Parla il silenzio, tra forme e colori

Parla il silenzio, tra forme e colori
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La quiete, la frescura e il silenzio del Sacro Monte di Orta accolgono i visitatori della mostra “Le forme e i colori del silenzio” allestita nella Cappella Nuova e costituita dalla personale di Elio Bozzola (Belio) e dalle immagini fotografiche dei soci della Società Fotografica Novarese visitabile con ingresso libero fino al 30 luglio nei giorni di sabato, domenica e festivi dalle 14.30 alle 19.30. L’esposizione, che si articola sui due piani in cui è suddivisa la cappella nel Settecento lasciata incompleta e in tempi recenti organizzata come spazio espositivo, è inserita nel progetto “Parchi Natura Arte 2017”. La manifestazione, proposta e coordinata dall’Ente di Gestione delle Aree Protette del Ticino e del Lago Maggiore in collaborazione con l’Ente di Gestione dei Sacri Monti, ha lo scopo di promuovere la conoscenza dei parchi novaresi mettendo in relazione la bellezza creata dagli artisti con la bellezza della Natura. L’apertura ha visto gli interventi di Adriano Fontaneto, presidente dell’ente promotore, e di Ignazio Galella, consigliere dell’ente ospitante e del Comune di Orta San Giulio seguiti da quelli di Peppino Leonetti presidente della Società Fotografica Novarese e di Elio Bozzola, l’artista autore della personale. In questa occasione la bellezza dell’ambiente gioca un ruolo di primo piano nel prolungare all’esterno dello spazio espositivo le suggestioni e le valenze dei dipinti e dalle immagini fotografiche, tutte di grande formato. Per realizzarle i fotografi hanno ricercato e fissato con l’obiettivo le tracce lasciate da chi, prima di loro, ha avviato quelle indagini interiori suggerite dalle sensazioni che il silenzio della Natura sollecita, piccoli segni o strutture maestose che aiutano ad evocare il raccoglimento e la pace. In alcune fotografie sono foglie sospese nel vento, in altre sono nuvole, cieli, panorami oppure sono le antiche architetture del Sacro Monte immerse nel verde. 

Al primo piano le proposte pittoriche di Belio (Elio Bozzola) che, con la sua pittura raffinata, lieve nelle forme e attenta a tutte le minime variazioni cromatiche organizzate in strutture compositive che tendono sempre di più all’astrazione, ha dipinto il suo “silenzio”. Nelle sue opere il Silenzio accompagna lo scorrere del Tempo e fa da sottofondo alle trasformazioni della Storia, esemplificate dalla Torre di Buccione e dagli interventi edilizi avvenuti sull’Isola di San Giulio, spazio magico dove la meditazione da sempre si è mescolata alla magia degli antichi edifici e dell’acqua. Nelle sue immagini il Silenzio si sostanzia degli umori della Terra e dei sottili fremiti del germogliare della vita. Nel silenzio una voce: quella della Pace.

Emiliana Mongiat

La quiete, la frescura e il silenzio del Sacro Monte di Orta accolgono i visitatori della mostra “Le forme e i colori del silenzio” allestita nella Cappella Nuova e costituita dalla personale di Elio Bozzola (Belio) e dalle immagini fotografiche dei soci della Società Fotografica Novarese visitabile con ingresso libero fino al 30 luglio nei giorni di sabato, domenica e festivi dalle 14.30 alle 19.30. L’esposizione, che si articola sui due piani in cui è suddivisa la cappella nel Settecento lasciata incompleta e in tempi recenti organizzata come spazio espositivo, è inserita nel progetto “Parchi Natura Arte 2017”. La manifestazione, proposta e coordinata dall’Ente di Gestione delle Aree Protette del Ticino e del Lago Maggiore in collaborazione con l’Ente di Gestione dei Sacri Monti, ha lo scopo di promuovere la conoscenza dei parchi novaresi mettendo in relazione la bellezza creata dagli artisti con la bellezza della Natura. L’apertura ha visto gli interventi di Adriano Fontaneto, presidente dell’ente promotore, e di Ignazio Galella, consigliere dell’ente ospitante e del Comune di Orta San Giulio seguiti da quelli di Peppino Leonetti presidente della Società Fotografica Novarese e di Elio Bozzola, l’artista autore della personale. In questa occasione la bellezza dell’ambiente gioca un ruolo di primo piano nel prolungare all’esterno dello spazio espositivo le suggestioni e le valenze dei dipinti e dalle immagini fotografiche, tutte di grande formato. Per realizzarle i fotografi hanno ricercato e fissato con l’obiettivo le tracce lasciate da chi, prima di loro, ha avviato quelle indagini interiori suggerite dalle sensazioni che il silenzio della Natura sollecita, piccoli segni o strutture maestose che aiutano ad evocare il raccoglimento e la pace. In alcune fotografie sono foglie sospese nel vento, in altre sono nuvole, cieli, panorami oppure sono le antiche architetture del Sacro Monte immerse nel verde. 

Al primo piano le proposte pittoriche di Belio (Elio Bozzola) che, con la sua pittura raffinata, lieve nelle forme e attenta a tutte le minime variazioni cromatiche organizzate in strutture compositive che tendono sempre di più all’astrazione, ha dipinto il suo “silenzio”. Nelle sue opere il Silenzio accompagna lo scorrere del Tempo e fa da sottofondo alle trasformazioni della Storia, esemplificate dalla Torre di Buccione e dagli interventi edilizi avvenuti sull’Isola di San Giulio, spazio magico dove la meditazione da sempre si è mescolata alla magia degli antichi edifici e dell’acqua. Nelle sue immagini il Silenzio si sostanzia degli umori della Terra e dei sottili fremiti del germogliare della vita. Nel silenzio una voce: quella della Pace.

Emiliana Mongiat

 

 

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