Lezioni di legalità nelle scuole medie di Novara con i carabinieri

Lezioni di legalità nelle scuole medie di Novara con i carabinieri
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NOVARA - Giovedì si è concluso il ciclo di incontri dei carabinieri con gli alunni delle scuole medie di Novara. I militari novaresi hanno proposto, infatti, una serie di lezioni di legalità nelle scuole medie.

Gli incontri, organizzati con tutti gli istituti scolastici in virtù del protocollo d’intesa tra il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri  e il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca  e  realizzato in tutto l’ambito provinciale dall’Arma di Novara è  volto alla programmazione di incontri  con gli studenti delle  scuole secondarie di primo e secondo grado nonché  con gli alunni delle classi elementari per la formazione e diffusione della cultura della legalità.

Gli stessi incontri, svolti con particolare interesse  a dicembre con la scuola “Pier Lombardo”  e a gennaio  con la Scuola Media Statale “Fornara-Ossola”  proseguiranno  a marzo con la Scuola media “Bellini”  hanno affrontato i temi relativi alla pedopornografia, la sicurezza stradale, i diritti umani, la contraffazione  e la proprietà  industriale. Particolare interesse ha destato l’analisi dei temi -particolarmente cari ai ragazzi-  dell’accesso alla rete e  ai rischi connessi all’utilizzo del web e dei social network  ma, soprattutto quello dello  stalking  del  femminicidio. L’aspetto della prevenzione dei reati è stato quello particolarmente apprezzato dai giovani alunni . Il problema dello stalking  è un problema relazionale  in cui entrano in gioco molestie, vessazioni e violenze. Immediato è il raffronto  con le condotte che possono manifestarsi  anche in ambito scolastico , tra soggetti in età scolare,  come è il caso del bullismo. 

Saper riconoscere i piccoli atti intimidatori , minacciosi, vessatori e  denigratori  porta alla consapevolezza del fenomeno  e la costruzione  di un contesto sociale  che favorisce la crescita dei ragazzi  come individui , cittadini responsabili  e sensibili nei confronti  dei loro bisogni e di quelli degli altri. 

Apertura alla diversità, al rispetto, all’empatia  e senso di partecipazione alla vita scolastica  e di classe sono i messaggi  che i giovani auditori hanno dichiarato di aver maggiormente apprezzato e recepito.  Il progetto, in linea con  quanto già realizzato gli anni precedenti, prevede lo svolgimento di lezioni analoghe in tutto il territorio della provincia  arricchito anche dalle visite alle Stazioni Carabinieri.

mo.c.

NOVARA - Giovedì si è concluso il ciclo di incontri dei carabinieri con gli alunni delle scuole medie di Novara. I militari novaresi hanno proposto, infatti, una serie di lezioni di legalità nelle scuole medie.

Gli incontri, organizzati con tutti gli istituti scolastici in virtù del protocollo d’intesa tra il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri  e il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca  e  realizzato in tutto l’ambito provinciale dall’Arma di Novara è  volto alla programmazione di incontri  con gli studenti delle  scuole secondarie di primo e secondo grado nonché  con gli alunni delle classi elementari per la formazione e diffusione della cultura della legalità.

Gli stessi incontri, svolti con particolare interesse  a dicembre con la scuola “Pier Lombardo”  e a gennaio  con la Scuola Media Statale “Fornara-Ossola”  proseguiranno  a marzo con la Scuola media “Bellini”  hanno affrontato i temi relativi alla pedopornografia, la sicurezza stradale, i diritti umani, la contraffazione  e la proprietà  industriale. Particolare interesse ha destato l’analisi dei temi -particolarmente cari ai ragazzi-  dell’accesso alla rete e  ai rischi connessi all’utilizzo del web e dei social network  ma, soprattutto quello dello  stalking  del  femminicidio. L’aspetto della prevenzione dei reati è stato quello particolarmente apprezzato dai giovani alunni . Il problema dello stalking  è un problema relazionale  in cui entrano in gioco molestie, vessazioni e violenze. Immediato è il raffronto  con le condotte che possono manifestarsi  anche in ambito scolastico , tra soggetti in età scolare,  come è il caso del bullismo. 

Saper riconoscere i piccoli atti intimidatori , minacciosi, vessatori e  denigratori  porta alla consapevolezza del fenomeno  e la costruzione  di un contesto sociale  che favorisce la crescita dei ragazzi  come individui , cittadini responsabili  e sensibili nei confronti  dei loro bisogni e di quelli degli altri. 

Apertura alla diversità, al rispetto, all’empatia  e senso di partecipazione alla vita scolastica  e di classe sono i messaggi  che i giovani auditori hanno dichiarato di aver maggiormente apprezzato e recepito.  Il progetto, in linea con  quanto già realizzato gli anni precedenti, prevede lo svolgimento di lezioni analoghe in tutto il territorio della provincia  arricchito anche dalle visite alle Stazioni Carabinieri.

mo.c.


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