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Incentivi per lasciare l’ex campo Tav

Incentivi per lasciare l’ex campo Tav
Altro Novara, 23 Febbraio 2017 ore 13:36

NOVARA - L’Amministrazione comunale di Novara ha confermato la chiusura dell’ex campo “Tav” per la fine del prossimo anno ma, al tempo stesso, ha varato un “piano di incentivazione” affinché le persone, singole o costituenti nuclei familiari più o meno numerosi ancora oggi presenti, lascino volontariamente il “villaggio”. Per questo progetto la Giunta Canelli ha messo a bilancio 50 mila euro.
«Questa struttura - ha illustrato l’assessore ai Servizi sociali Emilio Iodice a margine dell’incontro dove è stato illustrato il nuovo bando per l’assegnazione di alloggi di edilizia sociale in disponibilità al Comune di Novara - era stata originariamente concepita come provvisoria, ma, come spesso accade in Italia, le situazioni provvisorie finiscono per diventare stabili». 
«Non è pensabile - ha aggiunto - che, vista anche la situazione in cui versano alcuni moduli abitativi, possa essere considerata ancora idonea ad ospitare persone, soprattutto minori». Attualmente nella struttura sono ancora presenti 312 persone. Alcune sono già state dichiarate “decadute” dall’assegnazione e nelle prossime settimane dovranno andarsene». Quella dell’ex campo “Tav” è un problema che si trascina da tempo e che per la sua gestione, è stato rimarcato dall’esponente dell’Amministrazione novarese, «i costi sono notevoli: 557 mila euro all’anno, di cui solo l’appalto alla cooperativa “Emmaus” 229 mila. I nuclei familiari presenti ce ne rimborsano circa 20 mila. Fatte le dovute somme, una differenza di 537 mila euro, pari a circa 1.700 euro per ogni persona».
Da qui l’idea, visto appunto che entro il 31 dicembre 2018 l’ex campo “Tav” sarà smantellato, di individuare un sistema di incentivazione al rilascio volontario degli alloggi. Come? «Anche in questo caso - ha illustrato ancora Iodice - abbiamo individuato un importo di spesa massimo di 50 mila euro e delle percentuali rapportate in base al reddito, alla tempistica e al numero di persone per famiglia». A chi verrà riscontrata una disponibilità superiore ai 12 mila euro la “decadenza” sarà immediata. Questi gli incentivi a lasciare volontariamente la struttura entro l’anno in corso: a un “single” verrà riconosciuto un contributo di 1.500 euro, che salirà a 3 mila per un nucleo di due persone, a 4 mila per uno di tre e così via per famiglie più numerose. Gli importi varieranno (in difetto) se l’abbandono avverrà nel corso del primo semestre del 2018 o nella fase finale prima della chiusura.
«Questi contributi di incentivazione saranno erogati con successive determinazioni solo dopo la riconsegna delle chiavi dell’alloggio e la produzione di un nuovo contratto di locazione. Ci è sembrato un modo “civile”, che rispecchia la nostra volontà di accompagnare questi nuclei verso un’altra destinazione».
E chi non dovesse aderire? «Amen - ha chiosato il sindaco Alessandro Canelli - Noi il 31 dicembre 2018 chiuderemo ugualmente…».

l.ma.

NOVARA - L’Amministrazione comunale di Novara ha confermato la chiusura dell’ex campo “Tav” per la fine del prossimo anno ma, al tempo stesso, ha varato un “piano di incentivazione” affinché le persone, singole o costituenti nuclei familiari più o meno numerosi ancora oggi presenti, lascino volontariamente il “villaggio”. Per questo progetto la Giunta Canelli ha messo a bilancio 50 mila euro.
«Questa struttura - ha illustrato l’assessore ai Servizi sociali Emilio Iodice a margine dell’incontro dove è stato illustrato il nuovo bando per l’assegnazione di alloggi di edilizia sociale in disponibilità al Comune di Novara - era stata originariamente concepita come provvisoria, ma, come spesso accade in Italia, le situazioni provvisorie finiscono per diventare stabili». 
«Non è pensabile - ha aggiunto - che, vista anche la situazione in cui versano alcuni moduli abitativi, possa essere considerata ancora idonea ad ospitare persone, soprattutto minori». Attualmente nella struttura sono ancora presenti 312 persone. Alcune sono già state dichiarate “decadute” dall’assegnazione e nelle prossime settimane dovranno andarsene». Quella dell’ex campo “Tav” è un problema che si trascina da tempo e che per la sua gestione, è stato rimarcato dall’esponente dell’Amministrazione novarese, «i costi sono notevoli: 557 mila euro all’anno, di cui solo l’appalto alla cooperativa “Emmaus” 229 mila. I nuclei familiari presenti ce ne rimborsano circa 20 mila. Fatte le dovute somme, una differenza di 537 mila euro, pari a circa 1.700 euro per ogni persona».
Da qui l’idea, visto appunto che entro il 31 dicembre 2018 l’ex campo “Tav” sarà smantellato, di individuare un sistema di incentivazione al rilascio volontario degli alloggi. Come? «Anche in questo caso - ha illustrato ancora Iodice - abbiamo individuato un importo di spesa massimo di 50 mila euro e delle percentuali rapportate in base al reddito, alla tempistica e al numero di persone per famiglia». A chi verrà riscontrata una disponibilità superiore ai 12 mila euro la “decadenza” sarà immediata. Questi gli incentivi a lasciare volontariamente la struttura entro l’anno in corso: a un “single” verrà riconosciuto un contributo di 1.500 euro, che salirà a 3 mila per un nucleo di due persone, a 4 mila per uno di tre e così via per famiglie più numerose. Gli importi varieranno (in difetto) se l’abbandono avverrà nel corso del primo semestre del 2018 o nella fase finale prima della chiusura.
«Questi contributi di incentivazione saranno erogati con successive determinazioni solo dopo la riconsegna delle chiavi dell’alloggio e la produzione di un nuovo contratto di locazione. Ci è sembrato un modo “civile”, che rispecchia la nostra volontà di accompagnare questi nuclei verso un’altra destinazione».
E chi non dovesse aderire? «Amen - ha chiosato il sindaco Alessandro Canelli - Noi il 31 dicembre 2018 chiuderemo ugualmente…».

l.ma.

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