Insulta gli agenti della Polizia locale, denunciata
NOVARA - Insulta gli agenti della Polizia locale intervenuti per gli accertamenti: questo il motivo della denuncia spiccata dagli agenti del Nucleo operativo nei confronti di una donna residente nel Milanese.
Nel primo pomeriggio del 7 febbraio, davanti al passo carraio dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” in largo Bellini, gli agenti hanno effettuato alcuni controlli e hanno identificato cinque persone (quattro con una divisa simile a quella dei volontari Cri e una in abiti borghesi) che avevano posizionato due tavolini per una raccolta fondi davanti al cancello e che hanno fornito il numero di partita Iva dell’organizzazione (ma non l’atto costitutivo e lo statuto) ed esibito i blocchetti per le ricevute.
I sedicenti volontari consegnavano a quanti entravano in ospedale una busta da riconsegnare loro al momento dell’uscita (in un’urna ricavata in maniera molto artigianale) per contribuire così all’acquisto di un’ambulanza per la onlus “Croce di San Michele”, organizzazione non nuova sulla piazza novarese (risultava infatti tra quelle che abitualmente richiedono i permessi per l’occupazione del suolo pubblico) ma recentemente assurta agli onori delle cronache nazionali a seguito di un servizio della trasmissione televisiva “Striscia la notizia” che aveva evidenziato sospette irregolarità nelle attività di raccolta fondi.
Le verifiche del Nucleo operativo hanno evidenziato che nelle settimane precedenti la “Croce di San Michele” aveva sì ottenuto un regolare permesso dall’Ufficio plateatico, ma per poter sostare davanti all’ingresso dell’ospedale in corso Mazzini. Alla contestazione di questo fatto è seguito un diverbio con atteggiamenti insultanti e aggressivi nei confronti degli agenti in particolare da parte di una donna, che si era in precedenza qualificata come presidente della onlus, la stessa che insieme con il giovane in abiti borghesi era stata protagonista del servizio di “Striscia la notizia”.
Da questo fatto la denuncia a suo carico e la sanzione per occupazione abusiva del suolo pubblico.
NOVARA - Insulta gli agenti della Polizia locale intervenuti per gli accertamenti: questo il motivo della denuncia spiccata dagli agenti del Nucleo operativo nei confronti di una donna residente nel Milanese.
Nel primo pomeriggio del 7 febbraio, davanti al passo carraio dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” in largo Bellini, gli agenti hanno effettuato alcuni controlli e hanno identificato cinque persone (quattro con una divisa simile a quella dei volontari Cri e una in abiti borghesi) che avevano posizionato due tavolini per una raccolta fondi davanti al cancello e che hanno fornito il numero di partita Iva dell’organizzazione (ma non l’atto costitutivo e lo statuto) ed esibito i blocchetti per le ricevute.
I sedicenti volontari consegnavano a quanti entravano in ospedale una busta da riconsegnare loro al momento dell’uscita (in un’urna ricavata in maniera molto artigianale) per contribuire così all’acquisto di un’ambulanza per la onlus “Croce di San Michele”, organizzazione non nuova sulla piazza novarese (risultava infatti tra quelle che abitualmente richiedono i permessi per l’occupazione del suolo pubblico) ma recentemente assurta agli onori delle cronache nazionali a seguito di un servizio della trasmissione televisiva “Striscia la notizia” che aveva evidenziato sospette irregolarità nelle attività di raccolta fondi.
Le verifiche del Nucleo operativo hanno evidenziato che nelle settimane precedenti la “Croce di San Michele” aveva sì ottenuto un regolare permesso dall’Ufficio plateatico, ma per poter sostare davanti all’ingresso dell’ospedale in corso Mazzini. Alla contestazione di questo fatto è seguito un diverbio con atteggiamenti insultanti e aggressivi nei confronti degli agenti in particolare da parte di una donna, che si era in precedenza qualificata come presidente della onlus, la stessa che insieme con il giovane in abiti borghesi era stata protagonista del servizio di “Striscia la notizia”.
Da questo fatto la denuncia a suo carico e la sanzione per occupazione abusiva del suolo pubblico.