Premiati i volontari Avo impegnati nel servizio di lettura ad alta voce in alcune strutture sanitarie

Premiati i volontari Avo impegnati nel servizio di lettura ad alta voce in alcune strutture sanitarie
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NOVARA – Una presenza costante da ben 35 anni, dal 1980 a Novara. Stiamo parlando della locale sezione dell’Avo, l’Associazione volontari ospedalieri, che sostiene e conforta con piccoli gesti quotidiani le persone ricoverate in ospedale.Un gruppo di volontari dal camice azzurro sarà premiato nell’ambito del progetto “Premio Cultura e Comunità”, in stretta collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Novara-Biblioteca Civica Negroni. L’Avo di Novara, infatti, dopo aver consolidato, con propri volontari lettori, l’attività di lettura ad alta voce in alcuni reparti dell’ospedale Maggiore e del San Giuliano, ha avviato da mesi l’attività anche in due case di riposo cittadine: gli incontri di lettura, con brani e autori selezionati con cura dai volontari stessi, sono molto apprezzati dagli ospiti delle strutture novaresi, come momento di svago ed evasione e come “attivatore di ricordi”.Il riconoscimento sarà assegnato il prossimo 27 febbraio a Torino, durante il secondo Convegno nazionale Cultura & Società No Profit, cui parteciperà anche l’Avo di Novara.Un’altra recente e importante novità dell’Avo di Novara è l’avvio del servizio nel reparto di Psichiatria dell’ospedale Maggiore: la richiesta della disponibilità di alcuni volontari, pronti a donare parte del loro tempo nell’aiuto e nel sostegno di pazienti ricoverati, è stata subito accolta dal presidente Vittorio Pernechele e dal vice-presidente Di Maio: attualmente un gruppo di cinque volontari Avo, opportunamente formati con specifici corsi tenuti da medici del reparto, è già operativo tutti i giorni nella struttura.E’ tornata, infine, operativa la segreteria dell’Associazione Volontari Ospedalieri in via San Gaudenzio 11, dopo il periodo di forzata chiusura a causa dell’incendio che, nel settembre scorso, aveva danneggiato il tetto dell’edificio della Caritas, sede anche dell’Avo.

mo.c.

NOVARA – Una presenza costante da ben 35 anni, dal 1980 a Novara. Stiamo parlando della locale sezione dell’Avo, l’Associazione volontari ospedalieri, che sostiene e conforta con piccoli gesti quotidiani le persone ricoverate in ospedale.Un gruppo di volontari dal camice azzurro sarà premiato nell’ambito del progetto “Premio Cultura e Comunità”, in stretta collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Novara-Biblioteca Civica Negroni. L’Avo di Novara, infatti, dopo aver consolidato, con propri volontari lettori, l’attività di lettura ad alta voce in alcuni reparti dell’ospedale Maggiore e del San Giuliano, ha avviato da mesi l’attività anche in due case di riposo cittadine: gli incontri di lettura, con brani e autori selezionati con cura dai volontari stessi, sono molto apprezzati dagli ospiti delle strutture novaresi, come momento di svago ed evasione e come “attivatore di ricordi”.Il riconoscimento sarà assegnato il prossimo 27 febbraio a Torino, durante il secondo Convegno nazionale Cultura & Società No Profit, cui parteciperà anche l’Avo di Novara.Un’altra recente e importante novità dell’Avo di Novara è l’avvio del servizio nel reparto di Psichiatria dell’ospedale Maggiore: la richiesta della disponibilità di alcuni volontari, pronti a donare parte del loro tempo nell’aiuto e nel sostegno di pazienti ricoverati, è stata subito accolta dal presidente Vittorio Pernechele e dal vice-presidente Di Maio: attualmente un gruppo di cinque volontari Avo, opportunamente formati con specifici corsi tenuti da medici del reparto, è già operativo tutti i giorni nella struttura.E’ tornata, infine, operativa la segreteria dell’Associazione Volontari Ospedalieri in via San Gaudenzio 11, dopo il periodo di forzata chiusura a causa dell’incendio che, nel settembre scorso, aveva danneggiato il tetto dell’edificio della Caritas, sede anche dell’Avo.

mo.c.

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