I primi vent’anni della Docg Ghemme celebrati a Roma

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16 Febbraio 2017 ore 13:23
ROMA - «Credo sia significativo che un traguardo importante come quello dei vent’anni della Docg Ghemme si festeggi oggi qui al Ministero delle Politiche agricole e forestali che mise il sigillo fondamentale a suo tempo». Così Maurizio Comoli, presidente della Camera di Commercio di Novara, ha esordito ieri pomeriggio nel presentare la cerimonia promossa dall’Ente Camerale in collaborazione con il Comitato Nazionale Vini Dop e Igp, Atl Novara, Consorzio Tutela Nebbioli Alto Piemonte. Nel palazzo d’epoca Liberty con colonne di granito rosso di Baveno si sono riuniti gli artefici di questo importante riconoscimento, accanto ai produttori vinicoli, ai giornalisti della stampa nazionale e estera. Luogo scelto la sala “Cavour”, in omaggio al Piemonte. Maria Rosa Fagnoni, presidente dell’Atl Novara ha voluto ricordare come il Ghemme Docg sia l’occasione «per conoscere il territorio dove nasce. Un territorio ricco di bellezze artistiche, storiche, architettoniche. Il Ghemme si produce in due località Ghemme e Romagnano e attorno a queste c’è un territorio ricco anche di altre eccellenze, di tradizioni» Ha poi regalato una “chicca” storica scoperta in un archivio. Una lettera del Generale Magnani Ricotti, inventore del Corpo degli Alpini, che nel giugno del 1855 dal Crimea scriveva «che aveva finito le munizioni» ma le munizioni erano «bottiglie di Ghemme».
Alberto Macchi, il presidente della Camera di Commercio in carica quando iniziò l’iter per la Docg, si è augurato «che questa eccellenza continui sempre più a essere valorizzata».
Davide Temporelli, sindaco di Ghemme, dopo aver portato i saluti anche della collega di Romagnano, assente per impegni, ha sottolineato come «Grazie alla Docg il nostro paese è conosciuto in tutto il mondo. Questo traguardo deve essere uno sprone a migliorare ancora di più qualitativamente e a livello promozionale».
Giuseppe Martelli presidente del Comitato Nazionale Vini del Ministero, galliatese, ha sottolineato come «questi vent’anni sono stati spesi bene grazie alla professionalità dei produttori che sono stati bravi ad elevare una denominazione di nicchia tra le più piccole a livello nazionale, fino a portarla ai livelli più alti».
Lorella Zoppis presidente del Consorzio Tutela Nebbioli Alto Piemonte ha ricordato: «I dati del 2015 dicono che la produttività del Ghemme può essere ancora maggiore. In molti stanno investendo e quindi il comparto vitato crescerà», I due parlamentari novresi Falcone e Ferrara hanno portato un saluto.
Il viceministro Olivero ha chiuso la cerimonia «ringraziando coloro che hanno scomesso su questa produzione. Faccio gli auguri al Ghemme che sia sempre più conosciuto. Qui a Roma oggi celebriamo quello che i Piemontesi sanno fare. Voi avete in maniera straordinaria un unicità del territorio. Grazie a chi ha scelto la fatica di una Docg»
Alberto Macchi, il presidente della Camera di Commercio in carica quando iniziò l’iter per la Docg, si è augurato «che questa eccellenza continui sempre più a essere valorizzata».
Davide Temporelli, sindaco di Ghemme, dopo aver portato i saluti anche della collega di Romagnano, assente per impegni, ha sottolineato come «Grazie alla Docg il nostro paese è conosciuto in tutto il mondo. Questo traguardo deve essere uno sprone a migliorare ancora di più qualitativamente e a livello promozionale».
Giuseppe Martelli presidente del Comitato Nazionale Vini del Ministero, galliatese, ha sottolineato come «questi vent’anni sono stati spesi bene grazie alla professionalità dei produttori che sono stati bravi ad elevare una denominazione di nicchia tra le più piccole a livello nazionale, fino a portarla ai livelli più alti».
Lorella Zoppis presidente del Consorzio Tutela Nebbioli Alto Piemonte ha ricordato: «I dati del 2015 dicono che la produttività del Ghemme può essere ancora maggiore. In molti stanno investendo e quindi il comparto vitato crescerà», I due parlamentari novresi Falcone e Ferrara hanno portato un saluto.
Il viceministro Olivero ha chiuso la cerimonia «ringraziando coloro che hanno scomesso su questa produzione. Faccio gli auguri al Ghemme che sia sempre più conosciuto. Qui a Roma oggi celebriamo quello che i Piemontesi sanno fare. Voi avete in maniera straordinaria un unicità del territorio. Grazie a chi ha scelto la fatica di una Docg»
Massimo Delzoppo
Leggi di più sul Corriere di Novara di giovedì 16 febbraio 2017
ROMA - «Credo sia significativo che un traguardo importante come quello dei vent’anni della Docg Ghemme si festeggi oggi qui al Ministero delle Politiche agricole e forestali che mise il sigillo fondamentale a suo tempo». Così Maurizio Comoli, presidente della Camera di Commercio di Novara, ha esordito ieri pomeriggio nel presentare la cerimonia promossa dall’Ente Camerale in collaborazione con il Comitato Nazionale Vini Dop e Igp, Atl Novara, Consorzio Tutela Nebbioli Alto Piemonte. Nel palazzo d’epoca Liberty con colonne di granito rosso di Baveno si sono riuniti gli artefici di questo importante riconoscimento, accanto ai produttori vinicoli, ai giornalisti della stampa nazionale e estera. Luogo scelto la sala “Cavour”, in omaggio al Piemonte. Maria Rosa Fagnoni, presidente dell’Atl Novara ha voluto ricordare come il Ghemme Docg sia l’occasione «per conoscere il territorio dove nasce. Un territorio ricco di bellezze artistiche, storiche, architettoniche. Il Ghemme si produce in due località Ghemme e Romagnano e attorno a queste c’è un territorio ricco anche di altre eccellenze, di tradizioni» Ha poi regalato una “chicca” storica scoperta in un archivio. Una lettera del Generale Magnani Ricotti, inventore del Corpo degli Alpini, che nel giugno del 1855 dal Crimea scriveva «che aveva finito le munizioni» ma le munizioni erano «bottiglie di Ghemme».
Alberto Macchi, il presidente della Camera di Commercio in carica quando iniziò l’iter per la Docg, si è augurato «che questa eccellenza continui sempre più a essere valorizzata».
Davide Temporelli, sindaco di Ghemme, dopo aver portato i saluti anche della collega di Romagnano, assente per impegni, ha sottolineato come «Grazie alla Docg il nostro paese è conosciuto in tutto il mondo. Questo traguardo deve essere uno sprone a migliorare ancora di più qualitativamente e a livello promozionale».
Giuseppe Martelli presidente del Comitato Nazionale Vini del Ministero, galliatese, ha sottolineato come «questi vent’anni sono stati spesi bene grazie alla professionalità dei produttori che sono stati bravi ad elevare una denominazione di nicchia tra le più piccole a livello nazionale, fino a portarla ai livelli più alti».
Lorella Zoppis presidente del Consorzio Tutela Nebbioli Alto Piemonte ha ricordato: «I dati del 2015 dicono che la produttività del Ghemme può essere ancora maggiore. In molti stanno investendo e quindi il comparto vitato crescerà», I due parlamentari novresi Falcone e Ferrara hanno portato un saluto.
Il viceministro Olivero ha chiuso la cerimonia «ringraziando coloro che hanno scomesso su questa produzione. Faccio gli auguri al Ghemme che sia sempre più conosciuto. Qui a Roma oggi celebriamo quello che i Piemontesi sanno fare. Voi avete in maniera straordinaria un unicità del territorio. Grazie a chi ha scelto la fatica di una Docg»
Alberto Macchi, il presidente della Camera di Commercio in carica quando iniziò l’iter per la Docg, si è augurato «che questa eccellenza continui sempre più a essere valorizzata».
Davide Temporelli, sindaco di Ghemme, dopo aver portato i saluti anche della collega di Romagnano, assente per impegni, ha sottolineato come «Grazie alla Docg il nostro paese è conosciuto in tutto il mondo. Questo traguardo deve essere uno sprone a migliorare ancora di più qualitativamente e a livello promozionale».
Giuseppe Martelli presidente del Comitato Nazionale Vini del Ministero, galliatese, ha sottolineato come «questi vent’anni sono stati spesi bene grazie alla professionalità dei produttori che sono stati bravi ad elevare una denominazione di nicchia tra le più piccole a livello nazionale, fino a portarla ai livelli più alti».
Lorella Zoppis presidente del Consorzio Tutela Nebbioli Alto Piemonte ha ricordato: «I dati del 2015 dicono che la produttività del Ghemme può essere ancora maggiore. In molti stanno investendo e quindi il comparto vitato crescerà», I due parlamentari novresi Falcone e Ferrara hanno portato un saluto.
Il viceministro Olivero ha chiuso la cerimonia «ringraziando coloro che hanno scomesso su questa produzione. Faccio gli auguri al Ghemme che sia sempre più conosciuto. Qui a Roma oggi celebriamo quello che i Piemontesi sanno fare. Voi avete in maniera straordinaria un unicità del territorio. Grazie a chi ha scelto la fatica di una Docg»
Massimo Delzoppo
Leggi di più sul Corriere di Novara di giovedì 16 febbraio 2017