Primo giorno dell’anno in marcia per la Pace

Primo giorno dell’anno in marcia per la Pace
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NOVARA, Grande partecipazione domenica primo gennaio, a Novara, per la tradizionale marcia della Pace promossa dalla Comunità di S. Egidio. Un’iniziativa che ha portato in centro alcune centinaia di cittadini, con l’obiettivo di manifestare il proprio ‘no’ a ogni tipo di guerra, a ogni violenza (foto Martignoni).

Un evento andato in scena anche in altre città d’Italia, da Roma a Genova sino appunto a Novara. Un’occasione per riflettere, italiani e stranieri, adulti, ragazzi e bambini, di ogni credo religioso, sull’importanza della pace, sull’impegno che ognuno, ogni giorno, deve mettere per far sì che si costruisca la pace.

La marcia è partita da piazza Cavour, dove Lara Dal Dosso, della Comunità di S

NOVARA, Grande partecipazione domenica primo gennaio, a Novara, per la tradizionale marcia della Pace promossa dalla Comunità di S. Egidio. Un’iniziativa che ha portato in centro alcune centinaia di cittadini, con l’obiettivo di manifestare il proprio ‘no’ a ogni tipo di guerra, a ogni violenza (foto Martignoni).

Un evento andato in scena anche in altre città d’Italia, da Roma a Genova sino appunto a Novara. Un’occasione per riflettere, italiani e stranieri, adulti, ragazzi e bambini, di ogni credo religioso, sull’importanza della pace, sull’impegno che ognuno, ogni giorno, deve mettere per far sì che si costruisca la pace.

La marcia è partita da piazza Cavour, dove Lara Dal Dosso, della Comunità di S. Egidio, ha illustrato le ragioni della marcia, e si è conclusa in piazza Duomo, con molte testimonianze e un lungo abbraccio tra tutti i partecipanti. In corteo sono stati portati i cartelli con i nomi di tutti quei Paesi, di quelle terre, che a Nord e Sud del mondo, sono ancora martoriate dalla guerra, dal terrorismo. Presente la senatrice Elena Ferrara e tanti, tantissimi ragazzi, di ogni nazionalità. Un pensiero è andato anche alle vittime dell’attentato di Capodanno a Istanbul.

Allou ha 18 anni e arriva dal Mali. “Sono in Italia dal 3 agosto 2015, abito a Vacciago sul lago d’Orta. Ho lasciato il mio paese quando avevo 15 anni perché c’era la guerra.. Sono partito per l’Algeria. Ho viaggiato per 3-4 giorni nel deserto. Da lì sono giunto in Libia. Qui ho incontrato un uomo che mi ha aiutato a venire in Italia e che mi ha insegnato che la vita è amare, lottare, vincere e soffrire. Dopo 5 mesi in Italia, ho incontrato la Comunità di S. Egidio e ho iniziato a frequentare la scuola per imparare l’italiano”. Maddalena e Loris, invece, hanno raccontato della loro esperienza di accoglienza di una famiglia siriana.

mo.c.

 

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