I segreti del giardino botanico dell'Isola Madre

I segreti del giardino botanico dell'Isola Madre
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La tradizionale Festa d’Estate del Kiwanis Club Borgomanero ha voluto unire il momento di svago e di interazione fra i soci , tipico di questi incontri , con un esperienza conoscitiva davvero speciale: la visita al giardino botanico dell’Isola Madre una delle perle del Lago Maggiore. A fare da cicerone il dottor Gianfranco Giustina importante figura nel mondo del giardinaggio nazionale ed internazionale e responsabile dei giardini Borromeo che ha ricevuto nell’aprile 2014, dalla Royal Horticultural Society di Londra il più importante riconoscimento che viene assegnato ogni anno alla persona che più ha contribuito nel mondo alla conoscenza scientifica del giardinaggio. Giustina ha illustrato ai visitatori uno tra più antichi ed affascinanti giardini botanici d’Italia in quanto presenta un microclima assai favorevole allo sviluppo di glicini, rare piante subtropicali, fiori esotici, creando un habitat favorevole per numerose specie di uccelli dai colori sgargianti (non è raro imbattersi in variopinti pappagalli, nei fag

La tradizionale Festa d’Estate del Kiwanis Club Borgomanero ha voluto unire il momento di svago e di interazione fra i soci , tipico di questi incontri , con un esperienza conoscitiva davvero speciale: la visita al giardino botanico dell’Isola Madre una delle perle del Lago Maggiore. A fare da cicerone il dottor Gianfranco Giustina importante figura nel mondo del giardinaggio nazionale ed internazionale e responsabile dei giardini Borromeo che ha ricevuto nell’aprile 2014, dalla Royal Horticultural Society di Londra il più importante riconoscimento che viene assegnato ogni anno alla persona che più ha contribuito nel mondo alla conoscenza scientifica del giardinaggio. Giustina ha illustrato ai visitatori uno tra più antichi ed affascinanti giardini botanici d’Italia in quanto presenta un microclima assai favorevole allo sviluppo di glicini, rare piante subtropicali, fiori esotici, creando un habitat favorevole per numerose specie di uccelli dai colori sgargianti (non è raro imbattersi in variopinti pappagalli, nei fagiani cinesi o negli eleganti pavoni dalle piume candide.) Tutto questo dà l’illusione di trovarsi in una località tropicale.  Assai interessante la spiegazione sull’evoluzione del giardino a partire dai primi anni del Cinquecento quando vi erano essenzialmente piante di olivo su una superficie di quasi otto ettari. Esso si sviluppa oggi su più terrazze e permette al visitatore di fermarsi ad ammirare autentiche rarità come un bicentenario cipresso del Kashmir , purtroppo sradicato nel 2006 da una tromba d’aria e poi rimesso a dimora con metodologie ed accorgimenti speciali e che oggi fa bella mostra di fronte al Palazzo Borromeo , una palma Jubaeae Spectabilis che ha più di 130 anni ed altre piante non comuni che hanno, nel loro insieme creato , una struttura di un giardino in continuo divenire, in cui il progetto originario ha mutato la sua fisionomia con l’inserimento di nuove specie , creando un patrimonio arboreo unico ed eccezionale. La Festa d’Estate è proseguita con la visita all’Eremo di Santa Caterina del Sasso.

Carlo Panizza

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