“La nostra salute: quale futuro?”

“La nostra salute: quale futuro?”
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NOVARA – E’ per venerdì 18 dicembre, nell'Aula magna dell'Ospedale di Novara, dalle 15 alle 18 l’appuntamento con il secondo incontro del ciclo promosso dall'Associazione Tutela e Diritti del Malato in collaborazione con Asl Novara, Azienda Ospedaliero Universitaria Maggiore della Carità, Ordine dei Medici di Novara e Regione Piemonte, sul tema “La nostra salute: quale futuro?”

Durante il convegno saranno affrontate le questioni legate all'organizzazione sanitaria e all'importanza del rapporto medico – paziente, mediato dalla parola.

“Oggi le nuove scoperte in ambito medico e scientifico, insieme alla professionalità di chi opera in tali ambiti, garantiscono lunghe aspettative di vita - spiega il presidente dell'Associazione Tutela e Diritti del Malato di Novara Roberto Mari - E' lecito, in tale contesto, domandarsi se nel futuro, anche prossimo, è possibile agire per raggiungere un doppio fine, ridurre il tempo della malattia e allungare il tempo della salute: guadagnarsi così una longevità crescente sostanzialmente sana, e costi sociali sostenibili”.

Il tema dell'organizzazione sanitaria verrà affrontato da Federico D’Andrea, presidente dell’Ordine dei Medici Novara e Vco (nella foto),  Flavio Bobbio, dirigente medico di Medicina 2 e Antonio Ramponi, dirigente medico di Anatomia Patologica dell’ospedale Maggiore. Sull’utilità della parola nell’intesa Medico-Malato prenderanno poi la parola Franco Giulio Brambilla, vescovo della Diocesi di Novara e Domenico Nano, direttore della Dipartimento Interaziendale Salute Mentale dell’Asl Novara. 

Il ciclo di incontri si concluderà il 16 gennaio 2016 sul tema “I limiti del vivere: la criticità del fine vita”; confronto tra testimoni diretti, esponenti del mondo cattolico e di quello laico, posizioni differenti per un’ampia analisi culturale.

Gli eventi sono stati realizzati grazie agli sponsor Fondazione Comunità del Novarese, Nuova assistenza (parco del Welfare) e SiemNova.

v.s.

NOVARA – E’ per venerdì 18 dicembre, nell'Aula magna dell'Ospedale di Novara, dalle 15 alle 18 l’appuntamento con il secondo incontro del ciclo promosso dall'Associazione Tutela e Diritti del Malato in collaborazione con Asl Novara, Azienda Ospedaliero Universitaria Maggiore della Carità, Ordine dei Medici di Novara e Regione Piemonte, sul tema “La nostra salute: quale futuro?”

Durante il convegno saranno affrontate le questioni legate all'organizzazione sanitaria e all'importanza del rapporto medico – paziente, mediato dalla parola.

“Oggi le nuove scoperte in ambito medico e scientifico, insieme alla professionalità di chi opera in tali ambiti, garantiscono lunghe aspettative di vita - spiega il presidente dell'Associazione Tutela e Diritti del Malato di Novara Roberto Mari - E' lecito, in tale contesto, domandarsi se nel futuro, anche prossimo, è possibile agire per raggiungere un doppio fine, ridurre il tempo della malattia e allungare il tempo della salute: guadagnarsi così una longevità crescente sostanzialmente sana, e costi sociali sostenibili”.

Il tema dell'organizzazione sanitaria verrà affrontato da Federico D’Andrea, presidente dell’Ordine dei Medici Novara e Vco (nella foto),  Flavio Bobbio, dirigente medico di Medicina 2 e Antonio Ramponi, dirigente medico di Anatomia Patologica dell’ospedale Maggiore. Sull’utilità della parola nell’intesa Medico-Malato prenderanno poi la parola Franco Giulio Brambilla, vescovo della Diocesi di Novara e Domenico Nano, direttore della Dipartimento Interaziendale Salute Mentale dell’Asl Novara. 

Il ciclo di incontri si concluderà il 16 gennaio 2016 sul tema “I limiti del vivere: la criticità del fine vita”; confronto tra testimoni diretti, esponenti del mondo cattolico e di quello laico, posizioni differenti per un’ampia analisi culturale.

Gli eventi sono stati realizzati grazie agli sponsor Fondazione Comunità del Novarese, Nuova assistenza (parco del Welfare) e SiemNova.

v.s.

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