Il fornello che “parla” ai ciechi

Il fornello che “parla” ai ciechi
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CAMERI - Grande innovazione per le cucine di ciechi e ipovedenti con il fornello a induzione parlante. L’articolo è importato e distribuito da Cambratech, l’azienda camerese di cui è titolare Raul Pietrobon.

Come imprenditore non vedente, Pietrobon è sempre impegnato a 360 gradi per offrire alla clientela (il suo negozio è specializzato per ciechi e ipovedenti) prodotti all’avanguardia, che danno supporto alle necessità della vita quotidiana.

E questo nuovo fornello permette di cucinare da soli, perché è completamente gestibile attraverso il tatto e l’udito. E’ consigliato anche per persone anziane con disabilità visiva.

Il fornello è stato presentato a fine giugno a Milano al Centro Regionale Tiflotecnico della Lombardia (in via Mozart 16), operativo da novembre 2012 e costantemente impegnato nel garantire un’ampia offerta di ausili che favoriscano il più possibile l’autonomia delle persone non vedenti e ipovedenti.

«Il produttore – spiega Pietrobon – è una ditta inglese che fa articoli per non vedenti. La voce era in diverse lingue ma non in italiano: noi come Cambratech abbiamo convinto il produttore a inserire il file con l’italiano. La vocalizzazione l’abbiamo fatta noi».

«Ora – prosegue – aspettiamo il riscontro, che sarà positivo perché, nonostante il nostro sia un micromercato, è un articolo che serve. Stiamo facendo dimostrazioni in giro per l’Italia: è fondamentale far conoscere l’esistenza del prodotto. Vorremmo raggiungere anche chi non è iscritto all’Unione Ciechi».

Insieme al fornello è stato presentato un secondo strumento molto utile per il mondo della disabilità: si tratta di un sistema di visione artificiale chiamato Horus.

E’ costituito da una cuffia con incorporate delle telecamere che riprendono quello che c’è intorno. Il dispositivo dice il nome dell’oggetto inquadrato.

«Il database – dice Pietrobon – è ricchissimo, ma può essere ulteriormente accresciuto pronunciando il nome del nuovo oggetto. Le informazioni possono anche essere condivise».

Il dispositivo è molto utile per esempio per fare la spesa, perché aiuta nella scelta dei prodotti, ma è utile anche nella navigazione pedonale.

Margherita Carrer

CAMERI - Grande innovazione per le cucine di ciechi e ipovedenti con il fornello a induzione parlante. L’articolo è importato e distribuito da Cambratech, l’azienda camerese di cui è titolare Raul Pietrobon.

Come imprenditore non vedente, Pietrobon è sempre impegnato a 360 gradi per offrire alla clientela (il suo negozio è specializzato per ciechi e ipovedenti) prodotti all’avanguardia, che danno supporto alle necessità della vita quotidiana.

E questo nuovo fornello permette di cucinare da soli, perché è completamente gestibile attraverso il tatto e l’udito. E’ consigliato anche per persone anziane con disabilità visiva.

Il fornello è stato presentato a fine giugno a Milano al Centro Regionale Tiflotecnico della Lombardia (in via Mozart 16), operativo da novembre 2012 e costantemente impegnato nel garantire un’ampia offerta di ausili che favoriscano il più possibile l’autonomia delle persone non vedenti e ipovedenti.

«Il produttore – spiega Pietrobon – è una ditta inglese che fa articoli per non vedenti. La voce era in diverse lingue ma non in italiano: noi come Cambratech abbiamo convinto il produttore a inserire il file con l’italiano. La vocalizzazione l’abbiamo fatta noi».

«Ora – prosegue – aspettiamo il riscontro, che sarà positivo perché, nonostante il nostro sia un micromercato, è un articolo che serve. Stiamo facendo dimostrazioni in giro per l’Italia: è fondamentale far conoscere l’esistenza del prodotto. Vorremmo raggiungere anche chi non è iscritto all’Unione Ciechi».

Insieme al fornello è stato presentato un secondo strumento molto utile per il mondo della disabilità: si tratta di un sistema di visione artificiale chiamato Horus.

E’ costituito da una cuffia con incorporate delle telecamere che riprendono quello che c’è intorno. Il dispositivo dice il nome dell’oggetto inquadrato.

«Il database – dice Pietrobon – è ricchissimo, ma può essere ulteriormente accresciuto pronunciando il nome del nuovo oggetto. Le informazioni possono anche essere condivise».

Il dispositivo è molto utile per esempio per fare la spesa, perché aiuta nella scelta dei prodotti, ma è utile anche nella navigazione pedonale.

Margherita Carrer

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