«I novaresi siano i custodi del loro Parco»

«I novaresi siano i custodi del loro Parco»
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NOVARA - «Il Parco dei Bambini sembra essere ostaggio di una banda di minorenni extracomunitari. Entrano in gruppo, litigano fra di loro, utilizzano i giochi in maniera impropria, lasciano bottiglie rotte e sporcizia ovunque e si dedicano ad attività poco chiare. A volte sono persino entrati con scooter e hanno delle reazioni non sempre amichevoli. E coloro che frequentano solitamente il parco si dicono preoccupati e spesso vengono dal sottoscritto a lamentarsi. Per fortuna le Forze dell’ordine, Questura e Carabinieri in particolare, sono al corrente della situazione e quando chiamati sono sempre intervenuti con tempestività». Così la scorsa settimana il gestore del chiosco Alessio Cerina aveva denunciato le preoccupazioni di alcuni genitori che frequentano solitamente il parco. A confermare quanto detto è arrivata in redazione proprio una delle mamme che è solita andare al parco dei bambini con il figlioletto: «Abitiamo vicino e quindi è naturale per noi scegliere di frequentare questo parco anche perchè quando è tenuto bene rappresenta davvero una grande risorsa della città e per la città. Purtroppo, però - aggiunge - quanto detto dal gestore del chiosco è proprio vero. Questo gruppo di ragazzi, immagino a vederli siano tutti minorenni, tiene la musica sempre molto alta, utilizzano i giochi dei bambini senza attenzione e non si preoccupano molto dell’educazione. Lasciare i bambini a correre da soli da un gioco all’altro senza controllo degli adulti è a mio avviso impensabile.  Sarebbe necessario un’azione congiunta da un lato con le Forze dell’ordine, proprio per avere un controllo costante, e dall’altro con i servizi sociali così da intervenire anche a sostegno di questi giovani. Anche perché questi ragazzini spesso si vedono anche nelle ore mattutine e quindi non si capisce bene perché non siano a scuola. Si potrebbe inoltre incentivare sia una maggior manutenzione delle strutture e dei servizi (il bagno, solo per fare un esempio, è davvero impraticabile) sia la fruizione del parco con iniziative ed eventi così che una maggiore e costante presenza di più realtà possa fisiologicamente scoraggiare la loro azione di disturbo. Anche perché a mio avviso dovrebbero essere proprio i novaresi ad essere i veri custodi del loro parco».  E, a tal proposito,  aggiunge: «A fronte di chi utilizza il parco con così poca cura, vorrei ricordare la presenza, direi giornaliera, di una figura alquanto particolare. Si tratta di un uomo che ogni giorno arriva verso le 7.30 del mattino, alla apertura del parco,  con il suo troller e qui vi rimane, peraltro senza disturbare nessuno, per tutto il giorno. A volte qualcuno l’ha visto persino dedicarsi a tenere il parco pulito. C’è chi l’ha visto raccogliere rami secchi e rifiuti vari lasciati in giro da persone incivili e maleducate. Lo fa gratuitamente, senza chiedere nulla a nessuno. Forse si dovrebbe fare qualcosa per lui, aiutarlo per quanto possibile, ma senza dubbio si potrebbe almeno imparare da lui ad avere più cura e attenzione per i luoghi che si frequentano».

A sostegno della posizione della signora anche le parole di altri genitori incontrati ieri pomeriggio al Parco dei Bambini: «E’ importante  - hanno detto a più voci - che si possa percepire questo luogo come un’occasione di relax e divertimento. I maleducati ci sono sempre stati, però a volte questi ragazzini hanno esagerato. La loro presenza, o meglio i loro comportamenti, rischiano di scoraggiare la frequenza del parco. perchè chi viene apposta da altre zone della città per stare un po’ tranquillo e far giovcare i bambini e poi si trova invece a dover esser preoccupato perché c’è il rischio di trovare qualche vetro di bottiglia rotto a terra o a dover far discussione per salire sui giochi, o ancora ad assistere a scorribande violente con schiamazzi e urla, è chiaro che preferirà andare da un’altra parte. Oggi per esempio non ci sono, o meglio ce ne sono solo pochi, ma quando sono isolati non ci sono problemi. Il vero caos è quando si presentano a gruppi, allora sì che la presenza di una vigilanza costanza sarebbe davvero importante».

 Clarissa Brusati

NOVARA - «Il Parco dei Bambini sembra essere ostaggio di una banda di minorenni extracomunitari. Entrano in gruppo, litigano fra di loro, utilizzano i giochi in maniera impropria, lasciano bottiglie rotte e sporcizia ovunque e si dedicano ad attività poco chiare. A volte sono persino entrati con scooter e hanno delle reazioni non sempre amichevoli. E coloro che frequentano solitamente il parco si dicono preoccupati e spesso vengono dal sottoscritto a lamentarsi. Per fortuna le Forze dell’ordine, Questura e Carabinieri in particolare, sono al corrente della situazione e quando chiamati sono sempre intervenuti con tempestività». Così la scorsa settimana il gestore del chiosco Alessio Cerina aveva denunciato le preoccupazioni di alcuni genitori che frequentano solitamente il parco. A confermare quanto detto è arrivata in redazione proprio una delle mamme che è solita andare al parco dei bambini con il figlioletto: «Abitiamo vicino e quindi è naturale per noi scegliere di frequentare questo parco anche perchè quando è tenuto bene rappresenta davvero una grande risorsa della città e per la città. Purtroppo, però - aggiunge - quanto detto dal gestore del chiosco è proprio vero. Questo gruppo di ragazzi, immagino a vederli siano tutti minorenni, tiene la musica sempre molto alta, utilizzano i giochi dei bambini senza attenzione e non si preoccupano molto dell’educazione. Lasciare i bambini a correre da soli da un gioco all’altro senza controllo degli adulti è a mio avviso impensabile.  Sarebbe necessario un’azione congiunta da un lato con le Forze dell’ordine, proprio per avere un controllo costante, e dall’altro con i servizi sociali così da intervenire anche a sostegno di questi giovani. Anche perché questi ragazzini spesso si vedono anche nelle ore mattutine e quindi non si capisce bene perché non siano a scuola. Si potrebbe inoltre incentivare sia una maggior manutenzione delle strutture e dei servizi (il bagno, solo per fare un esempio, è davvero impraticabile) sia la fruizione del parco con iniziative ed eventi così che una maggiore e costante presenza di più realtà possa fisiologicamente scoraggiare la loro azione di disturbo. Anche perché a mio avviso dovrebbero essere proprio i novaresi ad essere i veri custodi del loro parco».  E, a tal proposito,  aggiunge: «A fronte di chi utilizza il parco con così poca cura, vorrei ricordare la presenza, direi giornaliera, di una figura alquanto particolare. Si tratta di un uomo che ogni giorno arriva verso le 7.30 del mattino, alla apertura del parco,  con il suo troller e qui vi rimane, peraltro senza disturbare nessuno, per tutto il giorno. A volte qualcuno l’ha visto persino dedicarsi a tenere il parco pulito. C’è chi l’ha visto raccogliere rami secchi e rifiuti vari lasciati in giro da persone incivili e maleducate. Lo fa gratuitamente, senza chiedere nulla a nessuno. Forse si dovrebbe fare qualcosa per lui, aiutarlo per quanto possibile, ma senza dubbio si potrebbe almeno imparare da lui ad avere più cura e attenzione per i luoghi che si frequentano».

A sostegno della posizione della signora anche le parole di altri genitori incontrati ieri pomeriggio al Parco dei Bambini: «E’ importante  - hanno detto a più voci - che si possa percepire questo luogo come un’occasione di relax e divertimento. I maleducati ci sono sempre stati, però a volte questi ragazzini hanno esagerato. La loro presenza, o meglio i loro comportamenti, rischiano di scoraggiare la frequenza del parco. perchè chi viene apposta da altre zone della città per stare un po’ tranquillo e far giovcare i bambini e poi si trova invece a dover esser preoccupato perché c’è il rischio di trovare qualche vetro di bottiglia rotto a terra o a dover far discussione per salire sui giochi, o ancora ad assistere a scorribande violente con schiamazzi e urla, è chiaro che preferirà andare da un’altra parte. Oggi per esempio non ci sono, o meglio ce ne sono solo pochi, ma quando sono isolati non ci sono problemi. Il vero caos è quando si presentano a gruppi, allora sì che la presenza di una vigilanza costanza sarebbe davvero importante».

 Clarissa Brusati

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