Le iniziative contro la violenza sulle donne a Novara
NOVARA - “Amare non significa dover essere distrutte”. Questo lo slogan creato da una giovane studentessa del liceo di Gozzano, Giulia Bariselli, diventato il nome della campagna di contrasto alla violenza sulle donne promossa dalla Provincia di Novara.
Molti i soggetti coinvolti in questa importante rete anti-violenza, dalle Forze dell’Ordine agli ordini professionali, sino alla Prefettura e alle amministrazioni e associazioni di volontariato.
Una campagna, che vuol essere anche di informazione e che è stata presentata nell’aula consigliare di Palazzo Natta. A illustrare quanto viene fatto a tutela di chi è vittima di violenza, la consigliera alle Pari opportunità, Laura Noro. Con lei molti rappresentanti della rete antiviolenza e sottoscrittori del protocollo antiviolenza e anche il presidente della Fondazione Comunità del Novarese onlus, Cesare Ponti.
«La Giornata del 25 novembre, istituita nel 1999 come Giornata mondiale contro la violenza sulle donne – ha esordito Noro – rappresenta una data importante per tutti noi, per tutti i partner del protocollo contro le violenze e del nodo provinciale antidiscriminazioni. Stiamo davvero collaborando con tanti soggetti e tante realtà per poter aiutare le donne vittime di maltrattamenti e violenze di ogni tipo. Abbiamo creato iniziative in molti degli 88 Comuni della provincia. Per quest’anno abbiamo pensato a un’importante campagna di comunicazione, con la realizzazione di opuscoli e poster con tutti gli indirizzi di sportelli e centri che possono essere d’aiuto. Lo slogan della campagna è di una studentessa gozzanese, che ha partecipato a un concorso indetto proprio per trovare un titolo alla nostra campagna». Come sottolineato dai rappresentanti della rete contro la violenza: «occorre riuscire a non far sentire sola la donna, perché la violenza porta a una forte fragilità. Il lavoro di rete è fondamentale per fornire aiuti concreti, legali, di reinserimento lavorativo e non solo».
Quanto ai dati, 187 sono i casi trattati nell’ultimo anno al Centro servizi pari opportunità di Novara. Un servizio cui si rivolgono donne in difficoltà o maltrattate, ma anche uomini, come anche coppie che necessitano di un aiuto, di una mediazione famigliare. L’utenza è principalmente italiana, con un 60,963% di utenti che provengono da Novara città, un 32,620 dalla provincia e un 6,417 da altre province limitrofe. L’età di chi si rivolge al servizio è tra i 31 e i 45 anni per il 48,128%, tra i 46 e i 60 per il 31,016% e tra i 18 e i 30 per il 12,299%.
mo.c
Per saperne di più leggi il Corriere di Novara in edicola sabato 14 novembre
NOVARA - “Amare non significa dover essere distrutte”. Questo lo slogan creato da una giovane studentessa del liceo di Gozzano, Giulia Bariselli, diventato il nome della campagna di contrasto alla violenza sulle donne promossa dalla Provincia di Novara.
Molti i soggetti coinvolti in questa importante rete anti-violenza, dalle Forze dell’Ordine agli ordini professionali, sino alla Prefettura e alle amministrazioni e associazioni di volontariato.
Una campagna, che vuol essere anche di informazione e che è stata presentata nell’aula consigliare di Palazzo Natta. A illustrare quanto viene fatto a tutela di chi è vittima di violenza, la consigliera alle Pari opportunità, Laura Noro. Con lei molti rappresentanti della rete antiviolenza e sottoscrittori del protocollo antiviolenza e anche il presidente della Fondazione Comunità del Novarese onlus, Cesare Ponti.
«La Giornata del 25 novembre, istituita nel 1999 come Giornata mondiale contro la violenza sulle donne – ha esordito Noro – rappresenta una data importante per tutti noi, per tutti i partner del protocollo contro le violenze e del nodo provinciale antidiscriminazioni. Stiamo davvero collaborando con tanti soggetti e tante realtà per poter aiutare le donne vittime di maltrattamenti e violenze di ogni tipo. Abbiamo creato iniziative in molti degli 88 Comuni della provincia. Per quest’anno abbiamo pensato a un’importante campagna di comunicazione, con la realizzazione di opuscoli e poster con tutti gli indirizzi di sportelli e centri che possono essere d’aiuto. Lo slogan della campagna è di una studentessa gozzanese, che ha partecipato a un concorso indetto proprio per trovare un titolo alla nostra campagna». Come sottolineato dai rappresentanti della rete contro la violenza: «occorre riuscire a non far sentire sola la donna, perché la violenza porta a una forte fragilità. Il lavoro di rete è fondamentale per fornire aiuti concreti, legali, di reinserimento lavorativo e non solo».
Quanto ai dati, 187 sono i casi trattati nell’ultimo anno al Centro servizi pari opportunità di Novara. Un servizio cui si rivolgono donne in difficoltà o maltrattate, ma anche uomini, come anche coppie che necessitano di un aiuto, di una mediazione famigliare. L’utenza è principalmente italiana, con un 60,963% di utenti che provengono da Novara città, un 32,620 dalla provincia e un 6,417 da altre province limitrofe. L’età di chi si rivolge al servizio è tra i 31 e i 45 anni per il 48,128%, tra i 46 e i 60 per il 31,016% e tra i 18 e i 30 per il 12,299%.
mo.c
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