Terza età

Novara: Casa di giorno in cerca di una sede definitiva

Dopo il centro estivo a Dedalo, ora ci si sposta in via Oxilia 4

Novara: Casa di giorno in cerca di una sede definitiva
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Nuovo cambio di sede per la Casa di giorno “Don Aldo Mercoli”. Conclusa con la metà di settembre l’esperienza del centro estivo nei locali della Scuola di musica Dedalo di via Maestra, la Casa di giorno prosegue le attività e i servizi a pochi metri di distanza, in attesa della soluzione definitiva.

Lo racconta il Corriere di Novara

Novara: Casa di giorno in cerca di una sede definitiva

«In attesa della definizione della sede operativa un’altra realtà novarese si presta ad accogliere ospiti, volontari e staff presso i propri locali. - dice il presidente Luciano Chiesa - Il centro di culture contemporanee di via Oxilia4, già da tempo vicino alla Casa attraverso collaborazioni, metterà a disposizione dell’ultima creazione del nostro fondatore don Aldo Mercoli spazi, strumenti ed attrezzature per garantire qualità e continuità del servizio a 40 ospiti. Abbiamo in corso trattative importanti che ci fanno ben sperare che, in tempi brevi, la Casa di Giorno potrà avere una sede finalmente definitiva dotata di servizi e spazi accoglienti adatti per la nostra utenza e stimolante per tutti volontari. Ancora una volta desidero esprimere gratitudine e riconoscenza a tutti gli enti, all’equipe, ai volontari che nei momenti difficili con il loro straordinario lavoro ci hanno aiutati e sostenuti contribuendo a rendere le giornate dei nostri cari anziani piacevoli e ricche di intrattenimento e di emozioni».

L'azione comunitaria e le collaborazioni

Forti della disponibilità e della propositività delle realtà ospitanti, la Casa di Giorno è riuscita a cogliere gli aspetti positivi di questo “migrare”, riconoscendo una tangibile azione comunitaria che di fatto, oltre a garantire spazi, ha generato anche un ampliamento nelle proposte riservate agli iscritti.

Nel caso di Dedalo la collaborazione proseguirà a distanza attraverso la promozione di un ciclo di incontri di cultura musicale in collaborazione con uni3 Novara, che si terranno il mercoledì mattina, dalle 10 alle 12 presso l’auditorium Dedalo in via Maestra dal 16 ottobre, e poi per tutto l’anno. Si tratta di conferenze di cultura musicale con ascolti dal vivo, proiezioni di video da opere e concerti. Alla realizzazione del corso parteciperanno, per le esecuzioni dal vivo e talvolta come conduttori, musicisti e docenti della Scuola di Musica Dedalo.

Sempre in collaborazione con uni3 Novara il lunedì pomeriggio ci sarà un ciclo di incontri sulla coralità. Il repertorio musicale si incentra su canti popolari e su brani polifonici. Le prove del coro si terranno da ottobre a fine maggio.

«La Casa di Giorno “Don Aldo Mercoli” - commenta Raffaele Molinari, presidente di Dedalo - è quel tipo di realtà di cui una comunità è, giustamente, profondamente orgogliosa ed è benemerita per gli enti che vi collaborano perché acquisiscono competenze nuove e fondamentali. Così è stato per la Scuola di Musica Dedalo durante il centro estivo. Per un ente come la scuola che rappresento, gli anziani sono il futuro. Saper declinare i propri servizi culturali, musicali e sociali per un tipo di utenza fragile e sensibilissima come la terza età significa aprire una nuova sfida e significa incarnare attivamente la frase “Siamo tutti musica” che guida e ispira la Dedalo».

Da parte sua, il Consiglio Direttivo dell’APS Viaoxiliaquattro si dice «molto lieto ed onorato di poter ospitare, nelle strutture del Centro Culturale, la Casa di Giorno. L’istituzione, operante in città da 36 anni, è il centro di aggregazione più importante del territorio ed è la continuità di un meraviglioso progetto dell’indimenticabile don Aldo Mercoli, rivolto agli anziani e alla creazione di una “casa” ove accoglierli e riempire di valori, assistenza e soprattutto tanta compagnia ogni loro giornata. La nostra convivenza, ne siamo certi, aiuterà entrambe le istituzioni a crescere e migliorare».

Paolo Beretta, coordinatore artistico di Viaoxilia in gioventù - ricorda - è stato «uno dei ragazzi vicini a don Aldo ai tempi di via Tornielli. Quante volte sono andato, negli anni, a portare un po’ di musica agli anziani, da solo con il pianoforte o la fisarmonica e con qualcuno dei tanti gruppi musicali, cori e band, che ho avuto! Ricordo anche con gioia i “consigli” regalatimi da don Aldo in tanti momenti della mia adolescenza e giovinezza: per me è stato un vero padre spirituale, oltre ad avermi onorato della sua stima ed amicizia, ed io ho sempre riservato un grande affetto e rispetto per questo grande sacerdote». P

Peraltro, prosegue, Beretta, «i volontari con i Nonnobus e gli operatori, sono già stati nostri assidui frequentatori agli incontri del lunedì pomeriggio che, per due stagioni, dopo il brutto periodo della pandemia, abbiamo dedicato agli spettacoli intramontabili di teatro e musica che sono stati graditissimi e che quest’anno, condividendo gli stessi spazi, avremo modo di ripetere ed intensificare».ntinua

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