In ospedale vietato fumare anche all’esterno
NOVARA - Presso l’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carita?” e? entrato in vigore, nello scorso mese di marzo, un nuovo aggiornamento del Regolamento sul divieto di fumo. Il provvedimento, immediatamente esecutivo e trasmesso “a tutte le Strutture aziendali per gli adempimenti conseguenti e in particolare per la diffusione delle nuove regole a tutto il personale”, estende il divieto di fumo, oltre ai locali interni, anche a tutte le aree esterne di pertinenza dei presidi dove si svolge attivita? sanitaria.
Nell’atto di delibera si da? mandato alla Struttura di Gestione tecnica “di provvedere alla fornitura e installazione di tutta la cartellonistica e posaceneri previsti, coordinandosi con il Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale” e si incarica “le Strutture Servizio di Prevenzione e Protezione, Medicina del Lavoro, Direzione sanitaria di Presidio e Relazioni esterne di organizzare attivita? informative e formative rivolte al personale e all’utenza”.
Al rispetto delle disposizioni sono tenuti il personale dipendente, le persone ricoverate, gli utenti e quanti accedono all’interno dell’Azienda (nelle sedi di corso Mazzini, viale Piazza d’Armi e del “San Rocco” di Galliate). Il divieto, come si legge nel testo della deliberazione, “e? esteso a tutto l’arco della giornata 24 ore su 24 e contempla tutti i mezzi di fumo, comprese le sigarette elettroniche” e riguarda anche “le pertinenze esterne delle strutture in cui si esercita attivita? sanitaria, fatta eccezione per le aree esterne riservate ai fumatori” e gli automezzi aziendali. I trasgressori, oltre a essere passibili di sanzione (amministrativa da 27.5 a 275 euro, con raddoppio se la violazione viene commessa in presenza di donne in evidente stato di gravidanza, lattanti e bambini fino a dodici anni), “potranno essere chiamati anche a rispondere di eventuali danni recati all’Amministrazione”. Come previsto dalla legge n. 221/2015, e? vietato “gettare a terra mozziconi”. Per il Reparto di Psichiatria (data la tipologia degli utenti che “hanno la necessita? ricorrente e impel- lente di fumare e cio? costituisce sovente pratica terapeutica”) verra? riservato “un locale dedicato dove ai degenti sara? permesso fumare”. Specifiche disposizioni sono state riservate anche alla cartellonistica di avviso, da applicare in prossimita? degli ingressi aziendali e all’ingresso di padiglioni, tunnel, pianerottoli delle scale, officine, uffici amministrativi, poliambulatori, centro prelievi e accettazione, nella quale, oltre a scritte, norme e sanzioni verranno indicati anche i soggetti “cui spetta vigilare sull’osservanza del divieto e ad accertare le infrazioni”, ovvero Dirigenti delle strutture, personale preposto, responsabili di turno e guardie giurate, oltre a “organi di Polizia amministrativa (esterni)”: nel caso di inottemperanza da parte dei soggetti deputati alla vigilanza, questi devono pagare una somma da 220 a 2.200 euro e i dipendenti aziendali che non osservano il divieto possono essere “sottoposti a procedimento disciplinare, secondo quanto previsto dai contratti collettivi nazionali di lavoro del Servizio sanitario nazionale”.
Nonostante la chiarezza e l’esaustivita? del regolamento, secondo quanto risulta da alcune segnalazione giunte dagli utenti dell’Aou novarese, sembra pero? che le disposizioni non vengano rispettate, «perche? – e? stato evidenziato da alcuni visitatori – la cartellonistica prevista e? assente e soprattutto perche? non si verificano controlli, soprattutto all’esterno dei padiglioni, in quelle zone che sono interdette al fumo».
Se per quanto riguarda il corretto posizionamento della cartellonistica «c’e? l’impegno da parte della Direzione sanitaria – come ha detto il Direttore sanitario dell’Aou Gianenrico Guida – a verificare la situazione in questi giorni, provvedendo a eventuali carenze», non e? possibile, al momento, sapere quante sanzioni siano state elevate agli eventuali trasgressori da marzo a oggi e quali provvedimenti siano stati presi dai responsabili del rispetto del regolamento. «Purtroppo – ha dal canto suo rimarcato il Direttore generale Mario Minola – oltre a dover gestire al meglio situazioni di emergenza come quelle che si verificano in questo periodo dell’anno (nelle giornate del 12 e del 13 luglio «e? stato toccato il massimo picco di accessi al Dea», ndr) e che rientrano nel nostro primo dovere nei confronti dell’utenza e del territorio, dobbiamo quotidianamente scontrarci con l’imperversante maleducazione e incivilta? di molti utenti: oltre ai mozziconi di sigaretta disseminati a terra, ci sono cartacce e rifiuti abbandonati a terra, ascensori imbrattati, eccetera. Questo e? purtroppo un problema molto ampio e complesso, che presupporrebbe un minimo senso civico da parte dei cittadini nei confronti delle realta? pubbliche come la nostra, realta? che, alla fine, appartengono anche a chi le sporca».
Lalla Negri
NOVARA - Presso l’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carita?” e? entrato in vigore, nello scorso mese di marzo, un nuovo aggiornamento del Regolamento sul divieto di fumo. Il provvedimento, immediatamente esecutivo e trasmesso “a tutte le Strutture aziendali per gli adempimenti conseguenti e in particolare per la diffusione delle nuove regole a tutto il personale”, estende il divieto di fumo, oltre ai locali interni, anche a tutte le aree esterne di pertinenza dei presidi dove si svolge attivita? sanitaria.
Nell’atto di delibera si da? mandato alla Struttura di Gestione tecnica “di provvedere alla fornitura e installazione di tutta la cartellonistica e posaceneri previsti, coordinandosi con il Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale” e si incarica “le Strutture Servizio di Prevenzione e Protezione, Medicina del Lavoro, Direzione sanitaria di Presidio e Relazioni esterne di organizzare attivita? informative e formative rivolte al personale e all’utenza”.
Al rispetto delle disposizioni sono tenuti il personale dipendente, le persone ricoverate, gli utenti e quanti accedono all’interno dell’Azienda (nelle sedi di corso Mazzini, viale Piazza d’Armi e del “San Rocco” di Galliate). Il divieto, come si legge nel testo della deliberazione, “e? esteso a tutto l’arco della giornata 24 ore su 24 e contempla tutti i mezzi di fumo, comprese le sigarette elettroniche” e riguarda anche “le pertinenze esterne delle strutture in cui si esercita attivita? sanitaria, fatta eccezione per le aree esterne riservate ai fumatori” e gli automezzi aziendali. I trasgressori, oltre a essere passibili di sanzione (amministrativa da 27.5 a 275 euro, con raddoppio se la violazione viene commessa in presenza di donne in evidente stato di gravidanza, lattanti e bambini fino a dodici anni), “potranno essere chiamati anche a rispondere di eventuali danni recati all’Amministrazione”. Come previsto dalla legge n. 221/2015, e? vietato “gettare a terra mozziconi”. Per il Reparto di Psichiatria (data la tipologia degli utenti che “hanno la necessita? ricorrente e impel- lente di fumare e cio? costituisce sovente pratica terapeutica”) verra? riservato “un locale dedicato dove ai degenti sara? permesso fumare”. Specifiche disposizioni sono state riservate anche alla cartellonistica di avviso, da applicare in prossimita? degli ingressi aziendali e all’ingresso di padiglioni, tunnel, pianerottoli delle scale, officine, uffici amministrativi, poliambulatori, centro prelievi e accettazione, nella quale, oltre a scritte, norme e sanzioni verranno indicati anche i soggetti “cui spetta vigilare sull’osservanza del divieto e ad accertare le infrazioni”, ovvero Dirigenti delle strutture, personale preposto, responsabili di turno e guardie giurate, oltre a “organi di Polizia amministrativa (esterni)”: nel caso di inottemperanza da parte dei soggetti deputati alla vigilanza, questi devono pagare una somma da 220 a 2.200 euro e i dipendenti aziendali che non osservano il divieto possono essere “sottoposti a procedimento disciplinare, secondo quanto previsto dai contratti collettivi nazionali di lavoro del Servizio sanitario nazionale”.
Nonostante la chiarezza e l’esaustivita? del regolamento, secondo quanto risulta da alcune segnalazione giunte dagli utenti dell’Aou novarese, sembra pero? che le disposizioni non vengano rispettate, «perche? – e? stato evidenziato da alcuni visitatori – la cartellonistica prevista e? assente e soprattutto perche? non si verificano controlli, soprattutto all’esterno dei padiglioni, in quelle zone che sono interdette al fumo».
Se per quanto riguarda il corretto posizionamento della cartellonistica «c’e? l’impegno da parte della Direzione sanitaria – come ha detto il Direttore sanitario dell’Aou Gianenrico Guida – a verificare la situazione in questi giorni, provvedendo a eventuali carenze», non e? possibile, al momento, sapere quante sanzioni siano state elevate agli eventuali trasgressori da marzo a oggi e quali provvedimenti siano stati presi dai responsabili del rispetto del regolamento. «Purtroppo – ha dal canto suo rimarcato il Direttore generale Mario Minola – oltre a dover gestire al meglio situazioni di emergenza come quelle che si verificano in questo periodo dell’anno (nelle giornate del 12 e del 13 luglio «e? stato toccato il massimo picco di accessi al Dea», ndr) e che rientrano nel nostro primo dovere nei confronti dell’utenza e del territorio, dobbiamo quotidianamente scontrarci con l’imperversante maleducazione e incivilta? di molti utenti: oltre ai mozziconi di sigaretta disseminati a terra, ci sono cartacce e rifiuti abbandonati a terra, ascensori imbrattati, eccetera. Questo e? purtroppo un problema molto ampio e complesso, che presupporrebbe un minimo senso civico da parte dei cittadini nei confronti delle realta? pubbliche come la nostra, realta? che, alla fine, appartengono anche a chi le sporca».
Lalla Negri