Locanda d’Agosto alla Caritas: «Ogni giorno oltre 140 commensali»

Locanda d’Agosto alla Caritas: «Ogni giorno oltre 140 commensali»
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NOVARA, Volontari in crescita a servizio della tradizionale “Locanda d’Agosto”, la mensa per i poveri allestita dalla Caritas diocesana nei locali di via San Gaudenzio 11, in pieno centro città. Sono poco più di 80 quest’anno a dare una mano nella gestione della mensa (nel 2015 erano poco più di 70). Una struttura che, nel periodo estivo, sostituisce le mense dei frati di San Nazzaro, della parrocchia del Sacro Cuore e della Comunità di Sant’Egidio, attive durante i restanti undici mesi.

Tra questi 80, uomini e donne di solidarietà, molti sono i giovani, studenti universitari e liceali. Quest’anno, a dare una mano alla mensa, anche un giovanissimo, un ragazzino che frequenta la seconda media, che da subito si è appassionato e ha accolto con entusiasmo questi giorni di servizio e di aiuto al prossimo, accompagnando i volontari più grandi nelle piccole grandi cose che necessitano alla “Locanda”. Tra i tanti volontari anche un gruppo di Cameri, che, ogni martedì pomeriggio, giungono nei locali di via San Gaudenzio, per pulire e affettare frutta e verdura, che sarà poi servita alla mensa in serata. 15 i volontari che turnano ogni sera, durante i pasti distribuiti ai commensali. Ognuno ha uno specifico compito, anche quello di rallegrare le tavolate.

La mensa della Caritas chiuderà i battenti domenica 3 settembre, dopo 35 giorni di servizio. Ha aperto, infatti, lo scorso 31 luglio. Nell’ampio salone, così come anche nel porticato (allestito con tante tavolate, perché il numero degli ospiti è stato sempre significativo), la mensa ha accolto persone sole e famiglie con uno o più bimbi, tanto italiane quanto straniere, giovani e meno giovani. La crisi, infatti, ha colpito duramente tutti, in maniera indistinta. Ci sono persone già presenti nelle scorse estati di “Locanda”, ma anche tanti volti nuovi, tanti nuovi poveri. Numerose le nuove famiglie viste in queste settimane, chi arriva da solo, chi con amici e conoscenti. Molto fa il ‘passaparola’ tra chi è in difficoltà e vive quotidianamente nel disagio. «Mediamente stiamo ospitando – riferisce la responsabile della “Locanda”, Federica Mariani – tra i 140 e i 142 ospiti, all’incirca come già lo scorso anno. Sinora, rispetto a quanto mi aspettavo, non abbiamo toccato le punte del 2015, quando ci sono state serate in cui i commensali giunti in via San Gaudenzio hanno superato anche le 150 unità, arrivando a 158. Pensavamo a una crescita degli ospiti, dovuta alle difficoltà crescenti vissute da molte famiglie. La povertà, comunque, continua a colpire indistintamente. Povertà coniugate in diverse maniere. Quelle dovute all’alcolismo o alla tossicodipendenza, quelle legate al gioco d’azzardo. E poi tra i poveri anche molte persone diversamente abili, anziani soli e in difficoltà, persone che hanno perso il lavoro, equamente divisi tra italiani e stranieri. La crisi sta colpendo tutti».

Questi sono i dati relativi a questi ultimi giorni, numeri che parlano di una distribuzione pasti equamente divisa tra ospiti italiani e ospiti stranieri. Sabato tutti insieme, in occasione del lutto nazionale per le vittime del terremoto, c’è stata una preghiera, un momento di raccoglimento di tutti i commensali. «E’ andato tutto sempre molto bene – conclude Mariani – Non ci sono stati problemi di alcun tipo. Gli stessi commensali sono molto uniti. Alcuni si conoscono già da tempo, avendo preso parte anche alle precedenti edizioni della “Locanda”. Una mensa, la nostra, con un’attenzione particolare alla relazione, al rapporto con gli utenti e al rapporto stesso tra loro».

Monica Curino

 

Per saperne di più leggi il Corriere di Novara in edicola lunedì 29 agosto

 

NOVARA, Volontari in crescita a servizio della tradizionale “Locanda d’Agosto”, la mensa per i poveri allestita dalla Caritas diocesana nei locali di via San Gaudenzio 11, in pieno centro città. Sono poco più di 80 quest’anno a dare una mano nella gestione della mensa (nel 2015 erano poco più di 70). Una struttura che, nel periodo estivo, sostituisce le mense dei frati di San Nazzaro, della parrocchia del Sacro Cuore e della Comunità di Sant’Egidio, attive durante i restanti undici mesi.

Tra questi 80, uomini e donne di solidarietà, molti sono i giovani, studenti universitari e liceali. Quest’anno, a dare una mano alla mensa, anche un giovanissimo, un ragazzino che frequenta la seconda media, che da subito si è appassionato e ha accolto con entusiasmo questi giorni di servizio e di aiuto al prossimo, accompagnando i volontari più grandi nelle piccole grandi cose che necessitano alla “Locanda”. Tra i tanti volontari anche un gruppo di Cameri, che, ogni martedì pomeriggio, giungono nei locali di via San Gaudenzio, per pulire e affettare frutta e verdura, che sarà poi servita alla mensa in serata. 15 i volontari che turnano ogni sera, durante i pasti distribuiti ai commensali. Ognuno ha uno specifico compito, anche quello di rallegrare le tavolate.

La mensa della Caritas chiuderà i battenti domenica 3 settembre, dopo 35 giorni di servizio. Ha aperto, infatti, lo scorso 31 luglio. Nell’ampio salone, così come anche nel porticato (allestito con tante tavolate, perché il numero degli ospiti è stato sempre significativo), la mensa ha accolto persone sole e famiglie con uno o più bimbi, tanto italiane quanto straniere, giovani e meno giovani. La crisi, infatti, ha colpito duramente tutti, in maniera indistinta. Ci sono persone già presenti nelle scorse estati di “Locanda”, ma anche tanti volti nuovi, tanti nuovi poveri. Numerose le nuove famiglie viste in queste settimane, chi arriva da solo, chi con amici e conoscenti. Molto fa il ‘passaparola’ tra chi è in difficoltà e vive quotidianamente nel disagio. «Mediamente stiamo ospitando – riferisce la responsabile della “Locanda”, Federica Mariani – tra i 140 e i 142 ospiti, all’incirca come già lo scorso anno. Sinora, rispetto a quanto mi aspettavo, non abbiamo toccato le punte del 2015, quando ci sono state serate in cui i commensali giunti in via San Gaudenzio hanno superato anche le 150 unità, arrivando a 158. Pensavamo a una crescita degli ospiti, dovuta alle difficoltà crescenti vissute da molte famiglie. La povertà, comunque, continua a colpire indistintamente. Povertà coniugate in diverse maniere. Quelle dovute all’alcolismo o alla tossicodipendenza, quelle legate al gioco d’azzardo. E poi tra i poveri anche molte persone diversamente abili, anziani soli e in difficoltà, persone che hanno perso il lavoro, equamente divisi tra italiani e stranieri. La crisi sta colpendo tutti».

Questi sono i dati relativi a questi ultimi giorni, numeri che parlano di una distribuzione pasti equamente divisa tra ospiti italiani e ospiti stranieri. Sabato tutti insieme, in occasione del lutto nazionale per le vittime del terremoto, c’è stata una preghiera, un momento di raccoglimento di tutti i commensali. «E’ andato tutto sempre molto bene – conclude Mariani – Non ci sono stati problemi di alcun tipo. Gli stessi commensali sono molto uniti. Alcuni si conoscono già da tempo, avendo preso parte anche alle precedenti edizioni della “Locanda”. Una mensa, la nostra, con un’attenzione particolare alla relazione, al rapporto con gli utenti e al rapporto stesso tra loro».

Monica Curino

 

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