Multisala nel nuovo Parco di Veveri?

Multisala nel nuovo Parco di Veveri?
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NOVARA - Una multisala nel nuovo Parco commerciale di Veveri? Sembra che qualcosa si stia muovendo. Lo ha detto il sindaco Alessandro Canelli a latere della conferenza stampa di presentazione del NovaraCineFestival. Di una struttura di genere si parla da anni a Novara: le varie ipotesi sono poi tramontate e sul campo sono rimaste le storiche sale cinematografiche della città: Vip, Araldo e da qualche mese anche il Faraggiana tornato ad accogliere gli appassionati di teatro e cinema dopo un lungo silenzio. A loro il merito di tenere viva sotto la Cupola la passione per la settima arte. «La legge Franceschini ha liberalizzato il settore, favorendo chi investe in nuovi cinema – ha detto il primo cittadino -. Una volta che la Regione Piemonte avrà recepito le disposizioni si creeranno le condizioni anche a Novara per favorire nuove iniziative. Una dinamica che non possiamo arrestare. Ci sono due operatori del settore interessati a investire nella nostra città. Io personalmente non sono contrario a una soluzione del genere. Il problema è governare poi il tutto: c’è il rischio di cannibalizzare parte dell’utenza delle sale cittadine, ma non è detto che non possano convivere. Questa potrebbe essere l’occasione per specializzarsi. La multisala nascerebbe come attività di servizio per i centri commerciali (dove nei giorni scorsi hanno aperto i battenti nuove attività): al di fuori non avrebbe senso. Noi non siamo ostili all’apertura di una multisala: ripeto, si tratterà poi di governare l’integrazione tra le attività storiche presenti in città e la nuova realtà. Noi spingeremo verso questa ipotesi, cioè una struttura del genere a Veveri, perché ci sembra la soluzione migliore». C’è chi guarda con ottimismo al futuro e chi invece manifesta non poche preoccupazioni. Come Mario Tosi, storico gestore di Vip e Araldo e ora di nuovo in sella anche al Faraggiana dove gli accessi al cinema, come sottolineato in sede di conferenza stampa di presentazione della nuova stagione teatrale, sono positivi e incoraggianti: «Se si trattasse di quattro, cinque sale si potrebbe sopravvivere ma se il numero raddoppiasse sorgerebbero problemi anche per Araldo e Faraggiana, vista la proposta attuale, mentre il Vip sarebbe a rischio chiusura con le sue prime visioni. Vedremo che succederà. Certo la convivenza sarebbe la soluzione ideale. Tutte le luci del cinema accese solo in un polo di periferia rischiano di spegnere le insegne del centro. E credo che Vip, Faraggiana e Araldo aperti e funzionanti siano un segno di sicurezza perché rendono la città più vivibile. Bisogna fare in modo di governare la cosa». Per il bene di tutti. E del cinema.
Eleonora Groppetti

NOVARA - Una multisala nel nuovo Parco commerciale di Veveri? Sembra che qualcosa si stia muovendo. Lo ha detto il sindaco Alessandro Canelli a latere della conferenza stampa di presentazione del NovaraCineFestival. Di una struttura di genere si parla da anni a Novara: le varie ipotesi sono poi tramontate e sul campo sono rimaste le storiche sale cinematografiche della città: Vip, Araldo e da qualche mese anche il Faraggiana tornato ad accogliere gli appassionati di teatro e cinema dopo un lungo silenzio. A loro il merito di tenere viva sotto la Cupola la passione per la settima arte. «La legge Franceschini ha liberalizzato il settore, favorendo chi investe in nuovi cinema – ha detto il primo cittadino -. Una volta che la Regione Piemonte avrà recepito le disposizioni si creeranno le condizioni anche a Novara per favorire nuove iniziative. Una dinamica che non possiamo arrestare. Ci sono due operatori del settore interessati a investire nella nostra città. Io personalmente non sono contrario a una soluzione del genere. Il problema è governare poi il tutto: c’è il rischio di cannibalizzare parte dell’utenza delle sale cittadine, ma non è detto che non possano convivere. Questa potrebbe essere l’occasione per specializzarsi. La multisala nascerebbe come attività di servizio per i centri commerciali (dove nei giorni scorsi hanno aperto i battenti nuove attività): al di fuori non avrebbe senso. Noi non siamo ostili all’apertura di una multisala: ripeto, si tratterà poi di governare l’integrazione tra le attività storiche presenti in città e la nuova realtà. Noi spingeremo verso questa ipotesi, cioè una struttura del genere a Veveri, perché ci sembra la soluzione migliore». C’è chi guarda con ottimismo al futuro e chi invece manifesta non poche preoccupazioni. Come Mario Tosi, storico gestore di Vip e Araldo e ora di nuovo in sella anche al Faraggiana dove gli accessi al cinema, come sottolineato in sede di conferenza stampa di presentazione della nuova stagione teatrale, sono positivi e incoraggianti: «Se si trattasse di quattro, cinque sale si potrebbe sopravvivere ma se il numero raddoppiasse sorgerebbero problemi anche per Araldo e Faraggiana, vista la proposta attuale, mentre il Vip sarebbe a rischio chiusura con le sue prime visioni. Vedremo che succederà. Certo la convivenza sarebbe la soluzione ideale. Tutte le luci del cinema accese solo in un polo di periferia rischiano di spegnere le insegne del centro. E credo che Vip, Faraggiana e Araldo aperti e funzionanti siano un segno di sicurezza perché rendono la città più vivibile. Bisogna fare in modo di governare la cosa». Per il bene di tutti. E del cinema.
Eleonora Groppetti

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