Inaugurato il monumento al professor Massimo Lupo

Inaugurato il monumento al professor Massimo Lupo
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NOVARA - «Un medico che tutto aveva dato alla scienza, un vero uomo». Nell’orazione tenuta durante la cerimonia di scoprimento del monumento a lui dedicato è stato definito così il professor Massimo Lupo, medico novarese di fama internazionale, radiologo e oncologo, che nel 1974 venne segnalato anche per il premio Nobel per la medicina. A tenere l’orazione sabato mattina sull’Allea in viale Turati, in linea d’aria con l’ingresso dell’ospedale “Maggiore” è stato Luca Manfredini, presidente dell’all’associazione “Amici dell’arte e della cultura” che ha promosso, tramite raccolta di fondi privata, e con la collaborazione del Comune di Novara la realizzazione del monumento.

Nato nel 1891 e scomparso nel 1981 Massimo Lupo ha legato il suo nome alle terapie per malati oncologici. Fondò inoltre il primo centro per la diagnosi e la cura dei tumori. «Negli anni trenta - ha proseguito Manfredini - il reparto di radiologia di Novara da lui voluto, era uno dei pochi esistenti in Europa ma forse anche nel mondo, dotato di attrezzature e macchinari far i più moderni per qui tempi». Manfredini ha inoltre ricordato come Lupo pagò di persona il suo impegno: « le continue esposizioni alle radiazioni gli furono fatali. Col tempo ebbe amputate quasi tutte le primi falangi delle dita delle mani ed il suo viso era duramente segnato da cancroidi».

Dopo Manfredini ha preso la parola il progettista della stele l’architetto Alessandro Tacca: «Un monumento semplice fatto con granito di Montorfano a significare il legame con il territorio, a forma di ziqqurat sumerica, il primo elemento di architettura funeraria della storia. Le borchie in bronzo rappresentano la costellazione di Ofiuco che è dedicata al medico dell’antichità classica Asclepio o Esculapio . Coincidenza vuole che il sole attraversi la costellazione di Ofiuco dal 29 novembre al 18 dicembre».

Il direttore generali e dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria (Aou) di Novara Mario Minola ha sottolineato come «Massimo Lupo è un simbolo per la medicina novarese. Il suo operato ha dato lustro internazionale all’ospedale della città. Chi lo ha conosciuto lo ricorda come una persona di grande valore umano e professionale. Questo monumento è un giusto riconoscimento». Presenti alla cerimonia l’attuale sindaco Alessandro Canelli e il predecessore Andrea Ballarè ringraziati entrambi dai promotori del monumento per la collaborazione data dal Comune.

m.d.

NOVARA - «Un medico che tutto aveva dato alla scienza, un vero uomo». Nell’orazione tenuta durante la cerimonia di scoprimento del monumento a lui dedicato è stato definito così il professor Massimo Lupo, medico novarese di fama internazionale, radiologo e oncologo, che nel 1974 venne segnalato anche per il premio Nobel per la medicina. A tenere l’orazione sabato mattina sull’Allea in viale Turati, in linea d’aria con l’ingresso dell’ospedale “Maggiore” è stato Luca Manfredini, presidente dell’all’associazione “Amici dell’arte e della cultura” che ha promosso, tramite raccolta di fondi privata, e con la collaborazione del Comune di Novara la realizzazione del monumento.

Nato nel 1891 e scomparso nel 1981 Massimo Lupo ha legato il suo nome alle terapie per malati oncologici. Fondò inoltre il primo centro per la diagnosi e la cura dei tumori. «Negli anni trenta - ha proseguito Manfredini - il reparto di radiologia di Novara da lui voluto, era uno dei pochi esistenti in Europa ma forse anche nel mondo, dotato di attrezzature e macchinari far i più moderni per qui tempi». Manfredini ha inoltre ricordato come Lupo pagò di persona il suo impegno: « le continue esposizioni alle radiazioni gli furono fatali. Col tempo ebbe amputate quasi tutte le primi falangi delle dita delle mani ed il suo viso era duramente segnato da cancroidi».

Dopo Manfredini ha preso la parola il progettista della stele l’architetto Alessandro Tacca: «Un monumento semplice fatto con granito di Montorfano a significare il legame con il territorio, a forma di ziqqurat sumerica, il primo elemento di architettura funeraria della storia. Le borchie in bronzo rappresentano la costellazione di Ofiuco che è dedicata al medico dell’antichità classica Asclepio o Esculapio . Coincidenza vuole che il sole attraversi la costellazione di Ofiuco dal 29 novembre al 18 dicembre».

Il direttore generali e dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria (Aou) di Novara Mario Minola ha sottolineato come «Massimo Lupo è un simbolo per la medicina novarese. Il suo operato ha dato lustro internazionale all’ospedale della città. Chi lo ha conosciuto lo ricorda come una persona di grande valore umano e professionale. Questo monumento è un giusto riconoscimento». Presenti alla cerimonia l’attuale sindaco Alessandro Canelli e il predecessore Andrea Ballarè ringraziati entrambi dai promotori del monumento per la collaborazione data dal Comune.

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