come ci viene ricordato - era stato fatto redigere da Godio (mentre era in carica) un progetto «su terreni espropriati, per realizzare una strada che correva lungo la linea ferroviaria unendosi al rettilineo per Briga Novarese da una parte e alla rotonda della Bellaria dall’altra, con un progetto preliminare i cui costi erano stati stimati essere pari a 1milione e 94mila euro già finanziabili, grazie ad economie, con 775mila euro». Era stat

GOZZANO - Posizioni differenti per trovare una possibile soluzione viabilistica dopo la chiusura delle due provinciali (quella per Briga e quella di via per Arona che conduce verso il Vergante) a seguito dei lavori di rettifica della gobba ferroviaria gozzanese, conclusi nel dicembre 2011. Per chiarire la sua visione Gianluca Godio (attuale consigliere in Provincia per la lista “Autonomia e Libertà”, già assessore  provinciale alla Viabilità nella Giunta Sozzani) ha ricordato come all’epoca della rettifica ferroviaria «la Provincia non avesse previsto alcuna strada alternativa». Successivamente – come ci viene ricordato - era stato fatto redigere da Godio (mentre era in carica) un progetto «su terreni espropriati, per realizzare una strada che correva lungo la linea ferroviaria unendosi al rettilineo per Briga Novarese da una parte e alla rotonda della Bellaria dall’altra, con un progetto preliminare i cui costi erano stati stimati essere pari a 1milione e 94mila euro già finanziabili, grazie ad economie, con 775mila euro». Era stato previsto che il progetto avrebbe potuto essere fatto in due lotti, il primo sarebbe partito dal rettilineo di Briga per giungere al sottopasso del cimitero. Secondo Godio questa ipotesi sarebbe stata più percorribile di quella (ribadita invece - sostiene Godio - dal consigliere provinciale Laura Noro) che tende invece a ripristinare la strada provvisoria (molto frequentata, ma al momento inadeguata alle esigenze) che attualmente consente il collegamento di Gozzano il suo circondario, dal Vergante a Borgomanero «che costerebbe – ha dichiarato ancora il consigliere provinciale - circa 1milione e trecentomila euro. Dei 775mila euro che erano stati messi a disposizione (durante il suo mandato, ndr) per l’ opera – ha concluso Godio – la Provincia ne ha utilizzati recentemente 270mila per altri interventi».
Da noi interpellato il consigliere provinciale Laura Noro (lista “La Provincia in Comune”), delegata dal presidente Matteo Besozzi per seguire «alcune criticità del territorio» tra cui quella della viabilità alternativa gozzanese, ci ha detto di aver chiesto agli Uffici provinciali «di fare uno studio di fattibilità interno per capire se è possibile trasformare l’attuale strada in uso in una provinciale» e rileva, rispetto al progetto dell’Amministrazione provinciale precedente, che «due sono le criticità: i costi non aggiornati al 2015 ed il fatto che la Provincia, da una verifica effettuata, non abbia, ad ora, nessun titolo di proprietà sui terreni che sono ancora di Rfi». Circa la disponibilità finanziaria riferita da Godio, Noro precisa che in Provincia «a novembre era stato votato il dissesto finanziario e, attualmente, quello che è in essere è stato congelato» in attesa di verifiche. Secondo Noro rendere il tracciato esistente fruibile per tutti sarebbe «più pratico e fattibile e non toccherebbe lo spazio antistante all’antico Oratorio di San Lorenzo». Infine, sui costi, precisa che «quelli aggiuntivi sono dovuti alla messa in sicurezza della strada» in quanto essa è attraversata da linee elettriche e telefoniche, e vi è la presenza di una cabina del metano.

Maria Antonietta Trupia

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