In piazza Duomo manifestazione contro il terrorismo

In piazza Duomo manifestazione contro il terrorismo
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NOVARA – Manifestazione “Noi contro il terrorismo”, sabato pomeriggio 21 marzo, in centro a Novara.
A lanciare l’iniziativa, Ivan De Grandis, che si è attivato con l’aiuto di altri cittadini, coinvolgendo anche Alberto Torregiani, figlio del gioielliere ucciso dal brigatista Cesare Battisti.
Una manifestazione, che, seppur partita da un rappresentante dell’Ncd, “è stata voluta – spiega lo stesso De Grandis – senza simboli di partito”. E così è stato. Solo tanti tricolori nelle mani di chi ha voluto partecipare al momento ospitato in piazza Duomo. “Una morte – ha detto Torregiani – che non deve passare sotto silenzio. Bisogna agire e bisogna farlo tutti insieme, per contrastare questi fenomeni, per contrastare il terrorismo. Da parte mia solidarietà alla famiglia e ai cittadini novaresi”. E’ poi intervenuto il consigliere provinciale Federico Binatti: “Deve essere un momento, questo, in cui essere uniti, al di là delle parti politiche. E’ giusto scendere in piazza uniti e con il tricolore. L’iniziativa è nata in modo spontaneo e ha unito molti giovani a lavorare insieme. Un segnale, il voler evitare le bandiere di partito. L’altra sera (il corteo promosso giovedì dal Comune, ndr) qualcuno di noi era alla manifestazione e ora c’è anche qualcuno, qui, che non la pensa come noi politicamente”. De Grandis: “Un momento per ricordare il novarese Francesco Caldara, morto mentre era in viaggio per celebrare un compleanno”.
E’ seguito un minuto di silenzio e, quindi, un saluto al 64enne.

NOVARA – Manifestazione “Noi contro il terrorismo”, sabato pomeriggio 21 marzo, in centro a Novara.
A lanciare l’iniziativa, Ivan De Grandis, che si è attivato con l’aiuto di altri cittadini, coinvolgendo anche Alberto Torregiani, figlio del gioielliere ucciso dal brigatista Cesare Battisti.
Una manifestazione, che, seppur partita da un rappresentante dell’Ncd, “è stata voluta – spiega lo stesso De Grandis – senza simboli di partito”. E così è stato. Solo tanti tricolori nelle mani di chi ha voluto partecipare al momento ospitato in piazza Duomo. “Una morte – ha detto Torregiani – che non deve passare sotto silenzio. Bisogna agire e bisogna farlo tutti insieme, per contrastare questi fenomeni, per contrastare il terrorismo. Da parte mia solidarietà alla famiglia e ai cittadini novaresi”. E’ poi intervenuto il consigliere provinciale Federico Binatti: “Deve essere un momento, questo, in cui essere uniti, al di là delle parti politiche. E’ giusto scendere in piazza uniti e con il tricolore. L’iniziativa è nata in modo spontaneo e ha unito molti giovani a lavorare insieme. Un segnale, il voler evitare le bandiere di partito. L’altra sera (il corteo promosso giovedì dal Comune, ndr) qualcuno di noi era alla manifestazione e ora c’è anche qualcuno, qui, che non la pensa come noi politicamente”. De Grandis: “Un momento per ricordare il novarese Francesco Caldara, morto mentre era in viaggio per celebrare un compleanno”.
E’ seguito un minuto di silenzio e, quindi, un saluto al 64enne.

Una manifestazione che aveva trovato la contrarietà del Carroccio, con un duro comunicato del segretario provinciale, Luca Bona, che ha scritto: “L’ipocrisia politica di Ncd è senza limiti, ci riempiono di clandestini fuori controllo, tagliano risorse alle forze dell’ordine e assistono passivamente, e senza reagire, a quello che sta succedendo nel Mediterraneo. Ma vanno in piazza.. chissà a raccontarci cosa”.

mo.c.

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