Lutto nel giornalismo novarese: è scomparso Paolo Viviani

Lutto nel giornalismo novarese: è scomparso Paolo Viviani
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NOVARA - E’ scomparso nella tarda serata di martedì 14 febbraio Paolo Viviani, storico giornalista del Corriere di Novara, per cui ha lavorato per 34 anni. Un traguardo festeggiato solo pochi mesi fa, proprio durante la dura lotta che aveva intrapreso dallo scorso agosto contro la malattia che l’aveva colpito 

NOVARA - E’ scomparso nella tarda serata di martedì 14 febbraio Paolo Viviani, storico giornalista del Corriere di Novara, per cui ha lavorato per 34 anni. Un traguardo festeggiato solo pochi mesi fa, proprio durante la dura lotta che aveva intrapreso dallo scorso agosto contro la malattia che l’aveva colpito e che ieri sera l’ha strappato all’affetto dei suoi cari, dei suoi amici e dei suoi colleghi. Solo a 53 anni (ne avrebbe compiuti 54 proprio tra un mese, il prossimo 14 marzo).

Aveva iniziato giovanissimo al Corriere, diventandone – con gli anni – una delle colonne portanti, realizzando articoli e servizi di approfondimento sempre molto apprezzati. Suoi campi d’azione, nell’ultimo periodo, la cronaca nera e la cronaca giudiziaria, pur non disdicendo qualche approfondimento dal carattere sociale e anche nella politica. Anni fa, in occasione di un San Gaudenzio, si preparò di tutto punto, vestendosi per assomigliare il più possibile a un barbone e, quindi, osservare le reazioni dei novaresi nel vedere una persona in difficoltà sdraiata sopra a una panchina fredda di Novara il 22 gennaio, quando tutti sono presi dalle celebrazioni per il Santo Patrono. Reportage che poi giunse, molto ampio, sulle colonne del ‘suo’ giornale.

Una malattia che ha vissuto in maniera esemplare e da guerriero, non arrendendosi mai, pur se nelle ultime settimane aveva capito che non c’erano più speranze. Una malattia resa pubblica con un diario di bordo sulla sua pagina Facebook e che ha colpito tutti per la sua semplicità e anche considerando la tipica riservatezza di Viviani. Un diario iniziato lo scorso 13 agosto (le avvisaglie della malattia erano comparse ai primi di quel mese). Scriveva: “Lavoro da sempre nel campo della comunicazione, e, se mi è consentito, della verità. Ho un tumore al pancreas, operabile. Inizierò al più presto le chemio, in vista appunto della asportazione. Forza e coraggio, sempre. (Grazie in anticipo per un eventuale pensiero, non necessariamente da esternare)”.

L’ultimo post proprio ieri. Nella sua pagina l’annuncio che tutto era finito con un laconico post con la scritta “The end”. Si sono succeduti commenti, ricordi e tante domande da parte degli amici, affinché quanto scritto non fosse vero. Ma purtroppo era tutto vero. Lascia la moglie Lalla Negri, addetto stampa del Comune di Novara e per molti anni anche lei della famiglia del Corriere di Novara, e i figli Lucrezia ed Eugenio. I funerali sono in programma alle 15 di giovedì 16 febbraio nella chiesa di Cerano.

Un vero professionista della parola, del giornalismo. A Lalla e a tutta la famiglia la vicinanza e le condoglianze di tutta la redazione del Corriere di Novara cartaceo e online.

Monica Curino

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