Il Comune chiede 274mila euro alle suore dell’istituto Sacro Cuore
NOVARA – Le suore dell’Istituto Sacro Cuore di Gesù di via Solferino dovranno pagare al Comune di Novara la somma di 274.115,46 euro per indennità di occupazione senza titolo per il periodo dal 15 ottobre 1985 al 31 dicembre 2014. La richiesta del Servizio patrimonio immobiliare del Comune è partita mercoledì 6 maggio a seguito di richiesta di accesso agli atti da parte dell’Associazione Vivi Novara del 2013. Secondo il Comune l’Istituto scolastico “Sacro Cuore di Gesù” tuttora utilizzerebbe, sulla base di una concessione comunale ormai non più vigente in quanto scaduta il 14 ottobre 1985, un’area di proprietà comunale in parte destinata a “verde pubblico” ed in parte “attrezzature scolastiche fino all’obbligo – Attrezzature private di interesse pubblico”, che risulta ricompresa all’interno della recinzione dell’istituto. Tale area per una superficie complessiva di mq. 2.627,44, è sita all’intersezione tra viale Dante Alighieri e via Solferino.
NOVARA – Le suore dell’Istituto Sacro Cuore di Gesù di via Solferino dovranno pagare al Comune di Novara la somma di 274.115,46 euro per indennità di occupazione senza titolo per il periodo dal 15 ottobre 1985 al 31 dicembre 2014. La richiesta del Servizio patrimonio immobiliare del Comune è partita mercoledì 6 maggio a seguito di richiesta di accesso agli atti da parte dell’Associazione Vivi Novara del 2013. Secondo il Comune l’Istituto scolastico “Sacro Cuore di Gesù” tuttora utilizzerebbe, sulla base di una concessione comunale ormai non più vigente in quanto scaduta il 14 ottobre 1985, un’area di proprietà comunale in parte destinata a “verde pubblico” ed in parte “attrezzature scolastiche fino all’obbligo – Attrezzature private di interesse pubblico”, che risulta ricompresa all’interno della recinzione dell’istituto. Tale area per una superficie complessiva di mq. 2.627,44, è sita all’intersezione tra viale Dante Alighieri e via Solferino.
Sulle aree catastali interessate il Comune precisa inoltre che sui terreni interessati “insiste la proiezione in superficie” di un tratto dell’alveo del canale scolmatore denominato “scaricatore Berra”, tombinato, di proprietà del Consorzio Irrigazione Est Sesia, mentre sulla porzione di area delle medesime particelle, posta all’intersezione tra viale Dante e via Solferino, si trova un’area recintata al cui interno è stato realizzato un sifone idraulico in muratura posto a servizio dell’alveo dello scolmatore denominato “scaricatore Berra”, anch’esso di proprietà del Consorzio Irrigazione Est Sesia, e locali tecnici dell’Enel. Il Servizio Patrimonio comunale ha quindi provveduto “al calcolo dell’ammontare dell’indennità inerente all’occupazione senza titolo dell’area di proprietà comunale” facendo partire la lettera di richiesta pagamento.
Sulla vicenda abbiamo sentito il preside del “Sacro Cuore”, Paolo Usellini: «Il Monastero delle Sorelle della Carità sta valutando la fondatezza delle richieste del Comune e, nella convinzione di aver agito in maniera assolutamente corretta, si riserva di tornare in argomento a breve. Anche perchè non ha ancora ricevuto nessuna lettera dal palazzo municipale. Quando sarà nelle mani della legale rappresentante e del consiglio generalizio la leggeremo e valuteremo insieme il da farsi». Anche questo fatto avrebbe stupito particolarmente l’Istituto, che spiega Usellini «è venuto a conoscenza di una richiesta così importante direttamente dagli organi di stampa e non da quelli preposti. La Madre Generale ha incaricato uno studio legale della città per seguire la vicenda. Ci si domanda anche se sia lecito parlare di “affitto” come emerso su qualche organo di stampa. Solitamente quando si inizia un rapporto di affitto si stabilisce il canone. Non dopo. Quindi sarà anche necessario capire se si può parlare di locazioni».
m.d.