La materna “Don Lucchini” chiude... ma non chiude

La  materna “Don Lucchini” chiude... ma non chiude
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BORGOMANERO - Chiude… ma non chiude la scuola dell’infanzia paritaria “Don Luigi Lucchini” nella frazione di Santo Stefano. L’annuncio della chiusura, anticipato qualche mese fa con una lettera ai genitori e sul bollettino parrocchiale, è stato ufficializzato il 20 ottobre dal Consiglio per gli affari economici della Parrocchia e ha ottenuto “l’imprimatur” sia da parte della Diocesi di Novara che dalla Fism, la Federazione italiana delle scuole materne. All’origine della decisione che era stata contestata dai genitori, la “scarsità del numero delle iscrizioni e problemi di carattere economico gestionale”. Realizzata negli anni ‘60 su iniziativa e per merito di monsignor Luigi Lucchini, la Scuola materna è intitolata alla memoria del sacerdote che fu parroco della frazione di Santo Stefano dal 1923 al 1969. L’edificio, situato in via don Godio, venne progettato dal geometra Stefano Zanetta (papà dell’attuale assessore comunale al bilancio Ignazio Stefano) e successivamente fu ampliato su progetto dell’architetto Giancarlo Giordani.  

BORGOMANERO - Chiude… ma non chiude la scuola dell’infanzia paritaria “Don Luigi Lucchini” nella frazione di Santo Stefano. L’annuncio della chiusura, anticipato qualche mese fa con una lettera ai genitori e sul bollettino parrocchiale, è stato ufficializzato il 20 ottobre dal Consiglio per gli affari economici della Parrocchia e ha ottenuto “l’imprimatur” sia da parte della Diocesi di Novara che dalla Fism, la Federazione italiana delle scuole materne. All’origine della decisione che era stata contestata dai genitori, la “scarsità del numero delle iscrizioni e problemi di carattere economico gestionale”. Realizzata negli anni ‘60 su iniziativa e per merito di monsignor Luigi Lucchini, la Scuola materna è intitolata alla memoria del sacerdote che fu parroco della frazione di Santo Stefano dal 1923 al 1969. L’edificio, situato in via don Godio, venne progettato dal geometra Stefano Zanetta (papà dell’attuale assessore comunale al bilancio Ignazio Stefano) e successivamente fu ampliato su progetto dell’architetto Giancarlo Giordani.  
Fortunatamente però la chiusura non ci sarà in quanto dal prossimo anno scolastico la gestione passerà al Comune.  Lo ha deciso la Giunta comunale che nei giorni scorsi ha approvato il piano di “Dimensionamento scolastico per l’anno scolastico 2016/2017” che nella sostanza prevede nel primo ciclo il mantenimento dell’attuale impostazione con due autonomie scolastiche: la Direzione didattica Statale con 1620 alunni che comprende le scuole dell’infanzia e le scuole primarie e l’Istituto secondario di primo grado “Piero Gobetti” che ha attualmente 612 alunni. Gli amministratori locali che da tempo seguono con attenzione le vicissitudini della scuola materna di Santo Stefano dopo aver preso atto che con la preannunciata chiusura “verrà meno un punto di erogazione del servizio di scuola dell’infanzia che attualmente copre un fabbisogno di 30 utenti” hanno deciso di proseguire l’attività attraverso una gestione diretta della “Don Lucchini” la cui struttura verrà ceduta in uso al Comune che si assumerà non solo gli oneri derivanti dall’istituzione della nuova sezione di scuola dell’infanzia ma provvederà anche alla manutenzione ordinaria dell’immobile e alle relative utenze mentre la proprietà, quindi la Parrocchia, si farà carico della manutenzione straordinaria. “Prima dell’avvio dell’anno scolastico 2016/2017 – si legge nella delibera di Giunta – la divisione tecnica comunale in collaborazione con la Parrocchia si occuperà di attestare la sussistenza delle condizioni di igiene, sicurezza, salubrità, risparmio energetico dell’edificio secondo la normativa vigente mentre la Divisione  servizi alle persone provvederà ad esternalizzare il servizio di refezione scolastica ad un centro di cottura autorizzato”. Nella foto, di Panizza, l’ingresso della scuola materna “Don Luigi Lucchini” che dopo quasi mezzo secolo di gestione parrocchiale e dopo aver scongiurato la chiusura passerà tra un anno sotto la gestione del Comune di Borgomanero.

Carlo Panizza

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