Obiettivo raggiunto: «Il Brera è salvo»

NOVARA - Una bella notizia per il Brera, storico istituto di Novara, che può guardare con serenità al futuro: «Noi concludiamo il nostro mandato – ha detto martedì in conferenza stampa il presidente del CdA, l’avvocato Paolo Borgna – dopo aver risanato la situazione finanziaria. Il nostro tentativo di salvare il Brera è andato in porto. E da parte del Comune di Novara c’è l’impegno a ripianare i debiti pregressi, con uno stanziamento di 120.000 euro in tre anni. In questo modo i prossimi amministratori potranno fare scelte più libere e ponderate». C’è il sorriso sul suo volto e su quello dei colleghi che hanno condiviso con lui questa impegnativa avventura: al suo fianco ci sono i consiglieri Fiorella Bozzi, Carlo Mollo e Renata Rapetti che, come Borgna, stanno operando in regime di prorogatio (fino a giugno), essendo scaduto a marzo il loro incarico. «Non è stato facile operare in queste condizioni, con una terribile spada di Damocle sulla testa – ha detto ancora il presidente del CdA –. Appena entrati in carica abbiamo dovuto fronteggiare un deficit enorme: 170.000 euro di debiti. Con donazioni e contributi abbiamo fatto in modo di frenare l’emorragia finanziaria. E ci siamo riusciti, abbassando il debito. Avevamo quattro dipendenti ma con le spese correnti non eravamo in grado di pagarne neanche tre. Le entrate straordinarie erano destinate agli stipendi anziché all’attività didattica». Un intervento per step. «I due collaboratori della segreteria – così l’avvocato Borgna - hanno incominciato a lavorare gratis, i tre docenti sono passati al part time, uno poi è andato in pensione anticipata e per quanto concerne la didattica è stata affidata alla cooperativa “Brera Musica Danza e Arti Libere” costituita dalle altre due insegnanti che si sono messe in aspettativa. Rimaneva in carico solo la bidella che dal 1° marzo scorso è stata assunta dal Comune. Abbiamo accolto la richiesta del sindaco Canelli, riducendo da nove a due anni il bando per l’affidamento della gestione didattica: scadrà nel settembre del 2018. Da parte dell’Amministrazione comunale, con un intervento contributivo di 120.000 euro da spalmare su tre anni, l’intenzione di ripianare i debiti che non potevano essere accollati dal vincitore del bando visto il periodo così breve. A carico del Comune ci sono anche le spese per il riscaldamento. Il Brera può guardare al futuro con maggior serenità: il nome dell’istituto è stato rilanciato, abbiamo 22 corsi con 300 allievi. Sono state erogate 6 borse di studio ad allievi in condizioni disagiate e attivate importanti collaborazioni per l’apertura di sedi esterne nei comuni di Villata, San Nazzaro Sesia, Casalbeltrame e Motta dei Conti. Rimaniamo Ipab per ora: non ci sono i requisiti per trasformarci in ente privato. Attendiamo per questo passo la nuova normativa regionale e lasciamo alla prossima amministrazione una situazione risanata in prospettiva al fine di permettere scelte più ponderate e serene». Anche la danza, da sempre fiore all’occhiello dell’istituto, sta recuperando slancio dopo che, in piena crisi, tutti gli iscritti avevano lasciato il Brera per una nuova realtà cittadina. Plaude all’operato del CdA il sindaco Alessandro Canelli: «Un ottimo lavoro. Devo ringraziare i consiglieri che hanno bene operato in un periodo difficile dal punto di vista economico e finanziario. Sono riusciti a mantenere in vita l’istituzione culturale più antica della città. Bravissimi a reggere il colpo. Il Brera continua a operare e anche la danza, che ha sempre garantito ottime entrate, torna ad avere la sua importanza. Noi ci impegniamo a versare 40.000 euro all’anno per sanare i debiti nell’arco di un triennio. E presto pubblicheremo il bando per la presentazione delle candidature al nuovo CdA».
Eleonora Groppetti
NOVARA - Una bella notizia per il Brera, storico istituto di Novara, che può guardare con serenità al futuro: «Noi concludiamo il nostro mandato – ha detto martedì in conferenza stampa il presidente del CdA, l’avvocato Paolo Borgna – dopo aver risanato la situazione finanziaria. Il nostro tentativo di salvare il Brera è andato in porto. E da parte del Comune di Novara c’è l’impegno a ripianare i debiti pregressi, con uno stanziamento di 120.000 euro in tre anni. In questo modo i prossimi amministratori potranno fare scelte più libere e ponderate». C’è il sorriso sul suo volto e su quello dei colleghi che hanno condiviso con lui questa impegnativa avventura: al suo fianco ci sono i consiglieri Fiorella Bozzi, Carlo Mollo e Renata Rapetti che, come Borgna, stanno operando in regime di prorogatio (fino a giugno), essendo scaduto a marzo il loro incarico. «Non è stato facile operare in queste condizioni, con una terribile spada di Damocle sulla testa – ha detto ancora il presidente del CdA –. Appena entrati in carica abbiamo dovuto fronteggiare un deficit enorme: 170.000 euro di debiti. Con donazioni e contributi abbiamo fatto in modo di frenare l’emorragia finanziaria. E ci siamo riusciti, abbassando il debito. Avevamo quattro dipendenti ma con le spese correnti non eravamo in grado di pagarne neanche tre. Le entrate straordinarie erano destinate agli stipendi anziché all’attività didattica». Un intervento per step. «I due collaboratori della segreteria – così l’avvocato Borgna - hanno incominciato a lavorare gratis, i tre docenti sono passati al part time, uno poi è andato in pensione anticipata e per quanto concerne la didattica è stata affidata alla cooperativa “Brera Musica Danza e Arti Libere” costituita dalle altre due insegnanti che si sono messe in aspettativa. Rimaneva in carico solo la bidella che dal 1° marzo scorso è stata assunta dal Comune. Abbiamo accolto la richiesta del sindaco Canelli, riducendo da nove a due anni il bando per l’affidamento della gestione didattica: scadrà nel settembre del 2018. Da parte dell’Amministrazione comunale, con un intervento contributivo di 120.000 euro da spalmare su tre anni, l’intenzione di ripianare i debiti che non potevano essere accollati dal vincitore del bando visto il periodo così breve. A carico del Comune ci sono anche le spese per il riscaldamento. Il Brera può guardare al futuro con maggior serenità: il nome dell’istituto è stato rilanciato, abbiamo 22 corsi con 300 allievi. Sono state erogate 6 borse di studio ad allievi in condizioni disagiate e attivate importanti collaborazioni per l’apertura di sedi esterne nei comuni di Villata, San Nazzaro Sesia, Casalbeltrame e Motta dei Conti. Rimaniamo Ipab per ora: non ci sono i requisiti per trasformarci in ente privato. Attendiamo per questo passo la nuova normativa regionale e lasciamo alla prossima amministrazione una situazione risanata in prospettiva al fine di permettere scelte più ponderate e serene». Anche la danza, da sempre fiore all’occhiello dell’istituto, sta recuperando slancio dopo che, in piena crisi, tutti gli iscritti avevano lasciato il Brera per una nuova realtà cittadina. Plaude all’operato del CdA il sindaco Alessandro Canelli: «Un ottimo lavoro. Devo ringraziare i consiglieri che hanno bene operato in un periodo difficile dal punto di vista economico e finanziario. Sono riusciti a mantenere in vita l’istituzione culturale più antica della città. Bravissimi a reggere il colpo. Il Brera continua a operare e anche la danza, che ha sempre garantito ottime entrate, torna ad avere la sua importanza. Noi ci impegniamo a versare 40.000 euro all’anno per sanare i debiti nell’arco di un triennio. E presto pubblicheremo il bando per la presentazione delle candidature al nuovo CdA».
Eleonora Groppetti