Insieme per un quartiere migliore: è il progetto “Sant’Agabio Resiliente”

Insieme per un quartiere migliore: è il progetto “Sant’Agabio Resiliente”
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NOVARA - Nel gennaio del 2016 la Fondazione Cariplo ha pubblicato un bando che proponeva il finanziamento di progetti per aumentare la resilienza delle popolazioni delle province lombarde più Novara e Vco. Per una popolazione, la resilienza è la sua capacità di gestire gli stress del cambiamento operando su tre fronti: prevenire il danno; mitigare le conseguenze nel caso la prima strada non abbia successo; sfruttare le nuove opportunità che i cambiamenti comportano. Su invito del Comune di Novara, alcune associazioni ed enti hanno partecipato alla costruzione del progetto S. Agabio Resiliente, “che Fondazione Cariplo  - si legge in una nota di presentazione del progetto - ha accettato e finanziato con 114.000 euro. 80.000 euro sono il contributo dei partner del progetto, altri 30.000 euro circa sono in corso di raccolta fra enti ed imprese novaresi che decidono di appoggiarlo”. Il progetto si articola su tre aree di intervento. La prima “Insieme produciamo” che prevede la realizzazione di un grande orto comune in via Poletti e di una decina di laboratori per l’autoproduzione alimentare, dal pane alle marmellate; la seconda “Insieme curiamo” si rivolge alle strade del quartiere, puntando al miglioramento dell’arredo urbano, alla autoresponsabilizzazione nella gestione dei beni comuni (dalle panchine ai cestini per la spazzatura, dalla casa dell’acqua, all’illuminazione pubblica, ecc.) e, soprattutto, della raccolta dei rifiuti (miglior differenziazione, minor abbandoni); la terza “Insieme proteggiamo” rivolto al parco del Terdoppio, un’area verde importante e non abbastanza valorizzata, attraversata, oltre che dal Terdoppio, da cui prende il nome, dal Cavo dell’ospedale, un canale spesso purtroppo utilizzato come discarica; qui il tema dei beni comuni si coniuga con la possibilità che il Terdoppio lo allaghi, con conseguenze che possono essere mitigate dal comportamento dei suoi fruitori. Il progetto prevede anche altre due articolazioni: “Insieme impariamo”, ai tre assi di intervento corrispondono altrettante tipologie di iniziative rivolte alle scuole  grazie alla collaborazione dell’Istituto comprensivo Bellini e della scuola Filos; e “Insieme progettiamo” che raggruppa le attività di costruzione e governo del progetto e quelle di coinvolgimento della popolazione anche al di fuori delle associazioni aderenti, con alcune date chiave: il 22 gennaio la presentazione del progetto; 25-26 marzo, festa di primavera; 8 luglio, festa d’estate; 24 settembre, festa dei popoli; 22 gennaio 2018, convegno finale del progetto. “Una caratteristica specifica del progetto  - si legge nello scritto - è l’impiego di “facilitatori”, che, con l’esempio e la formazione, agevolano i comportamenti corretti da parte della popolazione. In particolare per “Insieme produciamo”, si avrà l’aiuto di alcuni agronomi e di alcuni soci di Coldiretti Novara; per “Insieme curiamo”, utilizzeremo dei giovani immigrati che, dopo una adeguata formazione da parte di Assa e del Dastu (Dipartimento Studi Urbani del Politecnico di Milano), possano proporre le corrette pratiche con la possibilità di spiegarle anche in lingue straniere (arabo, inglese); per “Insieme proteggiamo”, saranno alcuni genitori dei ragazzi che più spesso utilizzano il parco come opportunità di stare all’aperto, che, con l’aiuto di Assa, degli uffici comunali preposti ai parchi, del Dastu e di Uverp onlus (Unità Volontaria Emergenza Regionale Piemontese), assumeranno il ruolo di facilitatori delle buone pratiche per la conservazione e lo sviluppo del Parco del Terdoppio. La sede del progetto è in via Bonzanini 17, in un negozio fornito da Atc. Il progetto ha anche un sito: www.santagabio.it, un telefono: 0321 1696 871 e può essere raggiunto con una mail a: progetto@santagabio.it. Domenica 22 gennaio ci sarà la presentazione del progetto “S. Agabio Resiliente – Insieme si può fare!”: sulla piazza della chiesa parrocchiale di S. Agabio dalle 9.30 alle 13 e presso Casa Bossi, sul baluardo Quintino Sella dalle 10 alle 18. Sarà possibile parlare con le associazioni organizzatrici,  rispondere ad un questionario sulla resilienza e iscriversi alle diverse iniziative. Capofila del progetto è l’associazione Mille Città del Sole, coordinatore è Franco Bontadini (348 2373304). “Sant’Agabio resiliente”, come spiega l’assessore alle Politiche sociali Emilio Iodice, è un progetto «avviato da chi ci ha preceduto insieme con l’associazione “Mille città del sole”, al quale compartecipano diversi soggetti. Un progetto che l’Amministrazione attualmente in carica ha “sposato” per dare continuità all’obiettivo di integrazione e di più diretta presenza civica da parte dei residenti che si intende perseguire all’interno e a favore del quartiere di Sant’Agabio. Il Comune ha messo a disposizione per l’attuazione di “Sant’Agabio resiliente” il proprio personale e la sede dell’ex-Comitato di Quartiere come sede operativa, con un contributo di circa 11.500 euro a copertura delle spese indirette».cl.br.

NOVARA - Nel gennaio del 2016 la Fondazione Cariplo ha pubblicato un bando che proponeva il finanziamento di progetti per aumentare la resilienza delle popolazioni delle province lombarde più Novara e Vco. Per una popolazione, la resilienza è la sua capacità di gestire gli stress del cambiamento operando su tre fronti: prevenire il danno; mitigare le conseguenze nel caso la prima strada non abbia successo; sfruttare le nuove opportunità che i cambiamenti comportano. Su invito del Comune di Novara, alcune associazioni ed enti hanno partecipato alla costruzione del progetto S. Agabio Resiliente, “che Fondazione Cariplo  - si legge in una nota di presentazione del progetto - ha accettato e finanziato con 114.000 euro. 80.000 euro sono il contributo dei partner del progetto, altri 30.000 euro circa sono in corso di raccolta fra enti ed imprese novaresi che decidono di appoggiarlo”. Il progetto si articola su tre aree di intervento. La prima “Insieme produciamo” che prevede la realizzazione di un grande orto comune in via Poletti e di una decina di laboratori per l’autoproduzione alimentare, dal pane alle marmellate; la seconda “Insieme curiamo” si rivolge alle strade del quartiere, puntando al miglioramento dell’arredo urbano, alla autoresponsabilizzazione nella gestione dei beni comuni (dalle panchine ai cestini per la spazzatura, dalla casa dell’acqua, all’illuminazione pubblica, ecc.) e, soprattutto, della raccolta dei rifiuti (miglior differenziazione, minor abbandoni); la terza “Insieme proteggiamo” rivolto al parco del Terdoppio, un’area verde importante e non abbastanza valorizzata, attraversata, oltre che dal Terdoppio, da cui prende il nome, dal Cavo dell’ospedale, un canale spesso purtroppo utilizzato come discarica; qui il tema dei beni comuni si coniuga con la possibilità che il Terdoppio lo allaghi, con conseguenze che possono essere mitigate dal comportamento dei suoi fruitori. Il progetto prevede anche altre due articolazioni: “Insieme impariamo”, ai tre assi di intervento corrispondono altrettante tipologie di iniziative rivolte alle scuole  grazie alla collaborazione dell’Istituto comprensivo Bellini e della scuola Filos; e “Insieme progettiamo” che raggruppa le attività di costruzione e governo del progetto e quelle di coinvolgimento della popolazione anche al di fuori delle associazioni aderenti, con alcune date chiave: il 22 gennaio la presentazione del progetto; 25-26 marzo, festa di primavera; 8 luglio, festa d’estate; 24 settembre, festa dei popoli; 22 gennaio 2018, convegno finale del progetto. “Una caratteristica specifica del progetto  - si legge nello scritto - è l’impiego di “facilitatori”, che, con l’esempio e la formazione, agevolano i comportamenti corretti da parte della popolazione. In particolare per “Insieme produciamo”, si avrà l’aiuto di alcuni agronomi e di alcuni soci di Coldiretti Novara; per “Insieme curiamo”, utilizzeremo dei giovani immigrati che, dopo una adeguata formazione da parte di Assa e del Dastu (Dipartimento Studi Urbani del Politecnico di Milano), possano proporre le corrette pratiche con la possibilità di spiegarle anche in lingue straniere (arabo, inglese); per “Insieme proteggiamo”, saranno alcuni genitori dei ragazzi che più spesso utilizzano il parco come opportunità di stare all’aperto, che, con l’aiuto di Assa, degli uffici comunali preposti ai parchi, del Dastu e di Uverp onlus (Unità Volontaria Emergenza Regionale Piemontese), assumeranno il ruolo di facilitatori delle buone pratiche per la conservazione e lo sviluppo del Parco del Terdoppio. La sede del progetto è in via Bonzanini 17, in un negozio fornito da Atc. Il progetto ha anche un sito: www.santagabio.it, un telefono: 0321 1696 871 e può essere raggiunto con una mail a: progetto@santagabio.it. Domenica 22 gennaio ci sarà la presentazione del progetto “S. Agabio Resiliente – Insieme si può fare!”: sulla piazza della chiesa parrocchiale di S. Agabio dalle 9.30 alle 13 e presso Casa Bossi, sul baluardo Quintino Sella dalle 10 alle 18. Sarà possibile parlare con le associazioni organizzatrici,  rispondere ad un questionario sulla resilienza e iscriversi alle diverse iniziative. Capofila del progetto è l’associazione Mille Città del Sole, coordinatore è Franco Bontadini (348 2373304). “Sant’Agabio resiliente”, come spiega l’assessore alle Politiche sociali Emilio Iodice, è un progetto «avviato da chi ci ha preceduto insieme con l’associazione “Mille città del sole”, al quale compartecipano diversi soggetti. Un progetto che l’Amministrazione attualmente in carica ha “sposato” per dare continuità all’obiettivo di integrazione e di più diretta presenza civica da parte dei residenti che si intende perseguire all’interno e a favore del quartiere di Sant’Agabio. Il Comune ha messo a disposizione per l’attuazione di “Sant’Agabio resiliente” il proprio personale e la sede dell’ex-Comitato di Quartiere come sede operativa, con un contributo di circa 11.500 euro a copertura delle spese indirette».cl.br.

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