Novara in vetta per i contagi Hiv

Novara in vetta per i contagi Hiv
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NOVARA - Novara non è immune dai contagi del virus dell’Hiv, anzi. Soprattutto i soggetti maschili e giovani sono quelli più esposti al rischio di contagio. 
Semplice allarmismo? Forse, ma, secondo i dati del Seremi, il servizio regionale sulle malattie infettive, Novara è la prima provincia del Piemonte per incidenza di nuovi casi di infezione: 10,8 ogni centomila abitanti contro una media regionale del 6,3. Per fortuna, come spiega anche il dottor Pierluigi Garavelli, direttore della Struttura complessa di malattie infettive, nell’intervista a fianco, l’allarme sociale è quasi inesistente. 
Al Seremi, attualmente, sono in elaborazione i dati del 2015, gli ultimi pubblicati risalgono all’anno prima: in Piemonte ci sono state 281 nuove diagnosi di cui 167 nel Torinese e 40 nel Novarese, le due province che insieme rappresentano il 74% del totale. L’anno scorso, dai dati ancora non ufficiali dell’ospedale Maggiore, i nuovi casi sono scesi a una ventina, ma nel 2016 questo numero è già stato superato e le infezioni sono tornate a salire prepotentemente. 
Sta di fatto che la provincia di Novara ha il primato dei contagi in Piemonte. 
Un abbozzo di identikit dei soggetti a rischio parla di maschi sotto i trent’anni, non solo omosessutali, anzi. Gli etero, infatti, non percepiscono il pericolo e si rivolgono tardi alle strutture specialistiche.
Sandro Devecchi

Leggi di più sul Corriere di Novara di lunedì 19 giugno 2017 

Nella foto il convegno organizzato a Novara dall'Assessorato alle Politiche giovanili in occasione della Giornata mondiale contro l'Aids lo scorso dicembre

NOVARA - Novara non è immune dai contagi del virus dell’Hiv, anzi. Soprattutto i soggetti maschili e giovani sono quelli più esposti al rischio di contagio. 
Semplice allarmismo? Forse, ma, secondo i dati del Seremi, il servizio regionale sulle malattie infettive, Novara è la prima provincia del Piemonte per incidenza di nuovi casi di infezione: 10,8 ogni centomila abitanti contro una media regionale del 6,3. Per fortuna, come spiega anche il dottor Pierluigi Garavelli, direttore della Struttura complessa di malattie infettive, nell’intervista a fianco, l’allarme sociale è quasi inesistente. 
Al Seremi, attualmente, sono in elaborazione i dati del 2015, gli ultimi pubblicati risalgono all’anno prima: in Piemonte ci sono state 281 nuove diagnosi di cui 167 nel Torinese e 40 nel Novarese, le due province che insieme rappresentano il 74% del totale. L’anno scorso, dai dati ancora non ufficiali dell’ospedale Maggiore, i nuovi casi sono scesi a una ventina, ma nel 2016 questo numero è già stato superato e le infezioni sono tornate a salire prepotentemente. 
Sta di fatto che la provincia di Novara ha il primato dei contagi in Piemonte. 
Un abbozzo di identikit dei soggetti a rischio parla di maschi sotto i trent’anni, non solo omosessutali, anzi. Gli etero, infatti, non percepiscono il pericolo e si rivolgono tardi alle strutture specialistiche.
Sandro Devecchi

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Nella foto il convegno organizzato a Novara dall'Assessorato alle Politiche giovanili in occasione della Giornata mondiale contro l'Aids lo scorso dicembre

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