Pace fatta tra due frazioni di Borgomanero

Pace fatta tra due frazioni di Borgomanero
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Pace fatta sotto lo sguardo compiaciuto e benedicente di San Francesco, patrono di Vergano, dopo secoli di rivalità, più o meno velata, tra le frazioni borgomaneresi di Santo Stefano (“Varganbas”) e Vergano. A favorire l’atteso armistizio culminato domenica mattina con un informale “gemellaggio” tra le due frazioni il fatto che nell’ottobre 2015, ad un anno esatto dalla scomparsa del parroco di Vergano don Angelo Mattiello, le due parrocchie per decisione del Vescovo Franco Giulio Brambilla sono state unificate e affidate al titolare dellaparrocchia di Santo Stefano don Eugenio Grazioli, il quale domenica, accesa la fiaccola votiva nella chiesa parrocchiale di Santo Stefano, ha guidato il breve pellegrinaggio che ha portato i santostefanesi a Vergano. A metà della salita la fiaccola è stata presa in consegna dal presidente del Circolo Acli di Vergano Carlo Zanetti che a sua volta, in prossimità della chiesa dell’Annunciazione (che tutti conoscono come della “Madonna di michii”) l’ha passata ad una bambina di dieci anni, Micol Bressan, che alla testa della processione con la statuadi San Francesco

Pace fatta sotto lo sguardo compiaciuto e benedicente di San Francesco, patrono di Vergano, dopo secoli di rivalità, più o meno velata, tra le frazioni borgomaneresi di Santo Stefano (“Varganbas”) e Vergano. A favorire l’atteso armistizio culminato domenica mattina con un informale “gemellaggio” tra le due frazioni il fatto che nell’ottobre 2015, ad un anno esatto dalla scomparsa del parroco di Vergano don Angelo Mattiello, le due parrocchie per decisione del Vescovo Franco Giulio Brambilla sono state unificate e affidate al titolare dellaparrocchia di Santo Stefano don Eugenio Grazioli, il quale domenica, accesa la fiaccola votiva nella chiesa parrocchiale di Santo Stefano, ha guidato il breve pellegrinaggio che ha portato i santostefanesi a Vergano. A metà della salita la fiaccola è stata presa in consegna dal presidente del Circolo Acli di Vergano Carlo Zanetti che a sua volta, in prossimità della chiesa dell’Annunciazione (che tutti conoscono come della “Madonna di michii”) l’ha passata ad una bambina di dieci anni, Micol Bressan, che alla testa della processione con la statuadi San Francesco l’ha portata sino alla chiesa parrocchiale. Alla presenza dell’assessore Pierfranco Mirizio in rappresentanza del sindaco Anna Tinivella è stata accesa la lampada votiva che arde perennemente ai piedi della statua del “poverello di Assisi”. E’ seguita poi la messa presieduta da don Emilio Grazioli, concelebrata con il fratello don Eugenio e con don Gianluigi Cerutti, originario di Santo Stefano, già segretario dell’ex Vescovo Renato Corti e ora Vicario episcopale per il clero. Nel corso della messa, resa ancora più solenne dalla presenza della Corale “don Giuseppe Savoini” di Vergano, è stato ricordato don Angelo Mattiello che della frazione fu parroco per più di trent’anni. Al termine della celebrazione un lungo interminabile e affettuoso applauso ha salutato gli ultra novantenni verganesi: Armando Andreoli, Antonietta Fornara, Lina Granaglia, Angioletto, Carmen e Rina Guidetti, Stefanino Maffei e Gino Pettinaroli. Poi, dimenticati gli antichi rancori, tutti si sono ritrovati al ristorante “Tre Stelle” di Briga Novarese per il pranzo comunitario. Un vero e proprio evento. Non accadeva da secoli. Nella foto, di Panizza, la festa inonore di San Francesco.

Carlo Panizza

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