Il caso ex Bemberg è arrivato a “Striscia la Notizia"

Il caso ex Bemberg è arrivato a “Striscia la Notizia"
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E’ giunto sabato a “Striscia la Notizia” (il noto programma televisivo in onda su Canale 5, condotto in studio da Ezio Greggio e Michelle Hunzinker) il caso ex Bemberg. Definito, nel servizio di Luca Galtieri, “Eredità velenosa” a causa delle sostanze chimiche ancora presenti nell’ex, importante, sito produttivo ora dismesso (ma un tempo produttore del rinomato, omonimo, filato, esportato in tutto il mondo),“Bemberg” è stata più volte al centro dell’interesse mediatico a causa dei vari aspetti, un tempo di eccellenza (arrivò ad occupare duemila dipendenti), ora purtroppo problematici, che ne hanno connotato l’esistenza(l’azienda sorse nel 1926).  Alla chiusura del processo produttivo, dal 2009, hann ofatto seguito incontri e proposte a vari livelli che hanno interessato le Amministrazioni locali e i Ministeri 

E’ giunto anche a “Striscia la Notizia” (il noto programma televisivo in onda su Canale 5, condotto in studio da Ezio Greggio e Michelle Hunzinker) il caso ex Bemberg. Definito, nel servizio di Luca Galtieri, “Eredità velenosa” a causa delle sostanze chimiche ancora presenti nell’ex, importante, sito produttivo ora dismesso (ma un tempo produttore del rinomato, omonimo, filato, esportato in tutto il mondo),“Bemberg” è stata più volte al centro dell’interesse mediatico a causa dei vari aspetti, un tempo di eccellenza (arrivò ad occupare duemila dipendenti), ora purtroppo problematici, che ne hanno connotato l’esistenza(l’azienda sorse nel 1926).  Alla chiusura del processo produttivo, dal 2009, hann ofatto seguito incontri e proposte a vari livelli che hanno interessato le Amministrazioni locali e i Ministeri competenti (tra cui quello dell’Ambiente e quello del Lavoro), essendosi profilate problematiche legate all’occupazione degli ex dipendenti (andati poi in cassa integrazione) e al problema ambientale. Ad un certo punto si era anche diffusa la notizia di una possibile vendita ad acquirenti svizzeri. Il servizio andato in onda su “Striscia” con l’intervista al sindaco gozzanese Carla Biscuola (servizio che ha anche ripreso quanto scritto dalla stampa locale che ha seguito nel tempo le complesse vicissitudini), ha messo in luce come il sito sia ora in vendita: l’ultimo bando è previsto per dicembre 2016. Nel 2014 tentativi partendo da 7 milioni di euro, sempre andando deserte le aste. Il primo dei cinque bandi attuali (aperti dalla curatela fallimentare) è stato del 20 gennaio di quest’anno, i successivi a distanza di circa tre mesi l’uno dall’altro, con il progressivo «abbattimento del 25% del costo fino ad arrivare – ci aveva detto Biscuola - in ultimo, intorno a lmilione e 300mila euro». Molto costosa la bonifica ambientale e per la messa in sicurezza (oltre 17 milioni di euro), Biscuola ha rilevato, a fronte della bellezza paesaggistica e delle sue risorse, a pochi passi dal Lago d’Orta,che «se il bene verrà abbandonato ci sarà una ricaduta sul territorio, un dramma cui il Comune non potrà, da solo, far fronte». Appello dunque del primo cittadino al Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, affinché possa effettuare un sopralluogo«per dare una mano a risolvere il problema» della vasta area (pari ad una superficie di 400mila metri quadrati), rendendola quindi fruibile e appetibile a possibil iinvestitori.

Maria Antonietta Trupia

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