Novara continua a lavorare e produrre

Novara continua a lavorare e produrre
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NOVARA - L’economia novarese comincia a vedere dinnanzi a sè un futuro meno nero e l’export continua ad essere la “locomotiva” che traina la ripresa. I dati forniti dal presidente della Camera di Commercio, Maurizio Comoli, sabato mattina al salone “Borsa”, durante la 62ª edizione di “Novara che lavora e produce”, lasciano spazio ad un moderato ottimismo. Lo testimonia l’incremento registrato dal Pil del territorio novarese, che nel 2015 ha fatto registrare un +1,5% e si prevede migliorerà ancora dell’1,9% nel 2016 e nel 2017. A trainare l’economia è sempre l’export, la cui incidenza è passata dal 27,4 del 2004 al 50,7 del 2014. E, finalmente, torna in positivo anche il bilancio demografico delle imprese novaresi: nei primi nove mesi del 2015 ci sono state più iscrizioni che cessazioni, con una crescita dello 0,5%. Le nuove iscrizioni sono state quasi 1.600 specie nel commercio, nei servizi alle imprese e nel turismo, mentre dodici mesi prima si era registrato un calo del 12%. 

Prima di passare alle premiazioni di dipendenti ed imprenditori che si sono distinti per la lunga attività lavorativa svolta sul territorio, il presidente Comoli si è quindi rivolto proprio ai lavoratori, ricordando che «il lavoro è la miccia che tiene accesa la voglia di fare, la dignità umana. E' attraverso il lavoro che diciamo chi siamo e che cosa facciamo: per questo occorre incoraggiare l'imprenditorialità, sia come via personale per concretizzare un'aspirazione, un progetto o per rimettersi in gioco sia perché l'impresa vengono create nuove opportunità di lavoro, a vantaggio del benessere della comunità. Non a caso i benedettini dicevano che il lavoro produce ricchezza e genera felicità: i dati positivi che abbiamo visto sono figli della capacità di intraprendere, del fare e del fare bene. La via per la crescita passa dalla quotidianità di lavorare insieme per far prosperare le imprese e l'intera comunità».

Sull’importanza del lavoro ha posto l’accento anche Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere Piemonte: «L'Italia è un Paese fondato sul lavoro e sulle imprese: ogni 10 abitanti c'è un'impresa ed proprio grazie alle imprese, che nel 97% dei casi hanno meno di 10 addetti, che abbiamo ricostruito la nostra storia e siamo diventati una potenza economica». Quindi, una nota critica rispetto alla riforma del sistema camerale che, ha detto Dardanello, «è caratterizzata da molta confusione ed incertezza, andando a togliere risorse alle Camere di Commercio, risorse che non venivano trasferite dallo Stato, ma conferite dagli imprenditori, i quali si ritrovano ad essere "vittime" di questa situazione, non potendo contare sull'apporto degli Enti camerali che li hanno sostenuti, aiutandoli a sviluppare le proprie potenzialità».

Infine, davanti ad un ricco parterre di autorità cittadine, spazio alle premiazioni (vedi sotto l’elenco completo): i premiati con medaglia d’oro sono stati complessivamente 84, di cui 46 lavoratori che hanno prestato non meno di 30 anni di servizio alle dipendenze della stessa impresa o di più imprese operanti nella provincia di Novara (di cui almeno 20 presso la stessa azienda) e 36 imprese che hanno svolto non meno di 30 anni di ininterrotta attività (di cui almeno 20 nel Novarese). Nel corso della cerimonia sono state inoltre conferite due targhe d’argento ad imprese che si sono particolarmente distinte nel corso del 2014: Sambonet Paderno Industrie di Casalino e Safe Trasformatori di Briona. Infine, un riconoscimento fuori concorso è andato alle imprese Marmi di Cassani Marco di Arona e Ottica Bertona di Novara per l’avvenuta iscrizione nel Registro nazionale delle imprese storiche.

Laura Cavalli

Leggi tutti i nomi dei premiati sul Corriere di Novara di lunedì 16 novembre 2015 

NOVARA - L’economia novarese comincia a vedere dinnanzi a sè un futuro meno nero e l’export continua ad essere la “locomotiva” che traina la ripresa. I dati forniti dal presidente della Camera di Commercio, Maurizio Comoli, sabato mattina al salone “Borsa”, durante la 62ª edizione di “Novara che lavora e produce”, lasciano spazio ad un moderato ottimismo. Lo testimonia l’incremento registrato dal Pil del territorio novarese, che nel 2015 ha fatto registrare un +1,5% e si prevede migliorerà ancora dell’1,9% nel 2016 e nel 2017. A trainare l’economia è sempre l’export, la cui incidenza è passata dal 27,4 del 2004 al 50,7 del 2014. E, finalmente, torna in positivo anche il bilancio demografico delle imprese novaresi: nei primi nove mesi del 2015 ci sono state più iscrizioni che cessazioni, con una crescita dello 0,5%. Le nuove iscrizioni sono state quasi 1.600 specie nel commercio, nei servizi alle imprese e nel turismo, mentre dodici mesi prima si era registrato un calo del 12%. 

Prima di passare alle premiazioni di dipendenti ed imprenditori che si sono distinti per la lunga attività lavorativa svolta sul territorio, il presidente Comoli si è quindi rivolto proprio ai lavoratori, ricordando che «il lavoro è la miccia che tiene accesa la voglia di fare, la dignità umana. E' attraverso il lavoro che diciamo chi siamo e che cosa facciamo: per questo occorre incoraggiare l'imprenditorialità, sia come via personale per concretizzare un'aspirazione, un progetto o per rimettersi in gioco sia perché l'impresa vengono create nuove opportunità di lavoro, a vantaggio del benessere della comunità. Non a caso i benedettini dicevano che il lavoro produce ricchezza e genera felicità: i dati positivi che abbiamo visto sono figli della capacità di intraprendere, del fare e del fare bene. La via per la crescita passa dalla quotidianità di lavorare insieme per far prosperare le imprese e l'intera comunità».

Sull’importanza del lavoro ha posto l’accento anche Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere Piemonte: «L'Italia è un Paese fondato sul lavoro e sulle imprese: ogni 10 abitanti c'è un'impresa ed proprio grazie alle imprese, che nel 97% dei casi hanno meno di 10 addetti, che abbiamo ricostruito la nostra storia e siamo diventati una potenza economica». Quindi, una nota critica rispetto alla riforma del sistema camerale che, ha detto Dardanello, «è caratterizzata da molta confusione ed incertezza, andando a togliere risorse alle Camere di Commercio, risorse che non venivano trasferite dallo Stato, ma conferite dagli imprenditori, i quali si ritrovano ad essere "vittime" di questa situazione, non potendo contare sull'apporto degli Enti camerali che li hanno sostenuti, aiutandoli a sviluppare le proprie potenzialità».

Infine, davanti ad un ricco parterre di autorità cittadine, spazio alle premiazioni (vedi sotto l’elenco completo): i premiati con medaglia d’oro sono stati complessivamente 84, di cui 46 lavoratori che hanno prestato non meno di 30 anni di servizio alle dipendenze della stessa impresa o di più imprese operanti nella provincia di Novara (di cui almeno 20 presso la stessa azienda) e 36 imprese che hanno svolto non meno di 30 anni di ininterrotta attività (di cui almeno 20 nel Novarese). Nel corso della cerimonia sono state inoltre conferite due targhe d’argento ad imprese che si sono particolarmente distinte nel corso del 2014: Sambonet Paderno Industrie di Casalino e Safe Trasformatori di Briona. Infine, un riconoscimento fuori concorso è andato alle imprese Marmi di Cassani Marco di Arona e Ottica Bertona di Novara per l’avvenuta iscrizione nel Registro nazionale delle imprese storiche.

Laura Cavalli

Leggi tutti i nomi dei premiati sul Corriere di Novara di lunedì 16 novembre 2015 

 

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