Nuove prospettive contro i tumori al seno grazie alla ricerca Upo
NOVARA – L’Università del Piemonte in prima linea nella ricerca per la lotta al tumore al seno. Il professor Ciro Isidoro e la dottoressa Rossella Titone del Dipartimento di Scienze della Salute di Novara hanno infatti partecipato a uno studio internazionale i cui risultati sono stati pubblicati sull’“E-BioMedicine Journal”, affiliato alle prestigiose riviste “Cell” e “The Lancet”.
“Decreased BECN1 mRNA Expression in Human Breast Cancer is Associated With Estrogen Receptor-Negative Subtypes and Poor Prognosis” – questo il titolo della pubblicazione – vede la collaborazione fattiva della dottoressa Titone, che ha usufruito di una Borsa di Studio “Lagrange” per la frequenza del dottorato in Biotecnologie per l’Uomo e di cui il professor Isidoro è tutor.
«La ricerca – hanno spiegato il professor Isidoro e la dottoressa Titone – ha rivelato un’associazione statisticamente significativa tra la ridotta espressione dell’oncosopressore Beclin 1 (che regola l’omeostasi cellulare) e l’incidenza (il rischio di malattia è più di 35 volte superiore) e la cattiva prognosi dei tumori alla mammella “triplo-negativi”, che non esprimono recettori per Estrogeni, Progesterone e per il Recettore del Fattore di crescita epidermico HER2, per i quali non vi sono chemioterapie efficaci. Questo studio suggerisce una possibile terapia molecolare del carcinoma aggressivo della mammella con farmaci che stimolino l’attività della proteina oncosoppressore Beclin 1».
NOVARA – L’Università del Piemonte in prima linea nella ricerca per la lotta al tumore al seno. Il professor Ciro Isidoro e la dottoressa Rossella Titone del Dipartimento di Scienze della Salute di Novara hanno infatti partecipato a uno studio internazionale i cui risultati sono stati pubblicati sull’“E-BioMedicine Journal”, affiliato alle prestigiose riviste “Cell” e “The Lancet”.
“Decreased BECN1 mRNA Expression in Human Breast Cancer is Associated With Estrogen Receptor-Negative Subtypes and Poor Prognosis” – questo il titolo della pubblicazione – vede la collaborazione fattiva della dottoressa Titone, che ha usufruito di una Borsa di Studio “Lagrange” per la frequenza del dottorato in Biotecnologie per l’Uomo e di cui il professor Isidoro è tutor.
«La ricerca – hanno spiegato il professor Isidoro e la dottoressa Titone – ha rivelato un’associazione statisticamente significativa tra la ridotta espressione dell’oncosopressore Beclin 1 (che regola l’omeostasi cellulare) e l’incidenza (il rischio di malattia è più di 35 volte superiore) e la cattiva prognosi dei tumori alla mammella “triplo-negativi”, che non esprimono recettori per Estrogeni, Progesterone e per il Recettore del Fattore di crescita epidermico HER2, per i quali non vi sono chemioterapie efficaci. Questo studio suggerisce una possibile terapia molecolare del carcinoma aggressivo della mammella con farmaci che stimolino l’attività della proteina oncosoppressore Beclin 1».
«Sono davvero soddisfatto della collaborazione con la dottoressa Beth Levine, della University of Texas di Dallas, che ha accolto la nostra dottoranda per un periodo di studio nel suo laboratorio – ha aggiunto il professor Isidoro –. I risultati di questa ricerca hanno suscitato un notevole interesse nella comunità scientifica internazionale, e la notizia è stata ripresa da numerose fonti giornalistiche negli Stati Uniti. Tutto ciò testimonia anche della buona preparazione dei nostri allievi, e di quanto essi siano apprezzati nel panorama della ricerca internazionale. Per fare un esempio, alla dottoressa Titone è stata offerta l’opportunità di proseguire la ricerca presso il laboratorio della dottoressa Levine».
La dottoressa Titone ha svolto il suo semestre di tirocinio di dottorato presso il laboratorio della dottoressa Beth Levine, direttore del Centro Ricerche sull’Autofagia. Attualmente, Rossella Titone usufruisce di una borsa di studio del locale Centro di Ricerche sull’Autofagia per continuare i suoi studi alla UT University di Dallas e discuterà la tesi di dottorato a fine aprile 2015.
v.s.