Lungolago di Arona pedonalizzato, il progetto non convince il Pd: «Ci sono dei rischi»

Lungolago di Arona pedonalizzato, il progetto non convince il Pd: «Ci sono dei rischi»
Pubblicato:

ARONA - Sistemazione dei sottoservizi, recupero della “torre Canziana”, pista ciclabile dalla stazione ferroviaria a piazza del Popolo, area bimbi, nuove aiuole e opere di abbellimento e miglioramento estetico. Queste le linee guida del progetto di riqualificazione del lungolago e... dintorni. «Con un bando pubblico - spiega il sindaco Alberto Gusmeroli - è stato selezionato lo studio che deve progettare la parte del lungolago attualmente pedonale. E’ uno studio di Genova che ha già realizzato numerosi progetti sulla costa ligure». L’intervento sui sottoservizi «si integra con il lavoro effettuato quest’anno sull’altra parte del lungolago. Un progetto dall’alto valore ambientale», assicura il primo cittadino. La “torre Canziana”, invece, si trova sotto il sedime pedonale, leggermente spostata rispetto alla piazza della torre dell’Orologio: secondo le intenzioni verrà recuperata. Poi ancora, pista ciclabile e area bimbi. «L’Amministrazione comunale contemporaneamente individuerà due aree nuove a parcheggio nelle vicinanze, cercherà di avviare un servizio navetta da altri parcheggi delocalizzati in modo che si possa arrivare alla pedonalizzazione, dopo la riqualificazione, del pezzo di lungolago attualmente a senso unico. Come detto in una riunione con i commercianti - tiene a precisare Gusmeroli - tempi e modi saranno concordati con le associazioni e con i rappresentanti delle categorie con un dialogo costruttivo. Ma il concetto non può essere ‘no’ a qualsiasi proposta di pedonalizzazione. I lavori saranno effettuati in due lotti (uno in primavera e uno in autunno) e non prevedono la chiusura del lungolago Marconi», conclude.

Pedonalizzare il lungolago? «Sì, ma con soluzioni serie su parcheggi e viabilità», commenta il Circolo di Arona del Partito Democratico. «Riteniamo che la pedonalizzazione integrale del lungolago Marconi sia auspicabile e vantaggiosa per la città, sia per la qualità della vita dei suoi residenti sia per gli interessi economici delle attività commerciali. Non si può tuttavia ignorare il rischio di trasformare in un deserto la zona oggi più viva della città». Per questo, sostengono, «non si può parlare di pedonalizzazione fino a che non si saranno trovate soluzioni serie per rimpiazzare l’offerta di posteggi che oggi offre il lungolago. Tali soluzioni non possono essere l’area ex casa Bocchetta o la parte di Cava Fogliotti di recente acquistata dal Comune. Occorre ragionare sulla sopraelevazione di largo Compagnia dei Quaranta e di piazzale Barberi, oppure sulla ricerca di un accordo con i proprietari delle aree a nord dell’Hotel Concorde, collegandole a piazza del Popolo con un percorso pedonale protetto. E’ poi indispensabile una riflessione sugli impatti viabilistici della chiusura del lungolago. Già oggi, con il senso unico di marcia in direzione sud, la città ha perso uno dei due assi viari che permettevano l’uscita in direzione Meina. Occorre che la maggioranza prenda in considerazione la nostra proposta di rendere a doppio senso di marcia il tratto interessato dalle vie Mazzini, Turati e Cantoni, per evitare che un qualsiasi intoppo in viale Berrini paralizzi l’intera città. Non ci sembra sufficiente invertire il senso di marcia di una via stretta quale è via San Carlo, per risolvere la problematica in questione», conclude il Pd aronese.

r.c.n.

ARONA - Sistemazione dei sottoservizi, recupero della “torre Canziana”, pista ciclabile dalla stazione ferroviaria a piazza del Popolo, area bimbi, nuove aiuole e opere di abbellimento e miglioramento estetico. Queste le linee guida del progetto di riqualificazione del lungolago e... dintorni. «Con un bando pubblico - spiega il sindaco Alberto Gusmeroli - è stato selezionato lo studio che deve progettare la parte del lungolago attualmente pedonale. E’ uno studio di Genova che ha già realizzato numerosi progetti sulla costa ligure». L’intervento sui sottoservizi «si integra con il lavoro effettuato quest’anno sull’altra parte del lungolago. Un progetto dall’alto valore ambientale», assicura il primo cittadino. La “torre Canziana”, invece, si trova sotto il sedime pedonale, leggermente spostata rispetto alla piazza della torre dell’Orologio: secondo le intenzioni verrà recuperata. Poi ancora, pista ciclabile e area bimbi. «L’Amministrazione comunale contemporaneamente individuerà due aree nuove a parcheggio nelle vicinanze, cercherà di avviare un servizio navetta da altri parcheggi delocalizzati in modo che si possa arrivare alla pedonalizzazione, dopo la riqualificazione, del pezzo di lungolago attualmente a senso unico. Come detto in una riunione con i commercianti - tiene a precisare Gusmeroli - tempi e modi saranno concordati con le associazioni e con i rappresentanti delle categorie con un dialogo costruttivo. Ma il concetto non può essere ‘no’ a qualsiasi proposta di pedonalizzazione. I lavori saranno effettuati in due lotti (uno in primavera e uno in autunno) e non prevedono la chiusura del lungolago Marconi», conclude.

Pedonalizzare il lungolago? «Sì, ma con soluzioni serie su parcheggi e viabilità», commenta il Circolo di Arona del Partito Democratico. «Riteniamo che la pedonalizzazione integrale del lungolago Marconi sia auspicabile e vantaggiosa per la città, sia per la qualità della vita dei suoi residenti sia per gli interessi economici delle attività commerciali. Non si può tuttavia ignorare il rischio di trasformare in un deserto la zona oggi più viva della città». Per questo, sostengono, «non si può parlare di pedonalizzazione fino a che non si saranno trovate soluzioni serie per rimpiazzare l’offerta di posteggi che oggi offre il lungolago. Tali soluzioni non possono essere l’area ex casa Bocchetta o la parte di Cava Fogliotti di recente acquistata dal Comune. Occorre ragionare sulla sopraelevazione di largo Compagnia dei Quaranta e di piazzale Barberi, oppure sulla ricerca di un accordo con i proprietari delle aree a nord dell’Hotel Concorde, collegandole a piazza del Popolo con un percorso pedonale protetto. E’ poi indispensabile una riflessione sugli impatti viabilistici della chiusura del lungolago. Già oggi, con il senso unico di marcia in direzione sud, la città ha perso uno dei due assi viari che permettevano l’uscita in direzione Meina. Occorre che la maggioranza prenda in considerazione la nostra proposta di rendere a doppio senso di marcia il tratto interessato dalle vie Mazzini, Turati e Cantoni, per evitare che un qualsiasi intoppo in viale Berrini paralizzi l’intera città. Non ci sembra sufficiente invertire il senso di marcia di una via stretta quale è via San Carlo, per risolvere la problematica in questione», conclude il Pd aronese.

r.c.n.

Seguici sui nostri canali