Mercoledì ha aperto la “Locanda d’Agosto”: ospiti della mensa in crescita

Mercoledì ha aperto la “Locanda d’Agosto”: ospiti della mensa in crescita
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NOVARA - Mercoledì 29 luglio si sono aperte le porte della “Locanda d’Agosto”, la mensa per i poveri messa a disposizione dalla Caritas diocesana novarese nei locali di via San Gaudenzio 11. Un servizio che, come sempre, vuole offrire una risposta concreta alla popolazione più in difficoltà in uno dei mesi più critici dell’intera annata. Per cinque settimane, precisamente 33 giorni, sino a domenica 30 agosto, la struttura, dal lunedì alla domenica, offrirà un pasto caldo, quello serale. La “Locanda”, in questo periodo di attività, sostituisce le mense dei frati di San Nazzaro, della parrocchia del Sacro Cuore e della Comunità di S’Egidio, attive nei restanti 11 mesi. Accoglie persone sole e famiglie con uno o più bimbi, tanto italiane quanto straniere, giovani e meno giovani. La crisi, infatti, ha colpito duramente tutti, indistintamente. Ci sono persone già presenti nelle scorse estati di “Locanda”, ma anche tanti volti nuovi, tanti nuovi poveri. Numerose le nuove famiglie viste in questi primi giorni.

Mercoledì, ad esempio, quando ci si aspettava un afflusso intorno alle 100-110 presenze (negli scorsi anni il primo giorno è sempre stato con un afflusso normale, che è poi cresciuto nelle settimane), sono arrivati 130 ospiti. «E’ stato necessario – spiega Federica Mariani, responsabile della “Locanda” – allestire altre tavolate all’esterno, lungo il porticato. Già l’avevamo in qualche modo previsto, ma più per i giorni a venire. Abbiamo dovuto allestire più tavoli di altre volte. Fortunatamente abbiamo sempre aiuti da tutti e i tavoli sono arrivati da Casa Shalom»

Obiettivo della mensa, come spiega don Dino Campiotti, direttore della Caritas, «dare una mano importante a chi vive quotidianamente il disagio, la difficoltà. Ospiti che sono seguiti da un gruppo di volontari molto affiatati e anche giovani. Alcuni sono qui da anni, altri sono alla loro prima esperienza».

I volontari, dunque, sono il fattore importante del servizio e, quest’anno, più che in altre edizioni della mensa, sono tutti molto giovani. Al momento i commensali sono tanto italiani quanto stranieri, più o meno al 50%. «I numeri – rileva Mariani – certamente cresceranno nelle prossime settimane. In questi giorni sono già in molti a passare. Ci accorgiamo con mano della povertà che sta colpendo sempre più fasce della popolazione».

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Monica Curino

 

Per saperne di più leggi l’articolo sul Corriere di Novara in edicola sabato primo agosto

 


NOVARA - Mercoledì 29 luglio si sono aperte le porte della “Locanda d’Agosto”, la mensa per i poveri messa a disposizione dalla Caritas diocesana novarese nei locali di via San Gaudenzio 11. Un servizio che, come sempre, vuole offrire una risposta concreta alla popolazione più in difficoltà in uno dei mesi più critici dell’intera annata. Per cinque settimane, precisamente 33 giorni, sino a domenica 30 agosto, la struttura, dal lunedì alla domenica, offrirà un pasto caldo, quello serale. La “Locanda”, in questo periodo di attività, sostituisce le mense dei frati di San Nazzaro, della parrocchia del Sacro Cuore e della Comunità di S’Egidio, attive nei restanti 11 mesi. Accoglie persone sole e famiglie con uno o più bimbi, tanto italiane quanto straniere, giovani e meno giovani. La crisi, infatti, ha colpito duramente tutti, indistintamente. Ci sono persone già presenti nelle scorse estati di “Locanda”, ma anche tanti volti nuovi, tanti nuovi poveri. Numerose le nuove famiglie viste in questi primi giorni.

Mercoledì, ad esempio, quando ci si aspettava un afflusso intorno alle 100-110 presenze (negli scorsi anni il primo giorno è sempre stato con un afflusso normale, che è poi cresciuto nelle settimane), sono arrivati 130 ospiti. «E’ stato necessario – spiega Federica Mariani, responsabile della “Locanda” – allestire altre tavolate all’esterno, lungo il porticato. Già l’avevamo in qualche modo previsto, ma più per i giorni a venire. Abbiamo dovuto allestire più tavoli di altre volte. Fortunatamente abbiamo sempre aiuti da tutti e i tavoli sono arrivati da Casa Shalom»

Obiettivo della mensa, come spiega don Dino Campiotti, direttore della Caritas, «dare una mano importante a chi vive quotidianamente il disagio, la difficoltà. Ospiti che sono seguiti da un gruppo di volontari molto affiatati e anche giovani. Alcuni sono qui da anni, altri sono alla loro prima esperienza».

I volontari, dunque, sono il fattore importante del servizio e, quest’anno, più che in altre edizioni della mensa, sono tutti molto giovani. Al momento i commensali sono tanto italiani quanto stranieri, più o meno al 50%. «I numeri – rileva Mariani – certamente cresceranno nelle prossime settimane. In questi giorni sono già in molti a passare. Ci accorgiamo con mano della povertà che sta colpendo sempre più fasce della popolazione».

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