"Potenziare i servizi territoriali unico modo per alleggerire la pressione sui Pronto soccorso"

"Potenziare i servizi territoriali unico modo per alleggerire la pressione sui Pronto soccorso"
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NOVARA - L’assessore alla Sanità, Livelli essenziali di assistenza, Edilizia Sanitaria della Regione Piemonte, Antonio Saitta ha fatto visita ieri all’Aggregazione Funzionale Territoriale (AFT) di Novara, all’Antenna CAP di Oleggio e poi al Presidio Sanitario Territoriale di Arona in via San Carlo 11 in occasione della cerimonia di inaugurazione del Nucleo Cure Residenziali Integrate Ospedale - Territorio.

L’Aggregazione Funzionale Territoriale (AFT) è un nuovo modello di medicina aggregata dei medici di famiglia. 
Un gruppo di medici operanti nel Distretto di Novara ha condiviso con 
l’Asl No un progetto per la realizzazione sperimentale di una AFT come modello organizzativo per assicurare una maggiore continuità assistenziale per i pazienti, partendo dalla condivisione dei dati clinici degli assistiti dei singoli medici attraverso una piattaforma 
informatica comune sino ad ampliare l'orario dell'attività di studio al fine di garantire l'accesso il più ampio 
possibile agli assistiti mantenendo nel contempo la più ampia capillarità territoriale degli ambulatori. 
La popolazione in carico ai medici coinvolti nel progetto raggiunge quasi il numero di 12.000 assistiti, di cui 
il 27% anziani ultra65enni. 
Il riferimento territoriale è in via Andrea Costa 1/c, presso la sede che ospita gli ambulatori di 7 dei 10 medici che hanno aderito al progetto. 
La realizzazione della forma aggregata necessita di tappe successive al fine di permettere sia agli operatori 
che ai pazienti di prendere confidenza con le nuove modalità di lavoro. 
Una prima fase – appena avviata - consiste nella realizzazione di una rete informatica comune spostando i 
vari sistemi attualmente in uso su un unico software. Una seconda fase vedrà l'armonizzazione degli orari di apertura degli studi sino ad arrivare ad una apertura di 12 ore (dalle 8 alle 20) nei giorni lavorativi in una sede dell’AFT.

Seconda tappa del tour nel Novarese dell'assessore Saitta a Oleggio dove l'Asl ha attivato da gennaio scorso presso la sede Poliambulatoriale una antenna 
periferica del Centro di Assistenza Primaria (CAP), in rete con la sede di Arona. 
Questa nuova modalità assistenziale, compresa tra le esperienze di medicina di iniziativa promosse dall’Asl No, si ispira al modello del Chronic care model, che si propone di migliorare l’assistenza alle persone affette da malattie croniche a più larga diffusione mediante un approccio che sposta l’attenzione dalla malattia alla persona e alla popolazione; obiettivo finale è un paziente informato, che interagisce con un team medico- 
infermieristico preparato, adotta stili di vita più sani, segue percorsi di cura più appropriati e ottiene miglioramenti nello stato di salute.  
L'ambulatorio medico-infermieristico si trova in Via Gramsci, 20 (al piano secondo) ed è attivo dal lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 12.30, dotato di strumentazione di base (spirometro, elettrocardiografo, e, a breve, retinografo) utilizzata dal medico di base con il supporto di prestazioni di specialistica e diagnostica radiologica e di laboratorio, principalmente rivolto agli assistiti dei medici che hanno aderito, per la gestione dei percorsi attualmente applicati dal CAP (scompenso cardiaco cronico, BPCO, diabete). 
L’Equipe sanitaria multiprofessionale è composta da 8 Medici Medicina Generale del Distretto Nord 
ed un Infermiere del CAP, integrata dagli Specialisti del Poliambulatorio. 
All'Antenna del CAP si rivolgono, di norma, gli assistiti iscritti ai medici di famiglia che hanno aderito al progetto, 
residenti nei Comuni di Oleggio, Bellinzago, Marano Ticino e Mezzomerico: nel complesso oltre 11.000 assistiti, di cui circa il 22% anziani ultra65enni.

Infine Saitta ha partecipato all'inaugurazione del Nucleo Cure Integrate Residenziali Ospedale Territorio ad Arona nella sede del Presidio Territoriale, che già ospita il Centro di Assistenza Primaria (CAP).
Già attivo dal 3 ottobre in via sperimentale, il Nucleo è una struttura di degenza, una struttura flessibile di cure intermedie, ponte ideale tra ospedale e territorio, dotata di 12 posti letto.
E’ presente uno studio medico a disposizione dei Medici di Medicina Generale con postazione informatica e un ambulatorio per le visite e consultazioni diagnostiche. 
I pazienti che possono essere inseriti nel Nucleo CuRe OT sono prevalentemente pazienti non autosufficienti (anziani 
ultra65enni) residenti nella ASL NO e in particolare nel Distretto Nord (Arona e Borgomanero), che al momento della 
dimissione da strutture ospedaliere o al domicilio, in caso di patologia cronica ad andamento evolutivo, - per la 
complessità del caso e in mancanza di care giver - hanno necessità di assistenza sanitaria in ambiente protetto che garantisca anche l’assistenza notturna. 
Il ricovero, a carico del Servizio Sanitario, è di norma inferiore a 30 giorni, prolungabili - previa ulteriore 
autorizzazione - sulla base di specifica valutazione dei singoli casi in relazione a motivate necessità clinico assistenziali 
sopravvenute. 
L’équipe è costituita da Medici di Medicina Generale e Medici di Continuità Assistenziale che hanno aderito al progetto e che garantiscono la presenza attiva nella struttura per un totale di 15 ore settimanali su 7 giorni. L’assistenza è 
assicurata dagli Infermieri presenti continuativamente nelle 24 ore 7 giorni su 7, coadiuvati da operatori socio-sanitari e altri professionisti (quando necessario), sotto la responsabilità di un caposala. 
Sono presenti i Volontari dell’Associazione Volontari Ospedalieri che garantiscono attività di supporto, di animazione e di compagnia ai pazienti degenti.

"Medicina di gruppo, medicina di iniziativa, cure primarie, Cap: potenziare questi servizi territoriali è l’unico modo per riuscire ad alleggerire la pressione sui Pronto soccorso e a decongestionare gli ospedali, e quindi contrastare l’ospedalizzazione impropria - ha commentato Saitta -  Dobbiamo rendere l’assistenza territoriale autorevole ed efficiente, e la strada da seguire è esattamente quella sperimentata nel Novarese. Abbiamo predisposto i Piani di assistenza territoriale, coinvolgendo gli amministratori locali nella programmazione dei servizi territoriali, e nel 2017 utilizzeremo le risorse che siamo riusciti a risparmiare per rafforzare queste esperienze positive".


v.s

NOVARA - L’assessore alla Sanità, Livelli essenziali di assistenza, Edilizia Sanitaria della Regione Piemonte, Antonio Saitta ha fatto visita ieri all’Aggregazione Funzionale Territoriale (AFT) di Novara, all’Antenna CAP di Oleggio e poi al Presidio Sanitario Territoriale di Arona in via San Carlo 11 in occasione della cerimonia di inaugurazione del Nucleo Cure Residenziali Integrate Ospedale - Territorio.

L’Aggregazione Funzionale Territoriale (AFT) è un nuovo modello di medicina aggregata dei medici di famiglia. 
Un gruppo di medici operanti nel Distretto di Novara ha condiviso con 
l’Asl No un progetto per la realizzazione sperimentale di una AFT come modello organizzativo per assicurare una maggiore continuità assistenziale per i pazienti, partendo dalla condivisione dei dati clinici degli assistiti dei singoli medici attraverso una piattaforma 
informatica comune sino ad ampliare l'orario dell'attività di studio al fine di garantire l'accesso il più ampio 
possibile agli assistiti mantenendo nel contempo la più ampia capillarità territoriale degli ambulatori. 
La popolazione in carico ai medici coinvolti nel progetto raggiunge quasi il numero di 12.000 assistiti, di cui 
il 27% anziani ultra65enni. 
Il riferimento territoriale è in via Andrea Costa 1/c, presso la sede che ospita gli ambulatori di 7 dei 10 medici che hanno aderito al progetto. 
La realizzazione della forma aggregata necessita di tappe successive al fine di permettere sia agli operatori 
che ai pazienti di prendere confidenza con le nuove modalità di lavoro. 
Una prima fase – appena avviata - consiste nella realizzazione di una rete informatica comune spostando i 
vari sistemi attualmente in uso su un unico software. Una seconda fase vedrà l'armonizzazione degli orari di apertura degli studi sino ad arrivare ad una apertura di 12 ore (dalle 8 alle 20) nei giorni lavorativi in una sede dell’AFT.

Seconda tappa del tour nel Novarese dell'assessore Saitta a Oleggio dove l'Asl ha attivato da gennaio scorso presso la sede Poliambulatoriale una antenna 
periferica del Centro di Assistenza Primaria (CAP), in rete con la sede di Arona. 
Questa nuova modalità assistenziale, compresa tra le esperienze di medicina di iniziativa promosse dall’Asl No, si ispira al modello del Chronic care model, che si propone di migliorare l’assistenza alle persone affette da malattie croniche a più larga diffusione mediante un approccio che sposta l’attenzione dalla malattia alla persona e alla popolazione; obiettivo finale è un paziente informato, che interagisce con un team medico- 
infermieristico preparato, adotta stili di vita più sani, segue percorsi di cura più appropriati e ottiene miglioramenti nello stato di salute.  
L'ambulatorio medico-infermieristico si trova in Via Gramsci, 20 (al piano secondo) ed è attivo dal lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 12.30, dotato di strumentazione di base (spirometro, elettrocardiografo, e, a breve, retinografo) utilizzata dal medico di base con il supporto di prestazioni di specialistica e diagnostica radiologica e di laboratorio, principalmente rivolto agli assistiti dei medici che hanno aderito, per la gestione dei percorsi attualmente applicati dal CAP (scompenso cardiaco cronico, BPCO, diabete). 
L’Equipe sanitaria multiprofessionale è composta da 8 Medici Medicina Generale del Distretto Nord 
ed un Infermiere del CAP, integrata dagli Specialisti del Poliambulatorio. 
All'Antenna del CAP si rivolgono, di norma, gli assistiti iscritti ai medici di famiglia che hanno aderito al progetto, 
residenti nei Comuni di Oleggio, Bellinzago, Marano Ticino e Mezzomerico: nel complesso oltre 11.000 assistiti, di cui circa il 22% anziani ultra65enni.

Infine Saitta ha partecipato all'inaugurazione del Nucleo Cure Integrate Residenziali Ospedale Territorio ad Arona nella sede del Presidio Territoriale, che già ospita il Centro di Assistenza Primaria (CAP).
Già attivo dal 3 ottobre in via sperimentale, il Nucleo è una struttura di degenza, una struttura flessibile di cure intermedie, ponte ideale tra ospedale e territorio, dotata di 12 posti letto.
E’ presente uno studio medico a disposizione dei Medici di Medicina Generale con postazione informatica e un ambulatorio per le visite e consultazioni diagnostiche. 
I pazienti che possono essere inseriti nel Nucleo CuRe OT sono prevalentemente pazienti non autosufficienti (anziani 
ultra65enni) residenti nella ASL NO e in particolare nel Distretto Nord (Arona e Borgomanero), che al momento della 
dimissione da strutture ospedaliere o al domicilio, in caso di patologia cronica ad andamento evolutivo, - per la 
complessità del caso e in mancanza di care giver - hanno necessità di assistenza sanitaria in ambiente protetto che garantisca anche l’assistenza notturna. 
Il ricovero, a carico del Servizio Sanitario, è di norma inferiore a 30 giorni, prolungabili - previa ulteriore 
autorizzazione - sulla base di specifica valutazione dei singoli casi in relazione a motivate necessità clinico assistenziali 
sopravvenute. 
L’équipe è costituita da Medici di Medicina Generale e Medici di Continuità Assistenziale che hanno aderito al progetto e che garantiscono la presenza attiva nella struttura per un totale di 15 ore settimanali su 7 giorni. L’assistenza è 
assicurata dagli Infermieri presenti continuativamente nelle 24 ore 7 giorni su 7, coadiuvati da operatori socio-sanitari e altri professionisti (quando necessario), sotto la responsabilità di un caposala. 
Sono presenti i Volontari dell’Associazione Volontari Ospedalieri che garantiscono attività di supporto, di animazione e di compagnia ai pazienti degenti.

"Medicina di gruppo, medicina di iniziativa, cure primarie, Cap: potenziare questi servizi territoriali è l’unico modo per riuscire ad alleggerire la pressione sui Pronto soccorso e a decongestionare gli ospedali, e quindi contrastare l’ospedalizzazione impropria - ha commentato Saitta -  Dobbiamo rendere l’assistenza territoriale autorevole ed efficiente, e la strada da seguire è esattamente quella sperimentata nel Novarese. Abbiamo predisposto i Piani di assistenza territoriale, coinvolgendo gli amministratori locali nella programmazione dei servizi territoriali, e nel 2017 utilizzeremo le risorse che siamo riusciti a risparmiare per rafforzare queste esperienze positive".


v.s

 

 

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