«Migranti, tutti devono fare la loro parte»

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NOVARA - Continuano ad arrivare, giorno dopo giorno, decine al giorno. Gli ultimi nel Novarese sono i 30 di ieri che sono in corso di affidamento a strutture a Bellinzago. E’, questa, l’emergenza più significativa, a cui deve far fronte la Prefettura in quanto organo della cinghia di tramissione del Viminale sui territori.  E - questo è il messaggio forte - tutti devono fare la propria parte stante il fatto che oggi solo 16 su 88 Comuni novaresi ospitano profughi.

Il disagio e le difficoltà sono all’ordine del giorno per tutte le province del Piemonte, ma il Novarese - già al centro ad inizio settimana di una polemica dopo un presunto “No” all’accoglienza che aveva mandato in crisi l’intero Sistema-Piemonte dell’accoglienza - è particolarmente provato. E in ogni caso i migranti continuano ad arrivare, assegnati ad ogni provincia sulla base di un 

NOVARA - Continuano ad arrivare, giorno dopo giorno, decine al giorno. Gli ultimi nel Novarese sono i 30 di ieri che sono in corso di affidamento a strutture a Bellinzago. E’, questa, l’emergenza più significativa, a cui deve far fronte la Prefettura in quanto organo della cinghia di tramissione del Viminale sui territori.  E - questo è il messaggio forte - tutti devono fare la propria parte stante il fatto che oggi solo 16 su 88 Comuni novaresi ospitano profughi.

Il disagio e le difficoltà sono all’ordine del giorno per tutte le province del Piemonte, ma il Novarese - già al centro ad inizio settimana di una polemica dopo un presunto “No” all’accoglienza che aveva mandato in crisi l’intero Sistema-Piemonte dell’accoglienza - è particolarmente provato. E in ogni caso i migranti continuano ad arrivare, assegnati ad ogni provincia sulla base di un parametro matematico-demografico. Sono già quasi 1200 in provincia, ma il flusso non cenna a diminuire, del resto quotidianamente nel canale di Sicilia sono centinaia  i salvataggi della Guardia Costiera e  di altre imbarcazioni di passaggio. L’onda umana di una tragedia epocale non cenna a placarsi  e tutti gli studi e le analisi dicono che non si fermerà per molti anni a venire. Dunque, si tratta di convivere con un fenomeno che tuttavia va gestito, altrimenti la quiete sociale viene messa a repentaglio e rischiano di scoppiare veri e propri focolai di violenza.

Per tutto questo e con il senso di riaffermare il concetto «che tutti devono fare la loro parte nel processo nazionale di accoglienza», il prefetto di Novara Francesco Paolo Castaldo  ha deciso di convocare in Prefettura  un Comitato urgente sull’ordine e la sicurezza con la partecipazione sostanzialmente obbligata degli 88 sindaci o loro rappresentanti dei Comuni della  Provincia. Si terrà lunedì in mattinata e il leit motiv  è che il vertice avviene dopo l’ultimo, al quale avevano partecipato solo 3 Comuni fra cui Novara ed era stato sostanzialmente disertato. «Il nostro dovere - aveva detto Castaldo - è quello di trovare una sistemazione a fronte delle disponibilità, quelle che si formano nel momento in cui gli ospiti presenti per mille ragioni lasciano un posto libero o quelle che creiamo attraverso i bandi e le strutture dichiarate idonee allo scopo». 

Sui  minori non accompagnati, problema che  interessa a Novara un centinaio di ragazzi, il prefetto annuncerà di aver  indetto un avviso per manifestazioni d’interesse per reperire strutture idonee per i minori che rispondono a criteri vari fra quello di  di non avere più di 50 posti per ragazzi da 14 a 18 anni compiuti a carico della Prefettura stessa.

r.a.

 

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