Le caserme ospiteranno gli uffici comunali
NOVARA - Trasformazione urbana e valorizzazione delle Caserme Passalacqua, Gherzi e Cavalli come viene previsto nell’accordo di programma tra Comune di Novara, Ministero della Difesa e Agenzia del Demanio. L’argomento è stato affrontato ieri dalla commissione comunale alla quale l’assessore Marco Bozzola ha comunicato come sta progredendo il procedimento avviato.
«Siamo di fronte ad un punto nodale della trasformazione del territorio – ha esordito l’assessore aprendo i lavori – noi fin dall’inizio abbiamo sostenuto che questo recupero è il più strategico. C’è già stata una prima conferenza dei servizi che ha espresso tramite gli enti partecipanti (Ministero della Difesa, Agenzia del Demanio, Soprintendenza, Regione Piemonte, Provincia di Novara, Asl, Arpa) il suo parere, non solo favorevole ma in taluni casi con accenti entusiastici. Un lavoro che parte da lontano, nella revisione programmatica c’era l’impegno ad affrontare questo trasferimento di beni e la conseguente valorizzazione. Proporrò l’architetto Mario Mariani per un encomio, non solo per la mole di lavoro tecnico svolto ma per il lavoro di tessitura, che ha grande rilevanza addirittura a livello nazionale, rispetto alla capacità di concertazione di una Amministrazione pubblica con il Demanio dello Stato. Siamo di fronte ad una partita di respiro decennale».
L’assessore riferendosi al parere di assenso ottenuto dalla Conferenza dei servizi del 23 febbraio scorso ha concluso: «Siamo nella condizione di fare il passo decisivo e giungere alla sigla definitiva di un accordo di programma per iniziare il trasferimento delle proprietà».
La valorizzazione dei tre ex compendi militari complessivamente interessa 130.000 metri quadri. Gli uffici comunali attualmente dislocati su otto sedi diverse occupano 19.000 metri quadri, la riunione degli stessi e la conseguente razionalizzazione porterà ad una riduzione. Il fabbisogno teorico è stato conteggiato in 12.000 metri quadri. Nella proposta di variante urbanistica l’operazione viene fatta a saldo zero, non vi sono incrementi o decrementi di volumetria.
Mariateresa Ugazio
Leggi di più sul Corriere di Novara di sabato 19 marzo 2016
NOVARA - Trasformazione urbana e valorizzazione delle Caserme Passalacqua, Gherzi e Cavalli come viene previsto nell’accordo di programma tra Comune di Novara, Ministero della Difesa e Agenzia del Demanio. L’argomento è stato affrontato ieri dalla commissione comunale alla quale l’assessore Marco Bozzola ha comunicato come sta progredendo il procedimento avviato.
«Siamo di fronte ad un punto nodale della trasformazione del territorio – ha esordito l’assessore aprendo i lavori – noi fin dall’inizio abbiamo sostenuto che questo recupero è il più strategico. C’è già stata una prima conferenza dei servizi che ha espresso tramite gli enti partecipanti (Ministero della Difesa, Agenzia del Demanio, Soprintendenza, Regione Piemonte, Provincia di Novara, Asl, Arpa) il suo parere, non solo favorevole ma in taluni casi con accenti entusiastici. Un lavoro che parte da lontano, nella revisione programmatica c’era l’impegno ad affrontare questo trasferimento di beni e la conseguente valorizzazione. Proporrò l’architetto Mario Mariani per un encomio, non solo per la mole di lavoro tecnico svolto ma per il lavoro di tessitura, che ha grande rilevanza addirittura a livello nazionale, rispetto alla capacità di concertazione di una Amministrazione pubblica con il Demanio dello Stato. Siamo di fronte ad una partita di respiro decennale».
L’assessore riferendosi al parere di assenso ottenuto dalla Conferenza dei servizi del 23 febbraio scorso ha concluso: «Siamo nella condizione di fare il passo decisivo e giungere alla sigla definitiva di un accordo di programma per iniziare il trasferimento delle proprietà».
La valorizzazione dei tre ex compendi militari complessivamente interessa 130.000 metri quadri. Gli uffici comunali attualmente dislocati su otto sedi diverse occupano 19.000 metri quadri, la riunione degli stessi e la conseguente razionalizzazione porterà ad una riduzione. Il fabbisogno teorico è stato conteggiato in 12.000 metri quadri. Nella proposta di variante urbanistica l’operazione viene fatta a saldo zero, non vi sono incrementi o decrementi di volumetria.
Mariateresa Ugazio
Leggi di più sul Corriere di Novara di sabato 19 marzo 2016