Il progetto profughi di Novara punto di partenza delle linee guida nazionali

Il progetto profughi di Novara punto di partenza delle linee guida nazionali
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Sarà il progetto profughi di Novara il punto di partenza delle linee guida normative nazionali sull’utilizzo dei richiedenti asilo in lavori di pubblica utilità. Lo ha assicurato il ministro del welfare Giuliano Poletti che ieri ha incontrato all’assemblea nazionale Anci il sindaco di Novara e presidente dell’Anci Piemonte Andrea Ballarè. Il progetto è stato presentato oggi allo stand dell’Anci Regionale dal sindaco con il prefetto di Novara Francesco Castaldo e con il presidente di Assa Marcello Marzo.
Come si ricorderà il “progetto Profughi” è partito ufficialmente nello scorso luglio e vede il Comune di Novara e Assa impegnati nel coinvolgimento di alcuni tra i richiedenti asilo ospitati in città in servizi volontari di pubblica utilità.
Il progetto, che è stato costruito in stretta collaborazione con la Prefettura di Novara e seguito dall’assessorato alle politiche sociali, vede l’impiego a titolo volontario di 30 richiedenti asilo di diverse nazionalità in diversi servizi: otto con l’azienda pubblica dei servizi ambientali Assa spa, dieci con il servizio verde pubblico comunale, due con il servizio segnaletica e cinque con il servizio lavori pubblici.

Sarà il progetto profughi di Novara il punto di partenza delle linee guida normative nazionali sull’utilizzo dei richiedenti asilo in lavori di pubblica utilità. Lo ha assicurato il ministro del welfare Giuliano Poletti che ieri ha incontrato all’assemblea nazionale Anci il sindaco di Novara e presidente dell’Anci Piemonte Andrea Ballarè. Il progetto è stato presentato oggi allo stand dell’Anci Regionale dal sindaco con il prefetto di Novara Francesco Castaldo e con il presidente di Assa Marcello Marzo.
Come si ricorderà il “progetto Profughi” è partito ufficialmente nello scorso luglio e vede il Comune di Novara e Assa impegnati nel coinvolgimento di alcuni tra i richiedenti asilo ospitati in città in servizi volontari di pubblica utilità.
Il progetto, che è stato costruito in stretta collaborazione con la Prefettura di Novara e seguito dall’assessorato alle politiche sociali, vede l’impiego a titolo volontario di 30 richiedenti asilo di diverse nazionalità in diversi servizi: otto con l’azienda pubblica dei servizi ambientali Assa spa, dieci con il servizio verde pubblico comunale, due con il servizio segnaletica e cinque con il servizio lavori pubblici.
«Un risultato importante – ha commentato il sindaco Andrea Ballarè – che è stato ottenuto con un impegno intenso da parte della nostra struttura e di quella di Assa. Siamo arrivati a coinvolgere circa il 10 per cento dei profughi ospitati a Novara, e questo è un risultato decisamente superiore alla media di quanto è accaduto in altre città. Credo che gli aspetti positivi di questa operazione siano evidenti: intanto i servizi comunali potranno disporre di un supporto a costo zero per rafforzare gli interventi in ambiti particolarmente sentiti dai cittadini come la pulizia e le manutenzioni; inoltre questo impegno ha un indubbio valore sociale, perché consente a queste persone, che sono a Novara in attesa di completare le pratiche di riconoscimento dello status di rifugiati, di occupare il tempo in modo proficuo».
Un aspetto originale e innovativo del progetto attuato a Novara è il coinvolgimento della società pubblica dei servizi ambientali, Assa S.p.A.. che ha anche saputo coinvolgere come sponsor due aziende private.
Per dare seguito a questa parte del progetto è stata sottoscritta una convenzione tra il Comune e la Prefettura di Novara e Assa con durata fino al 31 dicembre 2015 e che potrà essere rinnovata previo accordo tra le parti.
E’ da sottolineare che per ognuno dei soggetti volontari sono assolti gli obblighi Inail e ognuno ha ricevuto istruzioni operative e per la sicurezza.
L’azienda ha accolto otto dei profughi inseriti nel progetto. Provengono da Senegal, Guinea, Mali. Le loro esperienze lavorative sono di marmista, contadino, muratore, elettricista, imbianchino, giardiniere, sicurezza, manutentore elettrico, pulizie.
«E’ una iniziativa partita tra le prime in Italia e che all’indubbio valore sociale unisce significativi benefici per la città – sottolinea l’avvocato Marcello Marzo, presidente di Assa – Otto volontari, quindi a costo zero per la cittadinanza, stanno rinforzando il servizio di spazzamento manuale che diversamente non avremmo potuto realizzare. Si muovono con due risciò a pedali, acquistati con la sponsorizzazione di due aziende private, che hanno destato da subito grande curiosità e che caratterizzano l’attività anche per l’originalità del mezzo che è molto funzionale al lavoro svolto».
Dopo una settimana di preparazione e istruzione, i profughi in forza ad Assa, da lunedì 20 luglio 2015 sono a tutti gli effetti operativi.
«Divisi in due turni di lavoro – spiega l’avvocato Marzo – ogni giorno, dal lunedì al venerdì, di mattina e di pomeriggio, puliscono e presiedono la fascia dei Baluardi, delle ciclabili e di tutte le aree verdi annesse. Dopo la preselezione e l’adesione al progetto, mediata dalla Prefettura, Assa ha proceduto, il 18 giugno, ai colloqui diretti, con la supervisione del personale della Prefettura, per l’individuazione dei candidati. Assa mette a disposizione coordinamento, progettazione, dispositivi di protezione individuale, formazione e abbigliamento».

v.s.

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