Operazione ‘Bloodsucker’ su un vasto giro di usura: chiesti 14 rinvii a giudizio
NOVARA – Udienza preliminare il 5 novembre per i 14 indagati dell’operazione “Bloodsucker” (sanguisuga in lingua inglese), che, lo scorso dicembre, aveva sgominato un presunto giro di usura, che partiva da personaggi residenti nel Novarese, ma si articolava in tutta Italia, con vittime sino nel Lazio, nel Veneto, in Lombardia e in altre province del Piemonte.
Il pm Ciro Caramore, titolare dell’inchiesta, ha chiesto per i 14 il rinvio a giudizio (la notifica è giunta negli scorsi giorni ai difensori). Un’indagine che era stata condotta dalla Squadra Mobile di Novara, in sinergia con le Squadre Mobili di Torino, Milano, Brescia, Biella e Vercelli e il supporto del Reparto prevenzione crimine Piemonte, tutte coordinate dalla Procura di Novara. L’inchiesta aveva portato in carcere alcuni rappresentanti della famiglia Di Giovanni di Romagnano Sesia. I 14 indagati co
NOVARA – Udienza preliminare il 5 novembre per i 14 indagati dell’operazione “Bloodsucker” (sanguisuga in lingua inglese), che, lo scorso dicembre, aveva sgominato un presunto giro di usura, che partiva da personaggi residenti nel Novarese, ma si articolava in tutta Italia, con vittime sino nel Lazio, nel Veneto, in Lombardia e in altre province del Piemonte.
Il pm Ciro Caramore, titolare dell’inchiesta, ha chiesto per i 14 il rinvio a giudizio (la notifica è giunta negli scorsi giorni ai difensori). Un’indagine che era stata condotta dalla Squadra Mobile di Novara, in sinergia con le Squadre Mobili di Torino, Milano, Brescia, Biella e Vercelli e il supporto del Reparto prevenzione crimine Piemonte, tutte coordinate dalla Procura di Novara. L’inchiesta aveva portato in carcere alcuni rappresentanti della famiglia Di Giovanni di Romagnano Sesia. I 14 indagati compariranno davanti al gup Federica Profumieri. A loro è contestata l’associazione a delinquere e alcuni episodi di usura, riciclaggio ed estorsione. Tra i 14, Giuseppe ‘Pino’ Di Giovanni, 52 anni, titolare della concessionaria ‘Borgo Service’ di Sizzano, Francesco Di Giovanni, fratello di Pino, 53 anni, Ignazio Di Giovanni, classe 1983, residente nel Novarese e figlio di ‘Pino’ e Massimiliano Alia, nato a Biella nel 1977, residente a Reggio Calabria e domiciliato nel Biellese (stretto collaboratore, per gli inquirenti, dei Di Giovanni), Sergio Agostinelli, classe 1950, e Angelo Migliavacca, residente in provincia di Milano, classe 1949 (reputati dagli inquirenti presunti esperti del riciclaggio del denaro) e Francesco Pirrello, classe 1949, residente a Brescia e considerato dagli inquirenti un altro aiutante del gruppo.
mo.c.