IftarStreet in piazza a S. Agabio: condivisione e conoscenza tra musulmani e parrocchiani

IftarStreet in piazza a S. Agabio: condivisione e conoscenza tra musulmani e parrocchiani
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NOVARA, Grande risposta, venerdì sera, nella piazza della chiesa di Sant’Agabio, per l’IftarStreet, manifestazione promossa dalla sezione novarese dei Giovani Musulmani d’Italia (GMI) con la parrocchia di Sant’Agabio. Un evento che è giunto alla sua seconda edizione. Obiettivo dell’iniziativa, condividere una cena insieme, confrontandosi, conoscendosi, comunità musulmana e novaresi, giovani e meno giovani. Hanno partecipato molte persone e il numero degli italiani si è segnalato nettamente in crescita rispetto allo scorso anno. Almeno una ventina, se non anche più, i commensali italiani. Tra loro gli ex consiglieri comunali Francesco Iodice e Marco Pagani, la consigliera comunale Sara Paladini, il coadiutore della parrocchia, don Tiziano Righetto, molti giovani dell’oratorio. Tanti novaresi sono giunti da altri quartieri, pur di trascorrere una serata di pace e condivisione. Presenti poi Zeineb Zouair, responsabile dei GMI di Novara, Ahmed Ouda, presidente del Centro culturale Al Amal di via della Riotta e Mohamed Hamad, già presidente GMI Novara.Un momento, come spiegato nella serata, «per stare insieme alla comunità che ci ha accolto. Un’occasione per farci conoscere e superare i pregiudizi da parte di tutti, da ambo le parti». E la serata è stata un momento di arricchimento per tutti proprio sotto questo aspetto, con domande reciproche sulle rispettive religioni, sui rispettivi usi e costumi. Le ragazze musulmane hanno spiegato le ragioni del velo, di come non sono sottomesse agli uomini. E poi la spiegazione del Ramadan e di altri aspetti dell’Islam. Altrettanto è stato fatto ‘all’inverso’, con domande e spiegazioni sulla religione cristiana. A precedere il confronto e prima della cena, a base di piatti tipici, la preghiera.mo.c.

NOVARA, Grande risposta, venerdì sera, nella piazza della chiesa di Sant’Agabio, per l’IftarStreet, manifestazione promossa dalla sezione novarese dei Giovani Musulmani d’Italia (GMI) con la parrocchia di Sant’Agabio. Un evento che è giunto alla sua seconda edizione. Obiettivo dell’iniziativa, condividere una cena insieme, confrontandosi, conoscendosi, comunità musulmana e novaresi, giovani e meno giovani. Hanno partecipato molte persone e il numero degli italiani si è segnalato nettamente in crescita rispetto allo scorso anno. Almeno una ventina, se non anche più, i commensali italiani. Tra loro gli ex consiglieri comunali Francesco Iodice e Marco Pagani, la consigliera comunale Sara Paladini, il coadiutore della parrocchia, don Tiziano Righetto, molti giovani dell’oratorio. Tanti novaresi sono giunti da altri quartieri, pur di trascorrere una serata di pace e condivisione. Presenti poi Zeineb Zouair, responsabile dei GMI di Novara, Ahmed Ouda, presidente del Centro culturale Al Amal di via della Riotta e Mohamed Hamad, già presidente GMI Novara.Un momento, come spiegato nella serata, «per stare insieme alla comunità che ci ha accolto. Un’occasione per farci conoscere e superare i pregiudizi da parte di tutti, da ambo le parti». E la serata è stata un momento di arricchimento per tutti proprio sotto questo aspetto, con domande reciproche sulle rispettive religioni, sui rispettivi usi e costumi. Le ragazze musulmane hanno spiegato le ragioni del velo, di come non sono sottomesse agli uomini. E poi la spiegazione del Ramadan e di altri aspetti dell’Islam. Altrettanto è stato fatto ‘all’inverso’, con domande e spiegazioni sulla religione cristiana. A precedere il confronto e prima della cena, a base di piatti tipici, la preghiera.mo.c.

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