La riforma della scuola… buona ma non per tutti

La riforma della scuola…  buona ma  non per tutti
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NOVARA - Mancano pochi giorni all’inizio della scuola e come ogni anno è venuto il momento dell’assegnazione delle cattedre ai docenti di ogni ordine e grado. Quest’anno la disposizione di insegnanti e professori nelle varie scuole avviene però con qualche differenza dettata dalla riforma dell’istruzione (a tutti nota come “la buona scuola”) varata dal governo di Matteo Renzi e diventata legge a inizio luglio. Tra le novità più importanti l'assunzione dei precari (che dovrebbero essere circa 100.000) con le graduatorie non più permanenti ma a esaurimento. Un'altra novità aspramente criticata da docenti e sindacati quella dell'istituzione di un registro nazionale dei docenti, per il quale il professore assunto a tempo indeterminato può essere assegnato anche a un'altra provincia rispetto a quella di residenza.  

Il funzionario vicario dell’Ufficio scolastico provinciale di Novara Gemma Ragazzoni ha diretto le sedute di convocazione per l’accettazione dei ruoli assegnati ai docenti del nostro territorio (circa 200) che si sono svolte giovedì 27 e ieri, venerdì 28 agosto, all’istituto Fauser per le scuole secondarie di primo e secondo grado. Per quanto riguarda scuola dell’infanzia e primaria la convocazione è slittata a lunedì poiché giovedì era attesa la sentenza per i diplomati magistrali che hanno fatto ricorso per essere inseriti nelle graduatorie ad esaurimento (la loro richiesta è stata accolta). 

“Ieri (giovedì 27 per chi legge, ndr) tutti i neoimmessi in ruolo per concorso o perché facenti parte delle Gae che avevano accettato si sono presentati – ci ha spiegato Ragazzoni -  in 9 hanno scelto il part time. Oggi (venerdì 28, ndr) abbiamo proceduto con i contratti a tempo determinato, ovvero le supplenze secondo la graduatoria. Quest’anno con la riforma della buona scuola c’è stata una massiccia immissione in ruolo, tutti i posti sono stati assegnati. Il Ministero ha accolto le richieste degli insegnanti che hanno potuto accedere alle supplenze ancora per quest’anno in modo da non doversi trasferire in un’altra provincia”. 

Valentina Sarmenghi 

 

Leggi di più sul Corriere di Novara di sabato 29 agosto 2015 

NOVARA - Mancano pochi giorni all’inizio della scuola e come ogni anno è venuto il momento dell’assegnazione delle cattedre ai docenti di ogni ordine e grado. Quest’anno la disposizione di insegnanti e professori nelle varie scuole avviene però con qualche differenza dettata dalla riforma dell’istruzione (a tutti nota come “la buona scuola”) varata dal governo di Matteo Renzi e diventata legge a inizio luglio. Tra le novità più importanti l'assunzione dei precari (che dovrebbero essere circa 100.000) con le graduatorie non più permanenti ma a esaurimento. Un'altra novità aspramente criticata da docenti e sindacati quella dell'istituzione di un registro nazionale dei docenti, per il quale il professore assunto a tempo indeterminato può essere assegnato anche a un'altra provincia rispetto a quella di residenza.  

Il funzionario vicario dell’Ufficio scolastico provinciale di Novara Gemma Ragazzoni ha diretto le sedute di convocazione per l’accettazione dei ruoli assegnati ai docenti del nostro territorio (circa 200) che si sono svolte giovedì 27 e ieri, venerdì 28 agosto, all’istituto Fauser per le scuole secondarie di primo e secondo grado. Per quanto riguarda scuola dell’infanzia e primaria la convocazione è slittata a lunedì poiché giovedì era attesa la sentenza per i diplomati magistrali che hanno fatto ricorso per essere inseriti nelle graduatorie ad esaurimento (la loro richiesta è stata accolta). 

“Ieri (giovedì 27 per chi legge, ndr) tutti i neoimmessi in ruolo per concorso o perché facenti parte delle Gae che avevano accettato si sono presentati – ci ha spiegato Ragazzoni -  in 9 hanno scelto il part time. Oggi (venerdì 28, ndr) abbiamo proceduto con i contratti a tempo determinato, ovvero le supplenze secondo la graduatoria. Quest’anno con la riforma della buona scuola c’è stata una massiccia immissione in ruolo, tutti i posti sono stati assegnati. Il Ministero ha accolto le richieste degli insegnanti che hanno potuto accedere alle supplenze ancora per quest’anno in modo da non doversi trasferire in un’altra provincia”. 

Valentina Sarmenghi 

 

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