La Fondazione Comunità Novarese onlus ospite di un importante convegno a Roma

La Fondazione Comunità Novarese onlus ospite di un importante convegno a Roma
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NOVARA, La Fondazione della Comunità del Novarese Onlus è stata ospite di un importante convegno a Roma sul tema della finanza sociale per portare l’esempio del nostro territorio: la più grande in Italia, tra le fondazioni comunitarie, in termini di patrimonio gestito. Titolo 

Titolo del convegno, promosso da Ifel Fondazione Anci–Istituto per la finanza e l’economia locale, “Finanza sociale e Comuni–Strumenti di finanziamento ad impatto sociale per le amministrazioni locali: i risultati di una ricerca sulle esperienze europee”. Il convegno ha avuto l’obiettivo di discutere delle prospettive e degli strumenti della finanza a impatto sociale e delle possibili politiche locali attuabili.

Per la Fondazione novarese ha partecipato, in qualità di relatore, il vice presidente Davide Maggi. Tra i relatori anche Alessandro Gargani del Fondo Europeo per gli Investimenti, Marco Morganti di Banca Prossima, Luca Pacini (Direttore Fondazione Cittalia), Daniela Castagno di Fondazione con il Sud, Federico Mento di Human Foundation, Felice Scalvini (Assessore del Comune di Brescia e Presidente di Assifero), Leonardo Domenici di Fondazione Cittalia.

Novara è stata scelta, come unica Fondazione Comunitaria, per i risultati ottenuti in questi anni che hanno portato la Fondazione della Comunità del Novarese Onlus a essere la più grande in Italia, tra le fondazioni comunitarie, in termini di patrimonio gestito. La crisi finanziaria ha stimolato, negli ultimi anni, la nascita di nuovi bisogni soprattutto in ambito sociale. In questo contesto, è stato rivalutato il contributo che la finanza ad impatto sociale può fornire per il riavvio del ciclo economico e per la tutela e la valorizzazione dei beni pubblici e dei beni comuni. Gli strumenti della finanza ad impatto sociale, infatti, sono caratterizzati dalla capacità di considerare l’investimento in una duplice prospettiva: la natura economica e quella sociale dell’iniziativa, per favorire interventi economicamente sostenibili nel tempo che sappiano creare vantaggi per il territorio e per la comunità.

Nel caso di una Fondazione di Comunità esiste una specifica ancora ulteriore. «Ci hanno invitato a partecipare al convegno – spiega il Vice Presidente Davide Maggi – per portare la nostra esperienza e diffondere le modalità d’azione e gestione che hanno condotto la Fondazione, seppur in periodi di crisi economica, ad accrescere in maniera costante il suo patrimonio, mettendola così nella condizione di poter rispondere sempre meglio alle istanze che nascono dal territorio. Anche la donazione è una tipologia d’investimento la cui remunerazione, per il donatore, è esclusivamente etica, sociale ed emotiva, non finanziaria. Ecco perché la motivazione e la fiducia sono i due fattori su cui la Fondazione insiste e s’impegna per creare la sua Rete». 

La Fondazione, infatti, raccoglie ed eroga denaro ma, al contempo, analizza i progetti che le vengono sottoposti e ne valuta la fattibilità: «La Fondazione del nostro territorio – continua il Prof.  Maggi – non solo interviene con sostegni finanziari ma affianca anche le organizzazioni non profit (associazioni, comitati, fondazioni, etc) nella realizzazione di un progetto, suggerendo gli strumenti più opportuni da mettere in campo; non è un mero “bancomat” da cui riscuotere contributi ma istruisce e forma al sociale anche attraverso il sistema della “sfida” che stimola le organizzazioni a porsi in gioco per prime, per giungere all’obiettivo». 

Dello stesso avviso e altrettanto soddisfatto dei risultati il Presidente della Fondazione della Comunità del Novarese, Cesare Ponti: «Il trend positivo che abbiamo riscontrato e che continuiamo a riscontrare negli anni – rileva – è significativo della fiducia che il territorio accorda alla Fondazione. E’ una fiducia forte e motivata che nasce, in primo luogo, dalle risposte concrete che la Fondazione è in grado di dare alle organizzazioni del territorio; risposte che si tramutano in un lavoro proficuo per la comunità e sulla comunità. Nel 2015, poi, abbiamo celebrato i nostri 15 anni e, in questa ricorrenza, si è manifestata pienamente anche la dialettica efficace attivata con Fondazione Cariplo che ha consentito una valida ridistribuzione di risorse importanti e un’azione capillare avviata sul territorio che ha reso la nostra Fondazione un soggetto sempre più presente nella vita della sua comunità». Il termine “Comunità” nella denominazione della Fondazione è centrale; e a questo proposito: «La parola deriva dal latino e richiama al “dono reciproco” (“cum munus”) – conclude il Prof. Maggi – un dono non fine a se stesso, quindi, ma che ha un seguito e che produce crescita continua; è proprio in base a questo concetto che le persone responsabili nei vari ambiti della Fondazione operano da sedici anni, con risultati che hanno, finora, premiato l’impegno di tutti.

mo.c.

 

NOVARA, La Fondazione della Comunità del Novarese Onlus è stata ospite di un importante convegno a Roma sul tema della finanza sociale per portare l’esempio del nostro territorio: la più grande in Italia, tra le fondazioni comunitarie, in termini di patrimonio gestito. Titolo 

Titolo del convegno, promosso da Ifel Fondazione Anci–Istituto per la finanza e l’economia locale, “Finanza sociale e Comuni–Strumenti di finanziamento ad impatto sociale per le amministrazioni locali: i risultati di una ricerca sulle esperienze europee”. Il convegno ha avuto l’obiettivo di discutere delle prospettive e degli strumenti della finanza a impatto sociale e delle possibili politiche locali attuabili.

Per la Fondazione novarese ha partecipato, in qualità di relatore, il vice presidente Davide Maggi. Tra i relatori anche Alessandro Gargani del Fondo Europeo per gli Investimenti, Marco Morganti di Banca Prossima, Luca Pacini (Direttore Fondazione Cittalia), Daniela Castagno di Fondazione con il Sud, Federico Mento di Human Foundation, Felice Scalvini (Assessore del Comune di Brescia e Presidente di Assifero), Leonardo Domenici di Fondazione Cittalia.

Novara è stata scelta, come unica Fondazione Comunitaria, per i risultati ottenuti in questi anni che hanno portato la Fondazione della Comunità del Novarese Onlus a essere la più grande in Italia, tra le fondazioni comunitarie, in termini di patrimonio gestito. La crisi finanziaria ha stimolato, negli ultimi anni, la nascita di nuovi bisogni soprattutto in ambito sociale. In questo contesto, è stato rivalutato il contributo che la finanza ad impatto sociale può fornire per il riavvio del ciclo economico e per la tutela e la valorizzazione dei beni pubblici e dei beni comuni. Gli strumenti della finanza ad impatto sociale, infatti, sono caratterizzati dalla capacità di considerare l’investimento in una duplice prospettiva: la natura economica e quella sociale dell’iniziativa, per favorire interventi economicamente sostenibili nel tempo che sappiano creare vantaggi per il territorio e per la comunità.

Nel caso di una Fondazione di Comunità esiste una specifica ancora ulteriore. «Ci hanno invitato a partecipare al convegno – spiega il Vice Presidente Davide Maggi – per portare la nostra esperienza e diffondere le modalità d’azione e gestione che hanno condotto la Fondazione, seppur in periodi di crisi economica, ad accrescere in maniera costante il suo patrimonio, mettendola così nella condizione di poter rispondere sempre meglio alle istanze che nascono dal territorio. Anche la donazione è una tipologia d’investimento la cui remunerazione, per il donatore, è esclusivamente etica, sociale ed emotiva, non finanziaria. Ecco perché la motivazione e la fiducia sono i due fattori su cui la Fondazione insiste e s’impegna per creare la sua Rete». 

La Fondazione, infatti, raccoglie ed eroga denaro ma, al contempo, analizza i progetti che le vengono sottoposti e ne valuta la fattibilità: «La Fondazione del nostro territorio – continua il Prof.  Maggi – non solo interviene con sostegni finanziari ma affianca anche le organizzazioni non profit (associazioni, comitati, fondazioni, etc) nella realizzazione di un progetto, suggerendo gli strumenti più opportuni da mettere in campo; non è un mero “bancomat” da cui riscuotere contributi ma istruisce e forma al sociale anche attraverso il sistema della “sfida” che stimola le organizzazioni a porsi in gioco per prime, per giungere all’obiettivo». 

Dello stesso avviso e altrettanto soddisfatto dei risultati il Presidente della Fondazione della Comunità del Novarese, Cesare Ponti: «Il trend positivo che abbiamo riscontrato e che continuiamo a riscontrare negli anni – rileva – è significativo della fiducia che il territorio accorda alla Fondazione. E’ una fiducia forte e motivata che nasce, in primo luogo, dalle risposte concrete che la Fondazione è in grado di dare alle organizzazioni del territorio; risposte che si tramutano in un lavoro proficuo per la comunità e sulla comunità. Nel 2015, poi, abbiamo celebrato i nostri 15 anni e, in questa ricorrenza, si è manifestata pienamente anche la dialettica efficace attivata con Fondazione Cariplo che ha consentito una valida ridistribuzione di risorse importanti e un’azione capillare avviata sul territorio che ha reso la nostra Fondazione un soggetto sempre più presente nella vita della sua comunità». Il termine “Comunità” nella denominazione della Fondazione è centrale; e a questo proposito: «La parola deriva dal latino e richiama al “dono reciproco” (“cum munus”) – conclude il Prof. Maggi – un dono non fine a se stesso, quindi, ma che ha un seguito e che produce crescita continua; è proprio in base a questo concetto che le persone responsabili nei vari ambiti della Fondazione operano da sedici anni, con risultati che hanno, finora, premiato l’impegno di tutti.

mo.c.

 

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