In teatro per “sparlare” con Vergassola

In teatro per “sparlare” con Vergassola
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NOVARA - Ci sarà un po’ di tutto nel suo spettacolo. In puro stile Vergassola. Giovedì 15 gennaio il comico di La Spezia salirà sul palco del Teatro Coccia per un nuovo appuntamento del cartellone “Comico d’autore”: alle 21 presenterà “Sparla con me”, un testo che porta la sua firma. Dopo il successo in tv Dario Vergassola ritorna in teatro per offrire una carrellata dei suoi momenti più esilaranti dei suoi tanti incontri nel salotto con Serena Dandini. 

NOVARA - Ci sarà un po’ di tutto nel suo spettacolo. In puro stile Vergassola. Giovedì 15 gennaio il comico di La Spezia salirà sul palco del Teatro Coccia per un nuovo appuntamento del cartellone “Comico d’autore”: alle 21 presenterà “Sparla con me”, un testo che porta la sua firma. Dopo il successo in tv Dario Vergassola ritorna in teatro per offrire una carrellata dei suoi momenti più esilaranti dei suoi tanti incontri nel salotto con Serena Dandini. 

Allora tutti a “sparlare” con Vergassola: ma di che cosa?

«Un’ora di divertimento – ci racconta al telefono - che affronterà situazioni sentimentali e amorose, gli affari di famiglia e quello che si dice al bar, ma anche i miei ricordi dell’infanzia. Con le notizie di attualità presentate sul piatto della satira. E dell’ironia. L’importante sarà uscire vivo dal teatro: da buon ligure mi aspetto che gli spettatori non vogliano essere ripagati daeprezzo del biglietto! Sul palco mi diverto anch’io. È il mio lavoro, lo chiamo così, ma per me è passione e divertimento».

Ma far ridere oggi è più difficile? 

«Far ridere non lo è. Attraversiamo un momento di grande crisi e la voglia di scherzare c’è, al bar o altrove. Giusto farlo, visti i tempi in cui qualcosa deve cambiare ma i politici non sembra abbiano tanto voglia di farlo perché ci propinano sempre la stessa solfa. Un momento duro anche per i giovani, si fa fatica a serrare i ranghi. Quindi divertirsi un po’ fa solo bene. Anche perché se vedi quel che succede in Francia… Da noi la satira vera non c’è mai stata. Perché la libertà di espressione non è mai stata grande. Forse per assurdo ce n’era di più negli anni Settanta. Oggi tutto è vagliato, quello che proponi devi sempre farlo leggere da qualcuno. A destra come a sinistra. Ci sono passato anche io quando ero in Rai con “Bulldozer”».

Teatro o tv?

«Io mi diverto di più nei locali o in teatro dove hai il pubblico che ti guarda negli occhi, dove c’è un vero contatto. Ma in televisione poi devi andare altrimenti non ti chiamano in teatro!».

Ci darai anche un saggio di Vergassola scrittore?

«Giovedì, prima dello spettacolo, alle 18.30 alla libreria Lazzarelli ci sarà un firma copie del mio romanzo d’esordio “La ballata delle acciughe”. Mi sono divertito a dare voce a pregi e difetti dell’umanità, raccontando tra ironia e umorismo le avventure e le disavventure di chi esce per la prima volta da un bar. Qualcosa di surreale, una sorta di scoperta del mondo con tanto di coro greco delle acciughe che parlano perché hanno diritto di parola. Mi fa piacere sapere che in una scuola superiore pugliese gli studenti lo abbiano adottato in classe come supporto didattico. Allora il libro ha qualcosa da dire anche agli altri!».

Eleonora Groppetti

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