Nello Scurolo, il rito della tradizione

Nello Scurolo, il rito della tradizione
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NOVARA - Una manifestazione nel segno della tradizione. Nella festività di san Gaudenzio si rinnova il rito dell’apertura dello Scurolo che custodisce l’urna del Patrono nella Basilica di Novara. I momenti della tradizione saranno scanditi dalle manifestazioni in programma tra mercoledì 21 e giovedì 22 gennaio: mercoledì alle 15.30 nella Basilica di San Gaudenzio solenne apertura dello Scurolo alla presenza del vescovo Franco Giulio Brambilla e del sindaco Andrea Ballarè: la relazione della Fabbrica Lapidea sarà affidata al presidente del consiglio di amministrazione, architetto Alberto Perego. Seguiranno, sempre in Basilica, i Primi Vespri di San Gaudenzio e alle 18 la Messa celebrata dal vicario episcopale del Vicariato cittadino, padre Gianfermo Nicolini; animano “I Piccoli cantori di Santa Maria”. La festa raggiungerà il suo momento più importante giovedì 22 gennaio, festa liturgica di San Gaudenzio. L’anno scorso fu una «celebrazione contenuta» riprendendo le parole di don Natale Allegra, parroco del Centrocittà e prevosto della Basilica: nessuna opera da inaugurare, nessun restauro da presentare ma l’auspicio per «armonizzare al meglio tutte le strutture che ruotano intorno alla nostra chiesa che è anche uno scrigno d’arte ma non viceversa». In assenza del vescovo Franco Giulio Brambilla (fuori città per una serie di conferenze), la solenne apertura fu presieduta dal vicario generale della Diocesi, 

NOVARA - Una manifestazione nel segno della tradizione. Nella festività di san Gaudenzio si rinnova il rito dell’apertura dello Scurolo che custodisce l’urna del Patrono nella Basilica di Novara. I momenti della tradizione saranno scanditi dalle manifestazioni in programma tra mercoledì 21 e giovedì 22 gennaio: mercoledì alle 15.30 nella Basilica di San Gaudenzio solenne apertura dello Scurolo alla presenza del vescovo Franco Giulio Brambilla e del sindaco Andrea Ballarè: la relazione della Fabbrica Lapidea sarà affidata al presidente del consiglio di amministrazione, architetto Alberto Perego. Seguiranno, sempre in Basilica, i Primi Vespri di San Gaudenzio e alle 18 la Messa celebrata dal vicario episcopale del Vicariato cittadino, padre Gianfermo Nicolini; animano “I Piccoli cantori di Santa Maria”. La festa raggiungerà il suo momento più importante giovedì 22 gennaio, festa liturgica di San Gaudenzio. L’anno scorso fu una «celebrazione contenuta» riprendendo le parole di don Natale Allegra, parroco del Centrocittà e prevosto della Basilica: nessuna opera da inaugurare, nessun restauro da presentare ma l’auspicio per «armonizzare al meglio tutte le strutture che ruotano intorno alla nostra chiesa che è anche uno scrigno d’arte ma non viceversa». In assenza del vescovo Franco Giulio Brambilla (fuori città per una serie di conferenze), la solenne apertura fu presieduta dal vicario generale della Diocesi, don Fausto Cossalter, che ha invocato la benedizione di San Gaudenzio affinché «ravvivando la fede in Cristo di cui il nostro Patrono fu testimone custodisca nella città e nella Diocesi i doni della serenità e della pace». La comunità civile e quella ecclesiale saranno ancora una volta unite nel ricordo del Patrono. Alle 10.30 nella Basilica di San Gaudenzio, l’accoglienza del corteo civico, la Cerimonia del Fiore (con la calata del gigantesco lampadario-fioriera e poi la risalita dopo la collocazione dei “nuovi” fiori) e la Messa pontificale presieduta dal vescovo monsignor Brambilla. Sono ancora vive le parole pronunciate dalla guida pastorale della Diocesi: «Dobbiamo sognare insieme il nostro futuro, essere un recinto aperto e ospitale, edificare una grande Chiesa fatta di pietra viva – ha detto Brambilla -. Non deve essere l’opera di un solista, ma piuttosto una composizione corale e sinfonica». Per tutto il giorno seguirà senza interruzione la visita all’urna del Santo Patrono accompagnata nel pomeriggio dalla lettura della “Vita Gaudentii” e dalle musiche della Cappella Strumentale della Cattedrale. Nel pomeriggio, alle 18, la Messa presieduta dal canonico Carlo Maria Scaciga, direttore dell’Ufficio Diocesano dei Beni Culturali e Artistici e della Musica Sacra. Durante l’ottavario la Basilica è aperta per le visite allo Scurolo dalle 7.30 alle 19.30 senza interruzione il 22 e il 25 gennaio; negli altri giorni la Basilica è chiusa dalle 12.30 alle 13.30. La chiusura dello Scurolo è prevista giovedì 29 gennaio: alle 18 la messa presieduta dal canonico don Natale Allegra, parroco del centro città e prevosto della Basilica, animata dal Coro della Basilica; ultimo atto della celebrazioni religiose sarà la cerimonia di chiusura dello Scurolo. 

Eleonora Groppetti

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