Per non dimenticare: ricordate le oltre 900 vittime della mafia

Per non dimenticare: ricordate le oltre 900 vittime della mafia
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NOVARA – Sono stati in tanti, questa mattina, venerdì 20 marzo, a prendere parte all’iniziativa di Libera, promossa per ricordare i nomi delle oltre 900 vittime innocenti della criminalità organizzata di stampo mafioso.
Nel cortile del Broletto, rappresentanti di istituzioni, scolaresche (dalle scuole elementari sino alle medie e alle superiori), associazioni, gruppi, davvero tantissimi novaresi, tutti per dire ‘no’ alla mafia e ricordarne le vittime.
Il 21 marzo è la giornata di cui Libera si è dotata ormai venti anni fa per dare spazio e cittadinanza nelle agende del Paese alle tante, troppe, storie di vittime innocenti della criminalità organizzata. Storie dolorose e scomode, spesso dimenticate, che parlano talvolta di opacità, violenza, solitudini e timidezze istituzionali. Il 21 marzo, però, è anche il primo giorno di primavera, e non a caso dunque la festa della memoria che si traduce in impegno collettivo coincide con l’inizio della stagione in fiore.
Nasce così l’ormai tradizionale appuntamento del 20 marzo, che stamani ha visto un cortile del Broletto gremito e partecipe. Tra il pubblico anche rappresentanti delle Forze dell’Ordine e della magistratura.

mo.c.

NOVARA – Sono stati in tanti, questa mattina, venerdì 20 marzo, a prendere parte all’iniziativa di Libera, promossa per ricordare i nomi delle oltre 900 vittime innocenti della criminalità organizzata di stampo mafioso.
Nel cortile del Broletto, rappresentanti di istituzioni, scolaresche (dalle scuole elementari sino alle medie e alle superiori), associazioni, gruppi, davvero tantissimi novaresi, tutti per dire ‘no’ alla mafia e ricordarne le vittime.
Il 21 marzo è la giornata di cui Libera si è dotata ormai venti anni fa per dare spazio e cittadinanza nelle agende del Paese alle tante, troppe, storie di vittime innocenti della criminalità organizzata. Storie dolorose e scomode, spesso dimenticate, che parlano talvolta di opacità, violenza, solitudini e timidezze istituzionali. Il 21 marzo, però, è anche il primo giorno di primavera, e non a caso dunque la festa della memoria che si traduce in impegno collettivo coincide con l’inizio della stagione in fiore.
Nasce così l’ormai tradizionale appuntamento del 20 marzo, che stamani ha visto un cortile del Broletto gremito e partecipe. Tra il pubblico anche rappresentanti delle Forze dell’Ordine e della magistratura.

mo.c.

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