L’impegno di Medici con l’Africa Cuamm nell’ultimo miglio

L’impegno di Medici con l’Africa Cuamm nell’ultimo miglio
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NOVARA - “L’impegno di Medici con l’Africa Cuamm nell’ultimo miglio” è il titolo dell’incontro che si terrà a Novara, alla parrocchia di Santa Maria alla Bicocca in corso XXIII Marzo 286, mercoledì 25 ottobre con inizio alle ore 20.45. Interverranno don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm, Paolo Pescio, volontario di Cuamm in Angola e Flavio Bobbio, medico dell’ospedale Maggiore di Novara attualmente al lavoro all'ospedale di Yrol in Sud Sudan in collegamento. Modera la giornalista del Corriere di Novara Valentina Sarmenghi. Durante la serata si potrà conoscere l’attività di Cuamm e in particolare il progetto “Prima le mamme e i bambini. 1.000 di questi giorni” e ascoltare dal vivo le testimonianze di chi ha messo la propria professionalità al servizio dei più deboli. L’evento è stato organizzato, in collaborazione con la Diocesi di Novara, il Sism (Segretariato italiano studenti di medicina) sede di Novara e Corriere di Novara, in vista dell’Annual Meeting che si svolgerà l’11 novembre al Teatro della Luna di Assago (Milano). Una giornata per fare il punto sulle attività svolte durante lo scorso anno (in particolare sul programma “Prima le mamme e i bambini”) e illustrare i progetti in corso e futuri. Sono attesi il presidente della Cei cardinale Gualtiero Bassetti, il presidente della Bce Mario Draghi e il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Narratori speciali dell'impegno del Cuamm in Africa saranno Niccolò Fabi, Paolo Rumiz, Gian Antonio Stella, Stefania Chiale e Beppe Severgnini. 

Nata nel 1950, Medici con l’Africa Cuamm è la prima Ong in campo sanitario riconosciuta in Italia e la più grande organizzazione italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane. Con sede a Padova, realizza progetti a lungo termine in un’ottica di sviluppo. A tale scopo si impegna nella formazione in Italia e in Africa delle risorse umane dedicate, nella ricerca e divulgazione scientifica e nell’affermazione del diritto fondamentale della salute per tutti. In oltre 60 anni sono state 1.670 sono le persone inviate nei progetti, di queste 459 sono i ripartiti una o più volte; 1073 gli studenti ospitati nel collegio; 222 gli ospedali serviti; 41 i paesi d’intervento.
Oggi Cuamm è presente in Angola, Etiopia, Mozambico, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania, Uganda con 1.628 operatori, di cui 203 professionisti qualificati africani, 218 professionisti qualificati europei, 184 ausiliari e 1.023 risorse umane in “gestione straordinaria” in Sud Sudan. Le attività si sviluppano in 72 progetti di cooperazione principali e un centinaio di micro-realizzazioni di supporto, 19 ospedali, 45 distretti (per attività di sanità pubblica, assistenza materno-infantile, lotta all’Aids, tubercolosi e malaria, formazione), 3 scuole infermieri e all’Università Cattolica del Mozambico, a Beira.  L’anno scorso è stato avviato in sette Paesi il programma quinquennale “Prima le mamme e i bambini. 1000 di questi giorni” che ha l’obiettivo di garantire a 320.000 madri il diritto al parto assistito e l’assistenza nutrizionale per loro e per i loro figli nei primi due anni di vita dei bambini. 
«Non è un periodo facile per parlare d’Africa – dice don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm – ma mentre crescono l'ostilità, l'insofferenza e la paura verso questo continente e la sua gente, il nostro impegno continua, ostinato e lucido, proprio in Africa, in particolare a fianco di mamme e bambini, le categorie sociali più deboli e indifese. E lo facciamo garantendo i “mattoni” di un servizio sanitario: il parto sicuro, la vita del neonato, la lotta alla malnutrizione acuta che uccide e a quella cronica che abbruttisce».
Cuamm è attivo con i suoi volontari anche in Italia nei “ghetti” del foggiano, in Puglia, a fianco dei migranti.
Per maggiori informazioni e per fare delle donazioni si può visitare il sito www.mediciconlafrica.org o la pagina Facebook.

NOVARA - “L’impegno di Medici con l’Africa Cuamm nell’ultimo miglio” è il titolo dell’incontro che si terrà a Novara, alla parrocchia di Santa Maria alla Bicocca in corso XXIII Marzo 286, mercoledì 25 ottobre con inizio alle ore 20.45. Interverranno don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm, Paolo Pescio, volontario di Cuamm in Angola e Flavio Bobbio, medico dell’ospedale Maggiore di Novara attualmente al lavoro all'ospedale di Yrol in Sud Sudan in collegamento. Modera la giornalista del Corriere di Novara Valentina Sarmenghi. Durante la serata si potrà conoscere l’attività di Cuamm e in particolare il progetto “Prima le mamme e i bambini. 1.000 di questi giorni” e ascoltare dal vivo le testimonianze di chi ha messo la propria professionalità al servizio dei più deboli. L’evento è stato organizzato, in collaborazione con la Diocesi di Novara, il Sism (Segretariato italiano studenti di medicina) sede di Novara e Corriere di Novara, in vista dell’Annual Meeting che si svolgerà l’11 novembre al Teatro della Luna di Assago (Milano). Una giornata per fare il punto sulle attività svolte durante lo scorso anno (in particolare sul programma “Prima le mamme e i bambini”) e illustrare i progetti in corso e futuri. Sono attesi il presidente della Cei cardinale Gualtiero Bassetti, il presidente della Bce Mario Draghi e il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Narratori speciali dell'impegno del Cuamm in Africa saranno Niccolò Fabi, Paolo Rumiz, Gian Antonio Stella, Stefania Chiale e Beppe Severgnini. 

Nata nel 1950, Medici con l’Africa Cuamm è la prima Ong in campo sanitario riconosciuta in Italia e la più grande organizzazione italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane. Con sede a Padova, realizza progetti a lungo termine in un’ottica di sviluppo. A tale scopo si impegna nella formazione in Italia e in Africa delle risorse umane dedicate, nella ricerca e divulgazione scientifica e nell’affermazione del diritto fondamentale della salute per tutti. In oltre 60 anni sono state 1.670 sono le persone inviate nei progetti, di queste 459 sono i ripartiti una o più volte; 1073 gli studenti ospitati nel collegio; 222 gli ospedali serviti; 41 i paesi d’intervento.
Oggi Cuamm è presente in Angola, Etiopia, Mozambico, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania, Uganda con 1.628 operatori, di cui 203 professionisti qualificati africani, 218 professionisti qualificati europei, 184 ausiliari e 1.023 risorse umane in “gestione straordinaria” in Sud Sudan. Le attività si sviluppano in 72 progetti di cooperazione principali e un centinaio di micro-realizzazioni di supporto, 19 ospedali, 45 distretti (per attività di sanità pubblica, assistenza materno-infantile, lotta all’Aids, tubercolosi e malaria, formazione), 3 scuole infermieri e all’Università Cattolica del Mozambico, a Beira.  L’anno scorso è stato avviato in sette Paesi il programma quinquennale “Prima le mamme e i bambini. 1000 di questi giorni” che ha l’obiettivo di garantire a 320.000 madri il diritto al parto assistito e l’assistenza nutrizionale per loro e per i loro figli nei primi due anni di vita dei bambini. 
«Non è un periodo facile per parlare d’Africa – dice don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm – ma mentre crescono l'ostilità, l'insofferenza e la paura verso questo continente e la sua gente, il nostro impegno continua, ostinato e lucido, proprio in Africa, in particolare a fianco di mamme e bambini, le categorie sociali più deboli e indifese. E lo facciamo garantendo i “mattoni” di un servizio sanitario: il parto sicuro, la vita del neonato, la lotta alla malnutrizione acuta che uccide e a quella cronica che abbruttisce».
Cuamm è attivo con i suoi volontari anche in Italia nei “ghetti” del foggiano, in Puglia, a fianco dei migranti.
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