“Leggerezza” nel compilare una richiesta, Liberazione e Speranza teme la chiusura

“Leggerezza” nel compilare una richiesta, Liberazione e Speranza teme la chiusura
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NOVARA - Liberazione e Speranza onlus, l’associazione che dal 2000 si occupa di salvare le donne vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale, rischia la chiusura, la reale cessazione di ogni attività. A lanciare l’allarme, per il territorio seguito dall’associazione (che si occupa della tematica a Novara, ma da qualche anno anche nel Verbano Cusio Ossola e nella provincia di Vercelli), è il presidente della onlus, Andrea Lebra. A determinare la situazione, che porta a non avere fondi per andare avanti con la consueta attività, a quanto risulterebbe, una ‘leggerezza’, che, come spiega Lebra, «è attribuibile ai funzionari della Regione Piemonte. La notizia – continua il presidente di Liberazione e Speranza – è giunta come un fulmine sabato. Un’informazione che è arrivata come un terremoto negli uffici, nelle sedi, nelle strutture di accoglienza delle associazioni, che, in Piemonte, dal 2000, operano a favore delle donne vittime dei reati di riduzione in schiavitù, tratta di esseri umani e sfruttamento della prostituzione».mo.c.Vuoi saperne di più? Leggi il servizio sul Corriere di Novara di giovedì 11 agosto in edicola o in versione digitale sfogliabile

NOVARA - Liberazione e Speranza onlus, l’associazione che dal 2000 si occupa di salvare le donne vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale, rischia la chiusura, la reale cessazione di ogni attività. A lanciare l’allarme, per il territorio seguito dall’associazione (che si occupa della tematica a Novara, ma da qualche anno anche nel Verbano Cusio Ossola e nella provincia di Vercelli), è il presidente della onlus, Andrea Lebra. A determinare la situazione, che porta a non avere fondi per andare avanti con la consueta attività, a quanto risulterebbe, una ‘leggerezza’, che, come spiega Lebra, «è attribuibile ai funzionari della Regione Piemonte. La notizia – continua il presidente di Liberazione e Speranza – è giunta come un fulmine sabato. Un’informazione che è arrivata come un terremoto negli uffici, nelle sedi, nelle strutture di accoglienza delle associazioni, che, in Piemonte, dal 2000, operano a favore delle donne vittime dei reati di riduzione in schiavitù, tratta di esseri umani e sfruttamento della prostituzione».mo.c.Vuoi saperne di più? Leggi il servizio sul Corriere di Novara di giovedì 11 agosto in edicola o in versione digitale sfogliabile

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