La Bassa produrrà energia pulita

La Bassa produrrà energia pulita
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BORGOLAVEZZARO - Proseguono a ritmo sostenuto, e dovrebbero terminare con l’estate, i lavori per la realizzazione della centrale idroelettrica “Chiusa di Nicorvo” sul torrente Agogna al confine tra i comuni di Borgolavezzaro (“al cascinino”) e Vespolate. La nuova minicentrale, nell’ottica della promozione dell’energia mediante fonti rinnovabili in linea con le direttive europee, è la terza nel Novarese autorizzata nel 2016 (l’autorizzazione della Provincia, settore Ambiente Ecologia Energia è dell’aprile 2016), la 27ª sul territorio provinciale. 
I lavori sono iniziati nel settembre 2016 per un importo complessivo di 1.500.000 euro e sono eseguiti dalle ditte Cobet srl e Scotta spa anche mediante subappalti. Committente la CCS Blu srl, società astigiana che si occupa di gestione di impianti di produzione di energia elettrica di qualsiasi origine (termica, nucleare, idroelettrica, da turbine a gas, diesel e fonti rinnovabili) e che nel salto naturale dell’invaso sul cavo Germagnone, che si stacca perpendicolare dalla sponda sinistra dell’Agogna, ha individuato le condizioni morfologiche ottimali per innestare l’impianto. CCS Blu immetterà nella rete nazionale l’energia prodotta. La centrale - che impiegherà acque pubbliche in convenzione di couso con l’Associazione Irrigazione Est Sesia, acque che dopo il salto si reimmetteranno nel torrente Agogna - avrà potenza elettrica nominale di 127 kW, per produrre la quale contribuiranno una portata massima di 8mila l/s, una media di oltre 4mila l/s su un salto di circa 3 metri.
 Impressionante il colpo d’occhio sul cantiere, per un intervento che modifica un luogo “storico” cullato nei ricordi di tanti residenti della zona. Un punto dove c’era la spiaggetta, luogo di ritrovo e di svago nella bella stagione per tante passate generazioni di ragazzi.
Arianna Martelli

BORGOLAVEZZARO - Proseguono a ritmo sostenuto, e dovrebbero terminare con l’estate, i lavori per la realizzazione della centrale idroelettrica “Chiusa di Nicorvo” sul torrente Agogna al confine tra i comuni di Borgolavezzaro (“al cascinino”) e Vespolate. La nuova minicentrale, nell’ottica della promozione dell’energia mediante fonti rinnovabili in linea con le direttive europee, è la terza nel Novarese autorizzata nel 2016 (l’autorizzazione della Provincia, settore Ambiente Ecologia Energia è dell’aprile 2016), la 27ª sul territorio provinciale. 
I lavori sono iniziati nel settembre 2016 per un importo complessivo di 1.500.000 euro e sono eseguiti dalle ditte Cobet srl e Scotta spa anche mediante subappalti. Committente la CCS Blu srl, società astigiana che si occupa di gestione di impianti di produzione di energia elettrica di qualsiasi origine (termica, nucleare, idroelettrica, da turbine a gas, diesel e fonti rinnovabili) e che nel salto naturale dell’invaso sul cavo Germagnone, che si stacca perpendicolare dalla sponda sinistra dell’Agogna, ha individuato le condizioni morfologiche ottimali per innestare l’impianto. CCS Blu immetterà nella rete nazionale l’energia prodotta. La centrale - che impiegherà acque pubbliche in convenzione di couso con l’Associazione Irrigazione Est Sesia, acque che dopo il salto si reimmetteranno nel torrente Agogna - avrà potenza elettrica nominale di 127 kW, per produrre la quale contribuiranno una portata massima di 8mila l/s, una media di oltre 4mila l/s su un salto di circa 3 metri.
 Impressionante il colpo d’occhio sul cantiere, per un intervento che modifica un luogo “storico” cullato nei ricordi di tanti residenti della zona. Un punto dove c’era la spiaggetta, luogo di ritrovo e di svago nella bella stagione per tante passate generazioni di ragazzi.
Arianna Martelli

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