In aiuto al Nepal, con la Diocesi di Novara raccolti oltre 100mila euro

In aiuto al Nepal, con la Diocesi di Novara raccolti oltre 100mila euro
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NOVARA - E’ stata grande la risposta delle parrocchie della Diocesi e dei privati all’appello promosso dalla Caritas di Novara per portare un aiuto concreto alla popolazione del Nepal, così duramente colpita dal terremoto di magnitudo 7,9, che ha sconvolto il Paese ormai tre mesi fa, lo scorso 25 aprile. In poco tempo è stato possibile raccogliere un po’ in tutte le parrocchie quasi 101mila euro, per la precisione 100.746,27 euro.

«Una raccolta fondi – spiega don Giorgio Borroni, vicedirettore della Caritas diocesana – che abbiamo attivato da subito e per la quale collaboriamo con Renzo Andorno, di Ghemme, figlio del fotoreporter Renato, che, nel 2000, in Nepal, paese che amava, realizzò, con l’aiuto di molti amici, strutture importanti come la scuola di Namche Bazar e l’ospedale di Malekhu. Renzo è un po’ il nostro contatto in zona, dove conosce posti e persone».

In questi giorni Renzo Andorno, tra l’altro, è tornato dal Nepal dopo aver portato i primi aiuti della nostra Diocesi e dove ha potuto vedere con mano le necessità più urgenti. Una solidarietà e generosità notevole da parte dei novaresi e delle parrocchie. Ci sono state offerte, raccolte durante le messe della domenica, dai 50 sino ai 5.250 euro, a seconda, ovviamente, delle dimensioni della parrocchia. «I fondi raccolti serviranno a sostenere la scuola di Namche Bazar e altri progetti dell’associazione “Sos Nepal” di Renzo Andorno».

A descrivere la situazione del Nepal, a tre mesi dal terremoto, lo stesso Andorno: «è un Paese che si trova letteralmente in ginocchio». Renzo prosegue in Nepal quanto creato dal padre, fotoreporter di “Famiglia Cristiana” e di altri settimanali, scomparso nel 2002. Renato, insieme ad alcuni amici e a Silvio Gnaro Mondinelli, alpinista conosciuto in tutto il mondo, fondò l’associazione “Amici del Monterosa”, che arrivò a erigere due grandi strutture in Nepal, la scuola di Namche Bazar e a Malekhu un ospedale. «Nella scuola, costruita nei primi anni del nuovo millennio, sono ospitati 140 bimbi. Il nosocomio, invece, è più recente». La scuola, nel terremoto, è stata praticamente distrutta, mentre l’ospedale, eretto con materiali antisismici, è in buone condizioni. Da Andorno un appello: «non si parla più di questo dramma, la gente non va più in Nepal e il turismo s’è fermato. I riflettori non devono spegnersi: dobbiamo restituire speranza a questo popolo». Le donazioni intanto continuano. Per chi vuole può versare il suo contributo attraverso l’Associazione Sos Nepal: c/c Renzo Andorno SOS NEPAL; IBAN IT35C0301503200000002914731 oppure sul sito http://buonacausa.org/cause/sos-nepal oppure, attraverso la Caritas Diocesana, a Banca Popolare di Novara IBAN IT28 E050 3410 1000 0000 0009 788 int. Caritas Diocesana di Novara; Banca Prossima IBAN IT37 T033 5901 6001 0000 0010 083 int. Diocesi Novara c/o Caritas Diocesana; Conto corrente postale 13010285 int. Caritas Diocesana Novara, indicando la causale Sos Nepal.

Monica Curino

 

Per saperne di più leggi l’articolo sul Corriere di Novara in edicola lunedì 27 luglio


NOVARA - E’ stata grande la risposta delle parrocchie della Diocesi e dei privati all’appello promosso dalla Caritas di Novara per portare un aiuto concreto alla popolazione del Nepal, così duramente colpita dal terremoto di magnitudo 7,9, che ha sconvolto il Paese ormai tre mesi fa, lo scorso 25 aprile. In poco tempo è stato possibile raccogliere un po’ in tutte le parrocchie quasi 101mila euro, per la precisione 100.746,27 euro.

«Una raccolta fondi – spiega don Giorgio Borroni, vicedirettore della Caritas diocesana – che abbiamo attivato da subito e per la quale collaboriamo con Renzo Andorno, di Ghemme, figlio del fotoreporter Renato, che, nel 2000, in Nepal, paese che amava, realizzò, con l’aiuto di molti amici, strutture importanti come la scuola di Namche Bazar e l’ospedale di Malekhu. Renzo è un po’ il nostro contatto in zona, dove conosce posti e persone».

In questi giorni Renzo Andorno, tra l’altro, è tornato dal Nepal dopo aver portato i primi aiuti della nostra Diocesi e dove ha potuto vedere con mano le necessità più urgenti. Una solidarietà e generosità notevole da parte dei novaresi e delle parrocchie. Ci sono state offerte, raccolte durante le messe della domenica, dai 50 sino ai 5.250 euro, a seconda, ovviamente, delle dimensioni della parrocchia. «I fondi raccolti serviranno a sostenere la scuola di Namche Bazar e altri progetti dell’associazione “Sos Nepal” di Renzo Andorno».

A descrivere la situazione del Nepal, a tre mesi dal terremoto, lo stesso Andorno: «è un Paese che si trova letteralmente in ginocchio». Renzo prosegue in Nepal quanto creato dal padre, fotoreporter di “Famiglia Cristiana” e di altri settimanali, scomparso nel 2002. Renato, insieme ad alcuni amici e a Silvio Gnaro Mondinelli, alpinista conosciuto in tutto il mondo, fondò l’associazione “Amici del Monterosa”, che arrivò a erigere due grandi strutture in Nepal, la scuola di Namche Bazar e a Malekhu un ospedale. «Nella scuola, costruita nei primi anni del nuovo millennio, sono ospitati 140 bimbi. Il nosocomio, invece, è più recente». La scuola, nel terremoto, è stata praticamente distrutta, mentre l’ospedale, eretto con materiali antisismici, è in buone condizioni. Da Andorno un appello: «non si parla più di questo dramma, la gente non va più in Nepal e il turismo s’è fermato. I riflettori non devono spegnersi: dobbiamo restituire speranza a questo popolo». Le donazioni intanto continuano. Per chi vuole può versare il suo contributo attraverso l’Associazione Sos Nepal: c/c Renzo Andorno SOS NEPAL; IBAN IT35C0301503200000002914731 oppure sul sito http://buonacausa.org/cause/sos-nepal oppure, attraverso la Caritas Diocesana, a Banca Popolare di Novara IBAN IT28 E050 3410 1000 0000 0009 788 int. Caritas Diocesana di Novara; Banca Prossima IBAN IT37 T033 5901 6001 0000 0010 083 int. Diocesi Novara c/o Caritas Diocesana; Conto corrente postale 13010285 int. Caritas Diocesana Novara, indicando la causale Sos Nepal.

Monica Curino

 

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