Locanda d'agosto: ultima serata con vescovo e sindaco accanto ai poveri

Locanda d'agosto: ultima serata con vescovo e sindaco accanto ai poveri
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NOVARA, Chiusura della "Locanda d'agosto", la mensa per i poveri allestita in estate dalla Caritas diocesana negli spazi del Centro sociale diocesano di via Tornielli, domenica sera.
Una chiusura dell'edizione 2017 che ha saputo mostrare alla città quanto i volontari della struttura, tutti molto giovani, se non anche ragazzini, mettano a disposizione tempo, cuore e impegno per chi è meno fortunato, per chi vive quotidianamente la difficoltà dell'andare avanti, del racimolare qualche soldo per poter cenare. Sì, perché l'edizione di quest'anno, su invito di don Giorgio Borroni, direttore della Caritas diocesana, e di Alessandro De Agostini, direttore del Centro sociale, si è chiusa con un invito alle autorità, civili e religiose, a chi ha un ruolo di responsabilità nella nostra città. Hanno così partecipato alla cena, seduti ai tavoli accanto ai poveri e ai tanti volontari, il sindaco Alessandro Canelli (con quattro assessori della Giunta, Valentina Graziosi, Federica Borreani, Simona Bezzi e Federico Perugini) e il vescovo, monsignor Franco Giulio Brambilla. Con lui altri sacerdoti, da don Renzo Cozzi a don Franco Belloni, passando per don Maurizio Gagliardini e don Pierluigi Cerutti. E poi consiglieri comunali e altri novaresi, che hanno voluto aderire all'iniziativa. Un grande e toccante momento di convivialità, di amicizia tra chi ricopre un ruolo in città e i poveri. Una mensa, la "Locanda", che sostituisce ad agosto le mense che sono aperte negli altri 11 mesi dell'anno.
«Un gesto straordinario, questo della Locanda - ha detto il vescovo -, che aiuta coloro che in città, nel periodo estivo, non hanno possibilità e faticano a trovare un pasto per vivere. In queste settimane in tanti hanno fatto volontariato qui, anche intere famiglie con genitori e bambini, con i quali ho cenato questa sera. Un grazie a loro e a coloro che svolgono questo servizio durante tutto l’anno. Stando vicini ai più bisognosi, danno una vera testimonianza del Vangelo». 
mo.c.

NOVARA, Chiusura della "Locanda d'agosto", la mensa per i poveri allestita in estate dalla Caritas diocesana negli spazi del Centro sociale diocesano di via Tornielli, domenica sera.
Una chiusura dell'edizione 2017 che ha saputo mostrare alla città quanto i volontari della struttura, tutti molto giovani, se non anche ragazzini, mettano a disposizione tempo, cuore e impegno per chi è meno fortunato, per chi vive quotidianamente la difficoltà dell'andare avanti, del racimolare qualche soldo per poter cenare. Sì, perché l'edizione di quest'anno, su invito di don Giorgio Borroni, direttore della Caritas diocesana, e di Alessandro De Agostini, direttore del Centro sociale, si è chiusa con un invito alle autorità, civili e religiose, a chi ha un ruolo di responsabilità nella nostra città. Hanno così partecipato alla cena, seduti ai tavoli accanto ai poveri e ai tanti volontari, il sindaco Alessandro Canelli (con quattro assessori della Giunta, Valentina Graziosi, Federica Borreani, Simona Bezzi e Federico Perugini) e il vescovo, monsignor Franco Giulio Brambilla. Con lui altri sacerdoti, da don Renzo Cozzi a don Franco Belloni, passando per don Maurizio Gagliardini e don Pierluigi Cerutti. E poi consiglieri comunali e altri novaresi, che hanno voluto aderire all'iniziativa. Un grande e toccante momento di convivialità, di amicizia tra chi ricopre un ruolo in città e i poveri. Una mensa, la "Locanda", che sostituisce ad agosto le mense che sono aperte negli altri 11 mesi dell'anno.
«Un gesto straordinario, questo della Locanda - ha detto il vescovo -, che aiuta coloro che in città, nel periodo estivo, non hanno possibilità e faticano a trovare un pasto per vivere. In queste settimane in tanti hanno fatto volontariato qui, anche intere famiglie con genitori e bambini, con i quali ho cenato questa sera. Un grazie a loro e a coloro che svolgono questo servizio durante tutto l’anno. Stando vicini ai più bisognosi, danno una vera testimonianza del Vangelo». 
mo.c.

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