Morosi al nido indietro, non si torna
BORGOMANERO - Indietro non si torna. E’ questa in estrema sintesi la riposta della Giunta alla richiesta avanzata dai consiglieri del Pd Hassan Pagano e Margherita Brigonzi di ritirare la delibera approvata nello scorso mese di novembre che prevede oltre alla non ammissione dall’asilo nido comunale di via Foscolo dei bambini con genitori “morosi” anche la possibilità di allontanamento degli stessi nel corso dell’anno scolastico nel caso in cui venisse accumulato u
BORGOMANERO - Indietro non si torna. E’ questa in estrema sintesi la riposta della Giunta alla richiesta avanzata dai consiglieri del Pd Hassan Pagano e Margherita Brigonzi di ritirare la delibera approvata nello scorso mese di novembre che prevede oltre alla non ammissione dall’asilo nido comunale di via Foscolo dei bambini con genitori “morosi” anche la possibilità di allontanamento degli stessi nel corso dell’anno scolastico nel caso in cui venisse accumulato un debito pari a quattro rate mensili. A non far cambiare idea all’esecutivo guidato dal sindaco Anna Tinivella non è servita neppure la lettera inviata qualche giorno fa al primo cittadino dall’ufficio del Garante per i diritti dell’infanzia presieduto da Vincenzo Spadafora a cui si era rivolta l’ex consigliere regionale Graziella Valloggia nella sua veste di componente del Comitato di gestione dell’asilo nido. «La delibera – sostiene il Garante – pur se legittimamente finalizzata a fronteggiare le situazioni di comportamento illecito da parte di alcuni genitori, non pone in essere le giuste distinzioni per tutelare chi invece si trova in una situazione di morosità incolpevole. Nel testo della delibera ci sembra si faccia riferimento genericamente a posizioni debitorie per le quali non viene prevista alcuna possibilità di approfondimento da parte dei servizi comunali». Da qui la richiesta da parte del Garante ad una maggiore valutazione delle singole situazioni di morosità con il contributo anche dei servizi sociali. Pronta la replica del sndaco. «Questa Amministrazione – spiega Tinivella – prende atto dell’intervento del Garante. Ma riteniamo che il comportamento tenuto dal Comune vada già nell’indirizzo suggerito dall’authority. Noi andiamo a sanzionare esclusivamente i casi di morosità colpevole e non delle famiglie che vivono in condizioni disagiate, ma di quelle cioè che pur avendo disponibilità economiche non pagano con la dovuta puntualità le rette di frequenza. Il nostro nido accoglie già gratuitamente 7 bambini su 45, sulla base delle indicazioni fornite dal Ciss, il Consorzio intercomunale dei servizi socio assistenziali. Per questo motivo non riteniamo di dover modificare la delibera». Ma il Pd non ci sta e assicura battaglia in Consiglio comunale quando la richiesta di ritiro della delibera verrà formalizzata con la presentazione di una mozione che dopo essere discussa dovrà anche essere votata.
Carlo Panizza