Lavori troppo rumorosi? A rischio il completamento dei carri per la Festa dell’Uva
A poco più di un mese e mezzo dall’apertura della 67° edizione della Festa dell’Uva i costruttori dei carri sono preoccupati perché non sanno se riusciranno a completare il loro lavoro in tempo utile per la sfilata che si terrà nel pomeriggio di domenica 13 settembre. Dopo lo smantellamento avvenuto ormai da tempo della fatiscente struttura all’interno del Foro Boario in via Libertà e la dichiarazione di inagibilità del capannone dell’ex Rubinetteria Giustina in via Arona, dallo scorso anno i costruttori locali si sono trasferiti in un fabbricato di Cureggio utilizzato in passato come deposito di una falegnameria. Nel 2014 tutto filò liscio. Quest’anno la situazione è però cambiata. Nel senso che alcuni nuovi “vicini di casa” si sono lamentati per i rumori provenienti dal cantiere nelle ore serali. E per far capire che non stavano scherzando hanno presentato un esposto in piena regola chiedendo l’intervento delle competenti autorità e a quanto sembra anche dell’Asl. «In pratica – dice Mariano Manca, pluri vincitore della sfilata dei carri, l’ultima delle quali lo scorso anno con i colori del rione San Rocco – dobbiamo smettere di lavorare alle 20. Questo ci sta creando non pochi problemi in quanto nessuno di noi costruisce i carri per professione ma dedica a questa attività alcuni mesi del proprio tempo libero. E’ ovvio che la costruzione di un carro implica l’intervento di diverse figure professionali: dal fabbro ferraio, al falegname, all’imbianchino, all’elettricista. Che per svolgere il loro lavoro sono stretti ad utilizzare talvolta anche apparecchiature rumorose. Ma è un’attività che a conti fatti è limitata a poche settimane. Speriamo che prevalga il buon senso e che ci venga consentito di lavorare almeno sino alle 22. Diversamente potremmo avere dei problemi a finire i carri». A cercare di trovare una
A poco più di un mese e mezzo dall’apertura della 67° edizione della Festa dell’Uva i costruttori dei carri sono preoccupati perché non sanno se riusciranno a completare il loro lavoro in tempo utile per la sfilata che si terrà nel pomeriggio di domenica 13 settembre. Dopo lo smantellamento avvenuto ormai da tempo della fatiscente struttura all’interno del Foro Boario in via Libertà e la dichiarazione di inagibilità del capannone dell’ex Rubinetteria Giustina in via Arona, dallo scorso anno i costruttori locali si sono trasferiti in un fabbricato di Cureggio utilizzato in passato come deposito di una falegnameria. Nel 2014 tutto filò liscio. Quest’anno la situazione è però cambiata. Nel senso che alcuni nuovi “vicini di casa” si sono lamentati per i rumori provenienti dal cantiere nelle ore serali. E per far capire che non stavano scherzando hanno presentato un esposto in piena regola chiedendo l’intervento delle competenti autorità e a quanto sembra anche dell’Asl. «In pratica – dice Mariano Manca, pluri vincitore della sfilata dei carri, l’ultima delle quali lo scorso anno con i colori del rione San Rocco – dobbiamo smettere di lavorare alle 20. Questo ci sta creando non pochi problemi in quanto nessuno di noi costruisce i carri per professione ma dedica a questa attività alcuni mesi del proprio tempo libero. E’ ovvio che la costruzione di un carro implica l’intervento di diverse figure professionali: dal fabbro ferraio, al falegname, all’imbianchino, all’elettricista. Che per svolgere il loro lavoro sono stretti ad utilizzare talvolta anche apparecchiature rumorose. Ma è un’attività che a conti fatti è limitata a poche settimane. Speriamo che prevalga il buon senso e che ci venga consentito di lavorare almeno sino alle 22. Diversamente potremmo avere dei problemi a finire i carri». A cercare di trovare una soluzione al problema è il presidente della Pro Loco Massimo Minazzoli. «Sicuramente – dice –mi farò portavoce delle esigenze dei costruttori dei carri in un incontro che spero di avere nei prossimi giorni con le persone che giustamente hanno diritto di evidenziare una situazione di comprensibile disagio, ma cercando di spiegare anche loro che si tratta di un disagio temporaneo, limitato a poche ore». Nell’ attesa di risolvere la delicata questione l’ormai collaudata macchina organizzativa della Festa dell’Uva si è messa in moto da tempo. Pro Loco e Comune (maggiore sponsor della festa con un contributo deliberato nei giorni scorsi dalla Giunta di 35.000 euro) stanno definendo il programma della grande kermesse che come di consueto si aprirà con la consegna (sabato 5 settembre alle 17 in piazza Martiri) delle chiavi della città da parte del sindaco Anna Tinivella alle due maschere locali, la Sciora Togna e la Carulèna rispettivamente impersonate da Tiziano Godio e da Teresio Pioppi. Sarà una settimana intensa, ricca di spettacoli musicali, ma anche di eventi culturali, sportivi, commerciali e gastronomici. Oltre alla sfilata dei carri è stato confermato lo svolgimento nel pomeriggio di domenica 6 nel parco Marazza del “Palio degli Asini” che avrà come protagonisti i rioni e le frazioni cittadine. E a proposito di rioni nelle scorse settimane ne è nato uno nuovo, “San Bartolomeo” capitanato da Mariano Manca, ex “patron” del “San Rocco” con il sostegno di Sauro Casali e Franco Fusi.
Carlo Panizza