"Non possono considerarsi libere le persone vittime di povertà"

"Non possono considerarsi libere le persone vittime di povertà"
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BORGOMANERO - Era gremita in ogni ordine di posto giovedì sera la chiesa parrocchiale di Santo Stefano per ascoltare don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e dell’associazione Libera contro i soprusi delle mafie relatore principale di in un incontro promosso da Mauro Facchini sul tema “Esserci per gli ultimi” proposto in concomitanza con il 18° anniversario della scomparsa di Dom Mario Zanetta che era originario proprio della parrocchia stefanese. Nel 1969 con il suo compagno di missione l'ossolano Don Lorenzo Tori 

BORGOMANERO - Era gremita in ogni ordine di posto giovedì sera la chiesa parrocchiale di Santo Stefano per ascoltare don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e dell’associazione Libera contro i soprusi delle mafie relatore principale di in un incontro promosso da Mauro Facchini sul tema “Esserci per gli ultimi” proposto in concomitanza con il 18° anniversario della scomparsa di Dom Mario Zanetta che era originario proprio della parrocchia stefanese. Nel 1969 con il suo compagno di missione l'ossolano Don Lorenzo Tori raggiunse Paulo Afonso nelle zone povere del nord-est del Brasile dove vi rimase per venti anni come prete e negli ultimi dieci come vescovo. L'intervento di Don Ciotti è durato più di un'ora ed è stato preceduto dalla testimonianza diretta portata da don Mario Bandera, già direttore del Centro Missionario Diocesano di Novara. Significative e molto apprezzate le letture riguardanti dom Mario e don Lorenzo da parte dell'attrice Bruna Vero. Su un grande schermo è stato proiettato un filmato di una dozzina di minuti riguardante dom Mario. Bella anche l'esecuzione da parte di tre giovani studenti dell’Iti con coinvolgenti brani musicali, come Imagine e Stand by me, con voce, violino e chitarra. La Corale borgomanerese di S. Stefano “Cecco Fornara”, con l’ accompagnamento alla chitarra da parte di Franco Duella, ha cantato in portoghese “Te amarei Senhor”. E' stato poi proiettato un brevissimo videomessaggio di saluto ai presenti e a don Ciotti da parte del noto cantautore Alberto Fortis che come don Lorenzo ha origini ossolane, anche se la mamma è originaria di Cureggio. Presenti alla serata molti parenti di dom Mario come la cognata Angioletta Fornara e di don Lorenzo con la sorella Maria. L’incontro curato nei minimi particolari ha visto un'impegnativa parte audio-video programmata da Stefano Maulini e la collaborazione nelle presentazioni anche del professor Eugenio Milani.

Nel suo lungo intervento don Ciotti si è più volte soffermato sui problemi che la società contemporanea deve affrontare come la povertà, l’immigrazione, la corruzione dilagante. Il sacerdote parlando dell’Italia ha sottolineato come il “processo di liberazione non sia stato ancora completato” invitando tutti i presenti ad un maggiore impegno civile, culturale, etico. “Non può definirsi libero un Paese –ha detto – dove a causa dei recenti provvedimenti adottati per ridurre la spesa sanitaria il 37% delle persone rinunciano ad acquistare farmaci perché non hanno le possibilità economiche per farlo. Non possono considerarsi libere le persone che sono vittime della povertà”. Nelle foto, di Panizza, alcuni momenti dell’incontro al quale sono intervenuti tra gli altri il “battagliero” parroco di Cesara don Renato Sacco, il prevosto di Borgomanero don Piero Cerutti, quello di Santo Stefano don Eugenio Grazioli e l’imprenditore Piergiorgio Fornara che di Dom Mario Zanetta fu grande amico.

Carlo Panizza

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